Il magnete del NIL in NCAA, quale futuro per i settori giovanili?

Il mondo del college è sempre più magnetico per i giovani prospetti con il Vecchio Continente impotente.

Scritto da FMB  | 

Il mondo del college è sempre più magnetico per i giovani prospetti con il Vecchio Continente impotente.

Questa sera (18:30) la Nazionale di Gianmarco Pozzecco scenderà in campo ad Istanbul contro la Turchia, match valido per le qualificazioni d EuroBasket 2025 dove gli Azzurri hanno già staccato il pass, con un roster molto intrigante composto prevalentemente da giovanissimi come Dame Sarr (Barcellona).

Il momento di girare pagina sta arrivando per i colori azzurri e per farlo servono ovviamente le giovani leve ma la pallacanestro italiana, ed europea, ormai non sforna più nessuno gioiello o meglio, lo prepara e poi questo “scappa” in NCAA.

Luka Doncic. Cestisticamente nasce, cresce, esplode, domina, vince con il Real Madrid e poi vola in NBA. Di Doncic ne nascono ed emergono uno ogni "x" anni però lo sloveno ha conseguito il cammino standard di un giovane talento europeo per sbarcare nei Pro oltreoceano. Oggi? Chi è oggi il giovane prospetto europeo che sta crescendo e giocando in Europa? Nessuno. 

Effetto NIL

Ho usato l'esagerato esempio di Luka e della cantera del Real Madrid per dare l'idea, il tema che questo post vuole trattare è quello dei settori giovanili in Italia che stanno andando sempre più scomparendo oscurati dal sogno americano che tramite il NIL ha innescato un effetto domino.

Il NIL* ha cambiato tutto. È stata la più grande (e giusta) rivoluzione della storia dello sport americano specie per il football, una rivoluzione che di fatto sta consentendo ai college di “saccheggiare” l'Europa dei suoi giovani talenti in ambito pallacanestro. E questo è deflagrante per il sistema.

*Name, Image and Likeness ovvero la possibilità che gli atleti del college ricevano compensi indiretti, non pagati direttamente dalle università ma tramite sponsorizzazioni

Il futuro di Suigo

Prendiamo per esempio Luigi Suigo (centro, 2.19, classe 2007) dell'Olimpia Milano che gioca in B interregionale ad Oleggio. Luigi ed il compagno di squadra Diego Garavaglia sono stati convocati per la nona edizione del Basketball Without Borders Global Camp, che si è svolta a San Francisco dal 14 al 16 febbraio nello stesso weekend in cui la città californiana ha ospitato l’All-Star Game NBA. Il camp, organizzato da NBA e FIBA, è riservato ai migliori giocatori provenienti da tutto il mondo e considerati in base all’età con i due biancorossi che hanno ben impressionato.

Stando ai report degli scout Suigo è uno di quei giovani che può andare lontano e lui stesso lo ha ammesso che l'obiettivo è arrivare NBA e per arrivare in NBA serve mettersi in mostra e quale è il biglietto da visita migliore? L'NCAA. Infatti il giocatore durante la pausa negli Stati Uniti ha avuto l'occasione di far visita all'Università di Illinois conscio che se vuole realizzare il suo sogno NON può stare in Italia/Europa.

In Italia una squadra che lotta per la retrocessione come una che lotta per lo scudetto o playoffs  non schiererà mai un teenager . Troppo alto il rischio in un campionato altalenante dove si opta per un veterano straniero che può dare maggiori garanzie. Trento è l'eccezione perché ha costruito una struttura consolidata negli anni che le permette di giocare e lavorare con serenità sfruttando anche l'Eurocup.

Nell'intervista rilasciata dal Ct Pozzecco al quotidiano Avvenire ha rimarcato ancora una volta che “ciò che mi dispiace è che i ragazzi italiani oggi hanno poche speranze di giocare in Serie A”.

Quale futuro per il reclutamento?

Suigo viene acquistato dall'Olimpia con buyout pagato a Varese, l'Olimpia lo sta aiutando a crescere e molto probabilmente lo vedrà volare in NCAA e magari, glielo auguriamo, giocare in NBA senza avere un ricavo o averlo potuto schierare.

Giustamente un ragazzo di 15, 16 o 17 anni se ha l'occasione di andare a giocare negli Stati Uniti guadagnando anche soldi (NIL) la coglie al volo anche perché le prospettive in Italia quali sarebbero? Finire in prestito in A2 facendo panchina o giocare in Serie B interregionali con rimborso spese o uno stipendio risicato? Perché un top club Italiano dovrebbe fare reclutamento, spendere soldi per poi non poter sfruttare il potenziale e vedere il suo investimento che si imbarca per il college? 

Coach Ettore Messina nella conferenza stampa pre-stagionale sul tema NIL: "Solo nel nostro settore giovanile abbiamo 4/5 giocatori che sono già stati contattati da università americane. Io ho parlato con uno di loro, mi ha chiesto un consiglio e gli ho detto che ci deve andare. Perché è l'esperienza di vita più bella che puoi fare al mondo. Mio figlio studia in America e lo invidio profondamente".

 

 

 



 

 


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