Super Bowl 59, Mahomes vs Hurts: atto secondo
I figli del Texas si riaffrontano dopo due anni con Pat che cerca la consacrazione totale e Jalen il primo anello
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I figli del Texas si riaffrontano dopo due anni con Pat che cerca la consacrazione totale e Jalen il primo anello
Uno oggettivamente simpatico (per quanto lo possa essere uno che vince sempre), l'altro più riservato e "ombroso". Uno che ha già vinto tre anelli, l'altro che ha sfiorato la vittoria due anni fa. Patrick Mahomes e Jalen Hurts sono entrambi figli di quel Texas da sempre serbatoio infinito di campioni di Football e domenica si giocheranno, per la seconda volta in tre anni, un Supe bowl.
Hurts, perseveranza e costanza
Quando Hurts è stato scelto al secondo giro del draft 2020 sul GM degli Eagles Roseman (che è uno dei più esperti e quotati del settore) sono piovute una marea di critiche. Sprecare un "secondo giro" per prendere un QB quando in rose c'era già un potenziale franchise-QB come Carson Wentz (al tempo era così eh...)? Hurts aveva alle spalle una buona carriera al College (campione con Alabama) ma sembrava poter essere quel tipo di QB moderno da College con tante corse ma minor precisione in fase di lancio (leggi alla voce Tebow, per dire). Insomma una cosa buona per l'NCAA ma assolutamente non adatta in una Lega, la NFL, dove se non sai lanciare non vai da nessuna parte.
E invece, superato nelle gerarchie proprio Wentz, Hurts ha concluso la stagione 2020 da titolare trovando, l'anno seguente, un coach come Nick Sirianni che ne ha saputo sfruttare al meglio le caratteristiche più decisive. Un vero pericolo in fase di play action con Barkley, pronto a correre lui stesso alla bisogna e una qualità in fase di lancio che non sarà quella di Joe Burrow ma non è neanche così tragica. E' ovvio che una W nel Superbowl scrive il tuo nome nella storia ma Hurts è già fra i migliori QB del decennio con buona pace di chi non lo include mai nella top-ten dei "registi" migliori a livello NFL. Domenica c'è la chance per scrivere il proprio nome nella storia del Gioco ma temo, per gli altri, che con questo Hurts e questi Eagles ci sarà ancora da fare per anni a venire
Mahomes, uomo immagine
Ora dovrei scrivere qualcosa di Patrick Mahomes. Ma cosa che non sappiate già? Che è stato talmente preciso da "far nascere" il suo terzo figlio durante la bye week nei playoff? A 29 anni e mezzo, l'ex Texas Tech è già sul podio dei QB che han vinto più Superbowl (3) con, nel mirino, Montana e Bradshaw (4) e con, all'orizzonte, un certo Tom Brady (7). La stagione 2024-25 non è stata la migliore mai giocata da Mahomes a livello statistico e, complice l'assenza di vere e proprie star in attacco (tolto Kelce che però è vicino al ritiro), ha spesso faticato a mettere punti sul tabellone.
Detto questo lo ritroviamo a giocare il quinto Super bowl negli ultimi sei anni con quella maturità e, soprattutto, quella serenità che i tanti titoli conquistati gli portano in dote. A livello tecnico non c'è niente da aggiungere rispetto a quanto già noto: un braccio potente ed estremamente preciso, un fisico imponente che non gli impedisce di piazzare la corsa o lo scramble in caso di necessità e, infine, un'intesa da quasi "padre-figlio" con coach Reid che è spesso stata decisiva nel saper leggere la partita e chiamare/effettuare la giocata decisiva. Mahomes è già sul podio dei più grandi QB della storia NFL e domenica può scrivere l'ennesimo capitolo di una carriera incredibile.
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