Morant e i problemi fuori dal campo tra aggressioni, minacce e accuse

La stella dei Grizzlies sta facendo parlare più per gli episodi fuori dal campo che per le sue prestazione: registrati più casi di violenza.

Siamo abituati a vedere Ja Morant regalare ogni notte prestazioni e giocate da videogame sul parquet, il tutto con il padre Tee a bordo campo ad esaltarsi per il proprio figlio facendo trash-talking con chiunque specie giocatori avversari. Tutto nella norma ma fuori da parquet la stella dei Grizzlies inizia ad essere protagonista di troppi episodi spiacevoli. 

Morant: aggressioni, minacce e armi

La notizia più fresca è di ieri sera e l'ha riportata il Washington Post: un ragazzo di 17 anni ha denunciato e intentato una causa milionaria contro l'es prodotto di Murray State reo di averlo colpito con una scarica di pugni (di cui uno al volto) e di averlo minacciato con una pistola, il tutto risalente al luglio 2022 durante una partitella di allenamento. A scaturire il tutto sembrerebbe che il 17enne avesse provocato più volte Morant arrivando a tirargli la palla in faccia.

Ma questo non è l'unico episodio di violenza che ha visto coinvolto il giocatore di Memphis nello scorso anno: a settembre, infatti, Morant e la sua gang (9 persone) hanno aggredito una guardia giurata di un centro commerciale di Memphis dopo che la madre di Morant aveva chiamato il figlio durante una lite con un commesso.

La "Gang di Morant" avrebbe anche lasciato il segno nel post-partita di questa stagione, nello specifico i Memphis-Indiana dello scorso 29 gennaio. Alcuni giocatori e membri dello staff di Indiana hanno raccontato di essere stati "bersagli" di un laser rosso proveniente da una delle due auto che ospitavano Ja Morant e il suo "clan". Da sottolineare che durante il match il padre di Morant ed il suo amico Davonte Pack (espulso) erano stati protagonisti di pesanti scambi verbali con i giocatori dei Pacers.