Hard-Drive Team: Phoenix Suns
Si viaggia nel deserto, andando verso sud, per goderci il caldo sole dell'Arizona, benvenuti a casa dei Phoenix Suns.
I Phoenix Suns un anno fa sembravano belli e pronti per giocarsi parecchie chance per approdare ai playoff. Reduci da una splendida stagione 2013/14, avrebbero dovuto avere tutte le carte in regola per continuare ad entusiasmare la lega, con il loro gioco offensivo spumeggiante, ed unirci un posto nelle prime otto.
Ed invece i Suns sono stati per molti, il sottoscritto ad esempio, una vera delusione. Sin dall'inizio si è capito che qualcosa era cambiato, certo, ma non in meglio come in Arizona avrebbero voluto. Il bel gioco fatto vedere è diventato presto un ricordo, perso in una franchigia troppo ricca intanto di playmaker, e dopo di giocatori innamoratissimi del pallone, fino a dimenticarsi costantemente di passarlo ad un compagno di squadra.
Questo fallimento non era esattamente preventivato dalla dirigenza Suns, ed infatti a metà stagione si è cercato di fare un cambiamento nel roster, allontanando quello che si è reputato essere il problema. Ma malgrado la trade con cui Goran Dragic è andato a Miami, e Brandon Knight è sorprendentemente arrivato a Phoenix, sia andata in porto le cose non sono migliorate, anzi. E la stagione è andata in archivio con un 39-43, molto lontani dalle posizioni nobili della classifica della Conference. Malgrado l'involuzione del gioco, Coach Jeff Hornacek ha conservato il suo posto. Di certo grazie al bene che i fans dell'Arizona hanno sempre dimostrato nei suoi confronti. Ma quest'anno il discorso interrotosi la scorsa stagione deve riprendere ad avere vita. L'ex G degli Utah Jazz deve tornare ad allenare i Suns con l'idea di farli giocare bene, offensivamente senza troppi isolamenti, facendo continui ribaltamenti di lato, attaccando il canestro, senza dimenticare di difendere. Personalmente non so se Eric Bledsoe sia l'uomo giusto da cui ripartire, ma lui è rimasto ed a lui sono state date le chiavi tecniche della squadra, ed anche un contrattone da superstar. Saprà mantenere le, eterne, promesse? In attesa della risposta andiamo ad analizzare il roster di questa franchigia.
BACKCOURT: Eric Bledsoe abbiamo detto. Ha sbaragliato il campo dai rivali, quasi tutti, ed è rimasto a gestire i ritmi del pallone. Pallone di cui è enormemente innamorato, anche troppo. Di sicuro è un attaccante ed un atleta folle per la sua stazza fisica, da qui a diventare il fenomeno trascinatore ce ne passa. Con lui è rimasto Brandon Knight. Altro PG che vuole sempre il pallone tra le mani, altro attaccante incredibile, ma con meno fisicità esplosiva e più playmaking. Probabili molti difficoltosi minuti insieme, come conviveranno non so, ma su una lunga regular season potrebbe diventare davvero difficile. Dal draft con la #13 è arrivata la SG Devin Booker. Il prodotto di Kentucky, come i due precedenti, è un giovanissimo signor attaccante. Gran tiratore, discreto difensore, dovrebbe riuscire a trovare minuti senza grossa difficoltà. Anche Archie Goodwin, che completa il poker di UK, potrebbe avere una sua importanza nel roster Suns. Anche lui un attaccante notevole, uno che vuole la palla in mano spesso, in compenso è anche un buon difensore. Dopo quattro stagioni in Europa, torna nella NBA Sonny Weems. Che giocatore tornerà? Offensivamente il suo lo può dire sempre, da questo lato dll'Oceano ha imparato a difendere ed a diventare un giocatore anche di squadra.
FRONTCOURT: E'arrivato Tyson Chandler. Finalmente i Suns hanno il loro centro. Forse con due anni di ritardo, fosse arrivato due stagioni fa, appunto, forse parleremmo di altri Suns. Comunque adesso è qui, e stiamo parlando di un centrone vero, soprattutto difensivo, punti, rimbalzi, intimidazione. Uomo spogliatoio che potrebbe aiutare coach Hornacek in certe dinamiche. Certo è nella fase finale della sua carriera, ma lo scorso anno ha giocato tanto senza infortunarsi e tornando su medie punti e rimbalzi che non teneva da qualche stagione. Markieff Morris è rimasto, almeno per ora. Di sicuro ha passato gran parte dell'estate a chiedere di essere ceduto, e la partenza del gemello lo ha messo di cattivo umore. Se decide che resta, specie nella testa, è comunque un bell'attaccante e rimbalzista, un uomo che il suo apporto lo darà sempre. P.J. Tucker deve tornare a giocare come due stagioni fa, mettere da parte l'idea di essere “arrivato”, e tornare a difendere duro come gli viene chiesto. Ad Alex Len è stato messo vicino un tutore, Chandler appunto. Speriamo decida di voler imparare i trucchi del mestiere. Qui fisico ce n'è parecchio, testa e voglia meno. Salisse di rendimento sarebbe utilissimo ai compagni. Altro arrivo interessante Henry Sims, altro C puro. Energia, punti rimbalzi, avesse un'opportunità, Len, poi, difficilmente potrebbe ritrovare i suoi minuti. Jon Leuer è un buon acquisto in casa Suns. PF con una bella mano, molto agile, che lotta e difende forte. E speriamo che Mirza Teletovic non abbia più problemi fisici così gravi. Qui, se ritrovano un certo modo di giocare, la sua mano dal perimetro può diventare decisiva, ed è uno che ha dimostrato di poterci stare in questa lega. T.J.Warren ha finito in crescita la scorsa stagione. Altro SF tiratore, giovane ed atletico ma poco esperto. Spazio se ne farà, ne sono sicuro.
QUINTETTO BASE: Knight-Bledsoe-Tucker-Morris-Chandler.
Si gioca con un pallone solo, vediamo chi avrà il privilegio di tenerlo più spesso. Il quintetto è anche bello, ma la palla deve riprendere a girare, con meno isolamenti.
PCT. PLAYOFF: 35%-Di sicuro in alcuni ruoli ai Suns manca parecchio per emergere nella Western Conference. Bledsoe dovrebbe tornare a fare il playmaker vero, ma non è nella sua indole adesso. Troppi interrogativi, poche certezze per riuscire a fare i playoff.
Arrivederci a domani con gli Oklahoma City Thunder
Hard-Drive Team 2015/16
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