Denver-Wilson, fine dell'incubo? Non per i Broncos ed il loro Dead Cap

La franchigia del Colorado ha rilasciato il QB veterano ma il suo pesantissimo contratto andrà avanti a pesare per ancora 2 anni.

Dell'addio di Russell Wilson dai Denver Broncos ne avevamo già parlato analizzando tutti i motivi del fallimento dell'ex QB di Seattle in Colorado, la fine di questo disastro è stata ufficializzata ieri ma per Denver il peso di Wilson si farà ancora sentire.

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Wilson sarà ufficialmente Free-Agent il 13 marzo, quando aprirà la Free-Agency, potrà firmare con qualunque franchigia la quale potrà a sua volta firmare il veterano al minimo salariale ($1,21 milioni) in quanto il resto del contratto sarà sulle spalle dei Broncos: infatti i $35 milioni della stagione 2024 sono garantiti e a carico dei Broncos che potranno solo scalare il nuovo contratto del giocatore).

Ma il dramma Wilson non finisce qui nell'economia dei Broncos che nei prossimi 2 anni avranno il Dead Cap* intasato per la bellezza di $85 milioni ovvero $35,4 milioni nel 2024 4 e $49,6 milioni nel 2025: record di sempre in NFL per Dead Cap.

Cosa è il Dead Cap?

Il Dead Cap si riferisce allo spazio del tetto salariale assegnato a un giocatore che non fa più parte del roster di una squadra. Spesso, i "soldi morti" derivano dalla firma di bonus in denaro che “accelerano” il limite salariale di un club. Quando una squadra ingaggia un giocatore e gli dà un bonus alla firma, quel bonus in denaro può essere ripartito proporzionalmente su cinque anni o sulla durata del contratto, a seconda di quale sia il periodo più breve.

Esempio: mettiamo che gli Atlanta Falcons firmino il QB Free-Agent Kirk Cousins con contratto da 4 anni e bonus alla firma di $80 milioni. I Falcons comporterebbero quel bonus alla firma con addebiti di $20 milioni nel 2024, 2025, 2026 e 2027. Supponiamo ora che Atlanta rilasci Cousins due anni dopo l'inizio del suo accordo (dopo la stagione 2025). Il resto del suo bonus alla firma proporzionale – $40 milioni, in questo caso – accelererebbe immediatamente fino al limite salariale nel 2025.