A Proposito di...Kyle Korver
Secondo appuntamento con la nuova rubrica, in questa puntata parleremo di Kyle Korver e di come il suo tiro da 3 punti sia diventato un pericolo pubblico per tutte le squadre NBA.
Kyle Korver nasce a Lakewood, California il 17 marzo 1981 ed attualmente è il miglior tiratore della NBA, ma facciamo un passo indietro.
Kyle Elliot Korver cresce cestisticamente a Creighton University, in Nebraska. Quattro stagioni disputate in Ncaa, diventando il quinto miglior marcatore dell'Università con una media di 14 punti e tirando da dietro l'arco dei tre punti col 45%. Finito il campionato nazionale con il college, si rende eleggibile per il Draft 2003. Lebron James, Darko Milicic, Carmelo Anthony, Chris Bosh, Dwyane Wade, Chris Kaman, Kirk Hinrich, David West e Mo Williams sono i grandi nomi del Draft e di certo Kyle Korver non è ne la priorità per nessuna squadra. Arriva la chiamata alla scelta numero 51 dai Nets, allora situati nel New Jersey, i quali non danno fiducia al prodotto di Creighton e lo girano subito a Philadelphia.
In quegli anni a Philadelphia gira per il parquet un certo Allen Iverson che tra cross over, cambi di velocità e passaggi riesce a battere l'uomo e quando raddoppiato diventa un ottimo fattore per le caratteristiche di Korver. Il rookie però il primo anno non è eccezionale infatti chiude la Regular Season con 4 punti e 11 minuti a partita di media.
Come si sa il primo anno è difficile per tutti i rookie, ma grazie al duro nella stagione 2004/05 Kyle prende fiducia e i numeri triplicano toccando i 12 punti e i 32 minuti sul parquet. Arriva il record di 226 triple realizzate in stagione e la convocazione nel gruppo dei sophomore nel Rookie Challenge. Due anni dopo grazie al 91% diventa il miglior tiratore a cronometro fermo della NBA.
Nel 2007, dopo che coach Cheeks lo mette da parte (preferendogli John Salmons e Kevin Ollie), viene ceduto agli Utah Jazz ricomprendo il ruolo da sesto uomo. Esegue meno tiri selezionando però quelli di qualità, infatti proprio a Utah raggiunge la miglior percentuale da tre della sua carriera segnando con il 53,6%. Questi numeri corrispondono anche al record nella storia NBA per percentuale dalla lunga distanza in una singola stagione, battendo Steve Kerr, glorioso playmaker dei Bulls durante il dominio di MJ e attuale coach dei Golden State Warriors.
Il 10 luglio arriva la chiamata da parte di Coach Thibodeau, legandosi a Chicago con un triennale da 15 milioni di dollari, ma la sua permanenza nell'Illinois finisce con un anno d'anticipo. In seguito a una trade fra tre squadre: Chicago, Atlanta e Minnesota, il cecchino Korver diventa un nuovo giocatore degli Hawks. Sarà per la mancanza di pressioni o per le basse aspettative che Kyle Korver si sente subito a suo agio.
Il 6 dicembre 2013 supera il record NBA di partite consecutive con almeno una tripla a referto. Il 2 marzo 2014 le partite di fila sono diventate 127, e tre giorni dopo, il 5 marzo 2014, la striscia si interrompe con uno 0-5 dalla lunga distanza. Per due stagioni di fila gli Hawks centrano i Playoffs, uscendo al primo turno dignitosamente in entrambi i casi contro gli Indiana Pacers, prima in sei e l'anno dopo in sette partite.
Arriviamo al giorno d'oggi: se andate su NBA.com e leggete Atlanta Hawks primi ad Est con 43 vittorie e 11 sconfitte, state tranquilli che è tutto vero e il vostro pc, o smartphone che sia, funziona correttamente. Record incredibile per una squadra che l'anno prima era uscita subito dalla Post Season. Insieme a Jeff Teague, Al Horford e Paul Millsap, Kyle Korver diventa il big four che fa alzare in piedi i tifosi di Atlanta. Stagione ricca di soddisfazioni che lo vede impegnato nell'All Star Game 2015, sostituendo l'infortunato Dwyane Wade, comportandosi come un signor tiratore: 21 punti a referto con 7/13 dall'arco.
Ma come fa Kyle Korver a tirare col 52% da tre ed essere quindi il miglior tiratore di tutta la NBA? Per la prima metà della stagione NBA 2014/15 ha tirato con dei numeri fuori dal mondo: 54%. Il 72% dei suoi tiri sono dalla lunga distanza. Tutt'ora è il migliore in circolazione grazie a una meccanica di tiro che si racconta da sola, ma il vero segreto è la selezione dei suoi tiri. A differenza di altri giocatori che forzano i tiri o prendendone fuori ritmo, Korver prende ottimi tiri.
Durante la transizione, quando gli Hawks corrono, corre subito dall'altra parte del campo e si fa trovare in posizione di tiro e il più delle volte è smarcato. Atlanta vanta anche di grandi giocatori in post basso come Horford e Millsap, i quali prendono rimbalzi e si rendono pericolosi nel pitturato, diventando protagonisti dei raddoppi difensivi e lasciando il numero 26 libero di tirare. Jeff Teague è uno dei playmaker più veloci del campionato e quando penetra diventa un pericolo pubblico per le difese avversarie. Le difese sono davanti a una scelta: difendere uno contro uno o raddoppiare? Quando l'opzione è la seconda Kyle difficilmente sbaglia perchè libero di prendersi una tripla aperta. Dotato di una grande velocità di piedi nell'uscire dai blocchi, perfettamente portati dai suoi compagni, riesce a prendere un vantaggio sui difensori e tirare con meno pressione.
Per Atlanta adesso è possibile iniziare a sognare; grazie a una squadra e ad un Kyle Korver così caldo dall'arco, la parola Playoff non fa più paura.
A Proposito di...
Hassan Whiteside
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