NFL Friday Night Lights #16: progetto Wilson fallito, che succederà a Denver?
La sconfitta contro i Patriots della Vigilia di Natale è stata fatale per il QB ex Seattle panchinato dal coach dei Broncos Sean Payton
La sconfitta contro i Patriots della Vigilia di Natale è stata fatale per il QB ex Seattle panchinato dal coach dei Broncos Sean Payton
Wilson-Denver, titoli di coda
E alla fine è saltato tutto. Non come previsto, ma sicuramente come prevedibile. I Denver Broncos hanno annunciato di aver "panchinato" Russell Wilson, QB della squadra, per dare una chance a Jarrett Stidham, back up QB. Fino a qui sembrerebbe un normale avvicendamento dato dal fatto che gli stessi Broncos sono lontani da qualsiasi realistica chance di postseason; oltre questo c'è però un caso che si trascina da inizio anno. Coach Sean Payton vs Russell Wilson
Natale amaro
Perdere in casa, nella sera della vigilia di Natale, contro i patetici Patriots di quest'anno (3-11 per il team di coach Bill Belichick) è stato il peggior regalo di Natale per l'affezionata tifoseria orange e ha portato, come detto, al panchinamento di Wilson e al suo probabile addio alla squadra. Ma attenzione le cose non sono così lineari: il mega contrattone di Wilson (242 milioni di dollari per 5 anni) comincia, come estensione, solo il prossimo anno e le voci che si rincorrono riguardo ad un possibile taglio dell'ex Seahawks devono fare i conti, se confermate, con la realtà di un salary cap che verrà intasato dal citato contratto. Potersi permettere di prendere un altro QB, tenere a libro paga quello che sarebbe il licenziato Wilson e pensare di poter costruire una squadra di livello è un'impresa solo ad immaginarlo.
Impresa che però coach Sean Payton pare disposto a fare. Lui e Wilson non sono mai andati d'accordo; e questo nonostante Wilson non abbia disputato una stagione così tragica in termini numerici e nonostante una striscia positiva di sei W in sette partite (interrotta dalla debacle di Detroit e dalla sconfitta interna contro i Patriots) che aveva rimesso in carreggiata Denver per un posto playoff a metà stagione. Troppo diversi anche a livello caratteriale; passionale ed esigente Payton come ottimista e più tranquillo Wilson (celebre la frase di Payton al suo QB che si fermava ad autografare foto e salutare i fans "sei un giocatore di Football non stai facendo campagna elettorale"). Payton si è “trovato” Wilson al suo arrivo a Denver e non ha mai fatto mistero di non considerarlo la sua prima scelta. Il “clic” fra i due non è mai sbocciato anche nel momento della striscia vincente e Payton ha deciso che, probabilmente, il futuro dei Broncos non avrà Wilson come protagonista.
Futuro incerto
Senza scendere nei dettagli finanziari della cosa (ci sono diverse opzioni per il possibile "taglio" di Wilson prima della prossima stagione), le conseguenze saranno pesantissime sia nel 2024 che, probabilmente, nel 2025. Come già detto non è impossibile “tagliarlo” ad inizio contratto, ma questo spedirebbe i Broncos in una situazione difficile dal punto di vista salariale, una specie di traversata nel deserto dal punto di vista "finanziario" che finirebbe solo nel 2026, due stagioni intere da oggi (ovviamente al netto di sorprendenti trade che possano coinvolgere un'altra squadra). Stagioni in cui Payton e la dirigenza dei Broncos dovranno dare il loro meglio nel trovare talento a buon mercato (anche a livello di draft) per rimanere a galla ed evitare stagioni ancor più fallimentari di quella in corso (il record è comunque 7-8…)
Al netto di miracoli nelle ultime due giornate, i Broncos non faranno i playoff per la settima stagione consecutiva, secondi, nella speciale classifica di “assenza da Gennaio”, alle tredici stagioni dei Jets. E quello che fa ancora più male è che quella che è stata la patria di John Elway e Peyton Manning risulti ancora orfana di un vero leader al centro dell'attacco.
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