NBA, le 5 domande in vista della stagione 2024-25

Iniziamo il percorso di avvicinamento alla Regular-Season parlando dei quesiti più importanti alla vigilia

Scritto da FMB  | 

Iniziamo il percorso di avvicinamento alla Regular-Season parlando dei quesiti più importanti alla vigilia

Il 22 ottobre prenderà il via la stagione NBA 2024-25, oggi iniziamo il percorso di avvicinamento parlando delle tematiche che terranno banco durante l'annata 

NBA 2024-25, 5 DOMANDE

Los Angeles Lakers, J.J Redick è la soluzione?

Free-Agency inesistente, grandi speranze in Dalton Knecht (scelta #17), ma come sempre in casa Lakers tutto girerà attorno alle condizioni di LeBron James ed Anthony Davis con la grande scommessa J.J Redick in panchina. Zero esperienza anche da assistente e subito le redini della franchigia più difficile da gestire nello sport USA soprattutto dopo le ultime stagioni dove i gialloviola hanno sempre sudato per raggiungere i Play-In per poi perdere duramente contro i Nuggets. Redick è stato scelto per tirare fuori tutto il potenziale del roster dell'anno scorso che secondo la dirigenza è di livello contender, molta curiosità quindi se questo roster ha davvero qualcosa di inespresso…lo spettro di una rivoluzione alla Dead-Line non è da escludere in caso di ennesima falsa partenza.

Philadelphia è ancora una contender?

Il treno giusto è passato quella sera dell'11/5/2023 quando avanti 3-2 hanno perso in casa G6 per eliminare i Celtics al 2° turno del Playoffs. Phila ci riprova con una stella in più ma basterà? Tyrese Maxey è migliorato molto nell'ultima stagione ma i dubbi rimangono sempre sulla stella assoluta e sul nuovo alifere. Joel Embiid NON garantisce una stagione intera sano fisicamente, anche se adesso non vuole più giocare i Back-To-Back non cambierà nulla e Paul George non è da meno. L'ex Clippers può togliere pressione da Embiid, la sua presenza tatticamente è un plus per i 76ers ma con PG13 siamo sempre alle solite: dove vai con George? 

Lillard-Giannis, stagione della rivincita?

È spietato da dire ma gli infortuni hanno “salvato" la prima stagione di Damian Lillard e Giannis Antetokounmpo insieme ai Bucks. L'ex Portland doveva essere il pezzo mancate per riportare Milwaukee a competere per il titolo come secondo alfiere del greco ma si sono contate sulle dita di una mano le prestazioni importanti di Lillard. Sulla panchina c'è ancora Doc Rivers che non è riuscito a trovare la quadra dal suo arrivo. La coesistenza dei due, oltre alla presenza del tuttofare Middleton, sarà la chiave della stagione…se funzionerò.

Zion, siamo all'ultima chiamata?

La passata stagione è stata la conferma: i New Orleans con Zion Williamson in forma e sano possono dare fastidio a chiunque, senza di lui perdono metà del loro potenziale. Il prodotto di Duke potrebbe essere davvero l'uomo della svolta con un ruolo da “Point-Center” che potrebbe scombussolare le carte in tavola non solo ad Ovest ma il punto di domanda sul suo fisico rimane ingombrante. Williamson si presenta ai blocchi di partenza 2024-25 in forma smagliante, la migliore da quando è Pro, i Pelicans sono ben attrezzati in quella che potrebbe essere l'ultima stagione di Ingram quindi l'obiettivo non è solo i Playoffs ma anche stupire. Riuscirà Zion a giocare finalmente un'intera stagione e mettersi sulla mappa dei giocatori che contano?

Clippers, siamo alla fine di un ciclo (mai iniziato)?

“Nessuno mi ha entusiasmato” sono state le parole di Kawhi Leonard sul nuovo roster dei Clippers. Il progetto George-Leonard è stato un fallimento, uno è andato via, l'altro non finisce una stagione dal 2020 e pure questa l'ha inizierà in borghese e in tutto questo c'è James Harden che capito l'andazzo si prenderà in mano la squadra per sistemare le sue statistiche. Quale futuro per i Clippers? Non sono una contender, forse una buona squadra playoffs…Il vulcanico proprietario Steve Ballmer, che inaugura anche la nuova pazzesca arena, accetterà questa situazione?


 

 


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