NFL Tuesday 19: Recap della Week #7

Pittsburgh espugna con brivido Tennessee rimanendo unica imbattuta, Seattle cade ad Arizona con finale thriller, Mayfield batte Burrow con una superba prestazione.

La differenza è stata plastica e in qualche modo ha risposto alle domande che ci si poneva lo scorso anno. L'ex QB dei Patriots non è più quello di qualche anno fa ma se gli metti intorno una serie di armi come quelle che ha a disposizione a Tampa allora può essere ancora letale. Il touchdown lanciato a Miller è di una bellezza e precisione superiore e, dopo la vittoria a Las Vegas, i Buccaneers cominciano a sembrare quel jaggernaut offensivo che tutti si aspettavano. E dalla prossima settimana sarà a disposizione anche un certo Antonio Brown.
La situazione è diversa nella vecchia casa del prodotto di Michigan. I Patriots fanno una fatica terrificante a mettere punti sul tabellone, Cam Newton, pur nei suoi errori e mancanze, non ha oggettivamente un ricevitore degno di tale nome e non si può pensare di andare avanti solo a play action e corse; il rischio è che una difesa robusta (come quella dei Niners ieri sera) blocchi completamente le corse consapevole che per "via aerea" New England è totalmente assente. Il massacro di domenica sera deve (e farà) riflettere coach Bill Belichick. 

Il vero big match di AFC, fra due delle imbattute della Lega, era però in programma a Nashville dove un tragico errore del kicker Stephen Gostowski impedisce ai Titans di pareggiare allo scadere contro gli Steelers al termine di una bella rimonta. Per il team di coach Mike Vrabel rimangono comunque le conferme di una solidità di squadra enorme mentre Pittsburgh rimane, a sorpresa, l'unica imbattuta dell'intera Lega nonostante un Ben Roethlisberger non in giornata di grazia (uscire con una W se il tuo quarterback lancia 3 intercetti è cosa rara). 

Nella stessa Division, con i Ravens fermi ai box, arriva la W dei Browns che riscattano il disastro di settimana scorsa proprio contro gli Steelers. Contro i Bengals Baker Mayfield comincia da incubo ma poi si scatena (0/5 e INT e poi 22/23!) in un duello con Joe Burrow; alla fine la spunta l'ex Oklahoma con un drive da infarto a fine partita coronato dal lancio per il rookie Donovan Peoples-Jones che compensa, in parte, la perdita per infortunio del WR Odell Beckham Jr. In scia alle migliori rimangono i Bills (che fatica contro i Jets) e i Chiefs (passeggiata di salute contro i Broncos)

In NFC cadono i Seahawks che perdono l'imbattibilità al termine di un match al cardiopalma contro i pericolosissimi Cardinals di quest'anno. Avanti di dieci a meno di tre minuti dalla fine il team di coach Pete Carroll si fa rimontare in maniera piuttosto inusuale per i propri standard e cede poi all'overtime. Seattle si fa quindi raggiungere in classifica dai Packers (total relax contro i Texans e scoppola di Tampa dimenticata) ed è tallonata anche dai Rams che mettono in luce quelli che sono i consueti problemi in attacco dei Bears (e che rischiano di far deragliare Chicago nel lungo termine). La sensazione è che Seattle manchi qualcosa in difesa, soprattutto contro i lanci (penultimi in NFL nella speciale classifica) e non si può pensare ad un Wilson eroico ogni settimana da qui a Gennaio

Chiusura con i Cowboys. Dallas crolla a Washington e perde, per concussion, anche Andy Dalton, quarterback di riserva dei Boys. La stagione sta prendendo una piega disastrosa e, ripetendomi alla noia, solo la debolezza della NFC East non consente di alzare definitivamente bandiera bianca. Uscito Dalton è entrato DiNucci (7th round da James Madison University) ma è chiaro che, al netto di miracoli in vista, qualcosa andrà fatto dalla dirigenza texana.
Paradossalmente la scena dei compagni di squadra di Dalton che NON vanno a difendere/farsi sentire dagli avversari dopo quella hit velenosa subita dal proprio quarterback è la foto dello status quo di totale indifferenza che regna a Dallas