LBA 2020/21, il commento della 12^ giornata
Il commento della giornata 12 di LBA, che si apre con la sorpresa Pesaro a Brindisi, le conferme per Virtus, Milano e Brescia e il ritorno alla vittoria di Venezia, Trieste e Fortitudo.
Il commento della giornata 12 di LBA, che si apre con la sorpresa Pesaro a Brindisi, le conferme per Virtus, Milano e Brescia e il ritorno alla vittoria di Venezia, Trieste e Fortitudo.
Brindisi sorpresa d’anticipo da Pesaro
Lo scoglio delle 10 vittorie consecutive è invalicabile anche per l’Happy Casa Brindisi di Vitucci. Dopo aver fermato Milano la settimana scorsa, arriva lo stop casalingo contro Pesaro. I protagonisti per la squadra ospite sono il solito Justin Robinson, Tyler Cain, che sfrutta l’assenza forzata di Perkins (soli 12 minuti in campo) e Carlos Delfino (Mvp) e da massimo stagionale per punti (24). A vederlo allenarsi sui social si intravedeva la voglia di far bene in questa stagione, con l’obiettivo Olimpiadi, ma mai ci si sarebbe aspettati un inizio di stagione simile, forse la prima dopo tante senza problemi fisici importanti. A Brindisi questa volta non bastano le solite buone prestazioni di Willis e Harrison e paga forse l’impeto della VL nel terzo quarto, che è nettamente ispirata al tiro (prima volta sopra il 50% da 3).
Milano di nuovo prima
Altra migliore prestazione al tiro da fuori in stagione quella di Milano (56.7%). Altro Mvp tra i veterani del campionato quella di Gigi Datome. 24 punti, 5 rimbalzi e 5 assist a siglare la migliore gara stagionale. Altro giocatore a spiccare nella vittoria Micheal Roll, che ha riposato in entrambe le vittorie ad Istanbul, che con 5 triple eguaglia il record personale. Settimana che si conclude nel migliore dei modi, viste le vittorie nel doppio turno di Eurolega e che ne apre un’altra altrettanto fondamentale, con la partita di mercoledì in casa contro il Baskonia e il big match del 27 contro la Virtus a Bologna. Sassari paga appunto la grande prova al tiro degli avversari, per un passivo che non rende giustizia alla gara dei sardi. Non bastano un’altra super gara di Jason Burnell e Miro Bilan, che approfittano dell’assenza di Tarczewski e dei problemi di falli di Hines.
Prova di forza V a Treviso
Nella trasferta in quel di Treviso la Virtus trova una grande vittoria di squadra. Eccetto il parziale iniziale a firma Logan, la Virtus chiude avanti tutti i parziali, fino all’ultimo a segnare il +26. 6 giocatori in doppia cifra, ma 4 a eccellere su tutti. Il primo non può che essere Milos Teodosic, da 20+9 assist a guidare come sempre. Finalmente Alibegovic torna a brillare anche in campionato. Continua a migliorare invece Abi Abass, mentre il quarto, Pajola, non trova mai il canestro, ma segna a referto 8 rimbalzi e 7 assist. Con questi 4 in campo, i ragazzi di Djordjevic sono sempre stati avanti. Da notare anche gli insoliti 8/8 ai liberi della coppia Hunter-Gamble. Seconda vittoria in campionato e 4° consecutiva contando la coppa, dalla diatriba in panchina, a mostrare quanto a fronte del danno di immagine, abbia avuto un effetto positivo sulla squadra. A Treviso, che con questa brusca sconfitta stoppa il suo momento migliore, non basta il solito Logan.
Risveglio Venezia con Varese
Dopo 3 sconfitte di fila, torna alla vittoria la Reyer di De Raffaele. Perso per infortunio in settimana Bramos, gli orogranata vincono, e non un caso, grazie alla versione migliore di Tonut dall’infortunio. A dargli man forte anche un ottimo De Nicolao, così come è importante ritrovare in campo Watt. Per Varese bene Beane all’esordio, ma nonostante la conferma Strautins è Scola ad andare più “lento” del solito, forse a manifestare un po’ di stanchezza e che subisce la fisicità dei lunghi avversari. La Reyer va quindi alla ricerca di conferme in una settimana che la vedrà impegnata nel recupero con Trieste e domenica a Bologna, ma questa vittoria da ritrovata serenità mentale, a una squadra che ha il potenziale per stare ben più in alto di quanto sia ora in classifica.
Buona la seconda per la F di Dalmonte
Dopo la sconfitta nel recupero contro Reggio Emilia, la Fortitudo conferma il copione visto in Supercoppa, dove passò due volte contro Cremona. Bene come spesso succede nel primo quarto, blackout come spesso succede tra secondo e terzo. Tiene comunque bene davanti a un’altra prova offensivamente super per Hommes. I migliori sono l’Mvp Aradori, da 26+9+7 e un’altra grande partita di Totè in doppia doppia da 18 punti e 11 rimbalzi. Meno testardo e quindi più per la squadra il gioco dell’ex di turno Saunders, considerato Happ fuori. Male invece Banks e Hunt, che deve ancora entrare in ritmo. Gli ospiti girano attorno al già citato Hommes, Lee e J. Williams, ma non bastano alla vittoria, visto anche il deficit a rimbalzo (50-35 per la F).
La cura Buscaglia funziona anche a Cantù
Finita l’esperienza in Eurocup, più dannosa che altro, Brescia continua a vincere in campionato dall’arrivo di coach Buscaglia (3° in fila). Sudata comunque più del previsto, vista la resistenza di Cantù che porta la partita fino al supplementare, grazie a un super James Woodard (8/11 da 3). L’Mvp della gara è forse uno dei giocatori più “risvegliati” dal nuovo allenatore, Luca Vitali, che va in doppia doppia da 16+10 assist e strabilia con un assist in stile bowling. Bene anche l’ex Christian Burns, che ingaggia una bella sfida con Kennedy. Cantù finisce quindi ultima insieme a Varese, raggiunta da Fortitudo e Trieste.
Trieste sorprende Trento con Alviti e Delia
Si sta lentamente riprendendo dallo stop prolungato e forzato per covid la Pallacanestro Trieste. Totalmente falsata la situazione in classifica che la vede ultima e con 3 partite da recuperare, per quello che sta dimostrando. Brutto passo falso per Trento che forse accusa i ripetuti impegni tra coppa e campionato. Migliori per i giuliani sono quindi Marcos Delia e Davide Alviti, unico forse a rimanere in ritmo grazie all’impegno con la nazionale. Nella partita del rientro di Luke Maye e Martin fuori, non bastano i soliti Jacorey Williams e Gary Browne.
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