Hard-Drive Team: Brooklyn Nets
Si torna nella grande mela, attraversiamo il ponte sull'East River più famoso nel mondo, ed andiamo ad occuparci dei Brooklyn Nets.
Oggi parliamo di un'altra franchigia che, per un motivo o per l'altro, è anche lei ad una sorta di anno zero. I Brooklyn Nets hanno tentato, negli anni precedenti, di crearsi un presente vincente basandosi fondamentalmente su veterani, iper pagati, con un passato più o meno recente da super star, che si sperava potessero diventare vincenti giocando assieme. Missione completamente fallita.
Certo la scorsa stagione, vuoi anche per la pochezza tecnica della Eastern Conference, sono arrivati i playoff con l'ultimo posto disponibile, con un record, però, ampiamente negativo 38-44. Si può dire che il tentativo del buon Mikhail Prokhorov di spendere tanto e vincere subito è miseramente fallito. I vari Garnett, Pierce e buon ultimo Deron Williams hanno salutato la compagnia.
A questo punto si deve ripartire dal coach, Lionel Hollins. A coach Hollins devono essere consegnate le chiavi della franchigia, che forse ha bisogno di essere ancora smantellata un pochino, per cercare di diventare grandi. E' rimasto Joe Johnson, ed a quell'età e con quel contratto folle mi chiedo chi lo potesse volere, che, insieme a Brook Lopez, sarà la chiave tecnica della squadra. Poi dove vogliono arrivare e cosa faranno non è chiaro, visto il roster, fatto di giocatori che bisogna capire come riusciranno ad amalgamarsi. E adesso sotto con l'analisi di questo roster.
BACKCOURT: Guardando il roster delle guardie mi dico da chi inzio? Allora privilegiamo l'esperienza ed andiamo con Jarrett Jack. L'esperto playmaker avrà il posto da titolare forse per la prima volta nella sua carriera. Quanto sia in grado di farlo senza esagerare con i 2000 palleggi suoi tipici senza far mai girare la palla non mi è chiaro, ma vedremo. A me piace tantissimo il croato Bojan Bogdanovic, al secondo anno, è un giocatore intelligente, ha tecnica e fisico e dovrebbe essere più coinvolto in questa squadra. Ha grandi margini di crescita, è uno su cui si può costruire. E' rimasto Markel Brown, altro secondo anno, giovane guardia dotato di grande fisico, buon difensore, ma deve migliorare offensivamente.
Anche Sergey Karasev è un giovane su cui si può costruire qualcosa. Ha dimostrato di poterci stare in questa lega, bisognerebbe solo dargli dello spazio con continuità. Sono arrivati Wayne Ellington e Donald Sloan. Il primo è un tiratore dalla grande distanza micidiale. Certo non ha mantenuto le aspettative, elevate, con cui era entrato nella NBA, ma non lasciategli spazio da fuori. Il secondo dopo anni di anonimato in fondo alle panchine di varie squadre, la scorsa stagione ha trovato spazio nel lazzaretto dei Pacers, dimostrando di avere fisico e mano per avere minuti importanti. Anche Shane Larkin ha attraversato il famoso ponte, arriva dalla tragedia Knicks ma ha energia e capacità in regia per trovare spazio.
FRONTCOURT: Abbiamo detto che sono rimasti Joe Johnson e Brook Lopez. Johnson sarà come al solito il go to guy della squadra. Di sicuro è un talento offensivo incredibile, altrettanto sicuro è che è nella fase calante della carriera e se non avesse quel contrattone non sarebbe rimasto. Lopez è un rebus per molti. Centrone dotato di tecnica offensiva cristallina, non esattamente un lottatore sotto le plance ed in difesa, anche se riesce a volte ad intimidire. Di certo si cercherà di scambiarlo ma per ora c'è.
Un giocatore su cui si può lavorare è Thaddeus Young. Fisico esplosivo, buona mano, giocatore di squadra che sa difendere. E' nell'età giusta per diventare importante in una franchigia, speriamo non imploda in una stagione che potrebbe rivelarsi difficile. All'ultima chiamata per dimostrare qualcosa, ecco dove si trova oggi nella NBA, Andrea Bargnani. Qui ha un coach che sa allenare, di sicuro avrà spazio, ha talento, poi sta tutto nella sua testa e, importante, nel suo fisico. Non so perché ma io una speranza quest'anno ce l'ho. Altro giocatore in cerca di se stesso è Thomas Robinson. PF esplosivo, grande rimbalzista, buon difensore ma pecca in continuità soprattutto a livello di concentrazione sul campo.
Ed anche lui ha nella facilità ad infortunarsi un nemico sempre presente. Dal draft sono arrivati con il #23 Rondae Hollis-Jefferson, alla #29 Chris McCullough. Hollis-Jefferson è una SF buon attaccante, ottimo rimbalzista e molto avanti di testa, nel voler essere un leader malgrado l'età. E' uno di quei giocatori che sa farsi amare dai coach, cosa sempre importante. McCullough, PF, è un nativo del Bronx, duro cattivo gran rimbalzista. Il problema è che si è demolito un ginocchio ad Aprile. Come saprà recuperare dovremo vedere.
QUINTETTO BASE: Jack-Bogdanovic-Johnson-Young-Lopez.
Si inizierà così, poi io preferirei Jack in uscita dalla panchina, ma dubito che accadrà salvo cose strane. Il quintetto nella Conference non è nemmeno male, staremo a vedere.
PCT. PLAYOFF: 30%- Io credo che non sia andare ai playoff l'obbiettivo di questa stagione dei Nets. Ed oltretutto anche ad est ci sono franchigie messe decisamente meglio come roster per arrivare alla post season.
Arrivederci a domani con i Boston Celtics.
Hard-Drive Team 2015/16
Minnesota Timberwolves
New York Knicks
Philadelphia 76ers
Los Angeles Lakers
Orlando Magic
Sacramento Kings
Denver Nuggets
Detroit Pistons
Charlotte Hornets
Miami Heat
Indiana Pacers
Utah Jazz
Phoenix Suns
Oklahoma City Thunder
Brooklyn Nets
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