Pajola e l'ultimo step della consapevolezza

Alessandro Pajola con Scariolo è sempre di più al centro della squadra, ma per il grande salto manca ancora uno step.

Scritto da Giacomo Albazzi  | 
Ciamillo-Castoria

Alessandro Pajola con Scariolo è sempre di più al centro della squadra, ma per il grande salto manca ancora uno step.

L'exploit del 2021 

Alessandro Pajola ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni. Il nativo di Ancona ha sempre indossato la maglia virtussina crescendo anno dopo anno ed esplodendo nell'era di Djordjevic, dove è riuscito ad avere sempre più spazio in una squadra che diventava man a mano sempre più forte.
Lo scorso anno è stato fondamentale per la vittoria del campionato dei bianconeri, il suo contributo in uscita dalla panchina caratterizzava l'alto ritmo della compagine bolognese, che puntava molto sulla difesa ad alto ritmo per poi partire in contropiede correndo in campo aperto.
Dopo la fantastica stagione dello scorso anno, coronata con l'inaspettato e storico scudetto virtussino, Pajola ha preso parte prima alla storica qualificazione alle olimpiadi battendo la Serbia, poi alla fantastica esperienza dell'Italbasket a Tokyo.

In estate c'è stato il cambio in panchina, è arrivato coach Scariolo, che ha sin da subito elogiato il giovane playmaker italiano assieme al colpo dell'estate: Nico Mannion, con il quale ha stupito alle olimpiadi.

Pajola e i margini di miglioramenti. “Ha tanti margini di miglioramento. Ha un grande futuro davanti. Va lasciata la possibilità di giocare partite meno positive. Non ci dimentichiamo che ha 22 anni. È in un processo di crescita che lo può portare a quote altissime. Quando acquisirà consapevolezza nella sua pericolosità offensiva raggiungerà il suo apice."


Il nuovo ruolo con Scariolo

Quest'anno il suo ruolo è cambiato, su 30 partite disputate dalla Virtus Pajola è partito titolare in ben 29 gare. La grande continuità donatagli da Scariolo, anche a causa dei problemi fisici di Mannion e allo scarso rendimento di Ruzzier, ha dato al giocatore molte responsabilità che non era di certo abituato ad avere lo scorso anno.
In stagione sta viaggiando a 5.4 punti, 4.6 assist di media con 9.3 di valutazione; Mentre lo scorso anno 6.3 punti con 3.4 assist di media.
All'apparenza sembra non sembra esserci stato alcun miglioramento, anzi dal punto di vista realizzativo anche qualcosa in meno, ma bisogna tenere in considerazione che il ruolo che aveva con Djordjevic esaltava le sue caratteristiche: entrava a partita in corso per dare la “scossa” alla squadra e tenere alto il ritmo.
Con Scariolo Pajola è chiamato a fare un'ulteriore salto, uno step successivo per alzare ancora di più il suo livello e gli si chiede di avere in mano le chiavi della squadra (ovviamente anno dopo anno). Quest'anno gioca quasi 4' in più a partita e deve imparare anche a gestirsi, ma mantenendo comunque l'aggressività agonistica che lo contraddistingue. Inoltre, come già detto da Scariolo, l'obiettivo principale della sua crescita è quello di trovare fiducia nei propri mezzi nella metacampo offensiva. 
La stagione Virtussina è al momento sfortunata (eufemismo) e le difficoltà della squadra si riflettono anche nel play azzurro. Il talento offensivo della squadra è nettamente migliore rispetto allo scorso anno, soprattutto tra gli esterni, ed è normale che ci siano più difficoltà a incrementare il suo gioco offensivo, ma ricordiamoci che Pajola ha 22 anni e ha davanti a sé ancora molto tempo per migliorare e dimostrare il suo valore, lasciamogli tempo.


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