La Pall.Milano vince la Coppa Lombardia: il racconto del Patron Cattaneo
La squadra milanese si è aggiudicata di personalità il prestigioso trofeo regionale. L'avvocato: "Punto di partenza"
La squadra milanese si è aggiudicata di personalità il prestigioso trofeo regionale. L'avvocato: "Punto di partenza".
Giovedì 6 aprile 2023 rimarrà un giorno storico per la Pallacanestro Milano 1958 (C Gold), la squadra del patron Daniele Cattaneo ha battuto 86-71 Iseo aggiudicandosi l'edizione 2023 della Coppa Lombardia, il 2° trofeo nella storia della società meneghina.
Per l'occasione abbiamo raggiunto il cuore e la mete della società biancoblù, l'avvocato Cattaneo, per raccontare di questo successo e del percorso che la Pall.Milano : “Un trofeo che alla Pall.Milano mancava da 48 anni, un successo straordinario spero sia l'inizio di un percorso, noi abbiamo sempre lavorato con attenzione, mai nascosto che il nostro obiettivo è la prima squadra e che non siamo una società settore giovanile che sforna giocatori per le altre. Noi siamo una una ex società di Serie A che cerca con pazienza di rientrare nel gota facendo i passi giusti e dando futuro che può benissimo prescindere da me - aggiunge - Per fare questo abbiamo subito anche sconfitte abbastanza nette, con Iseo avevamo perso di 30. La squadra sta salendo giorno dopo giorno, tutto quello ce volevamo è per il momento è stato raggiunto, poi siamo ancora lontani dal risultato che ci eravamo prefissi, non lo diciamo ad alta voce”.
La Coppa Lombardia, obiettivo prefissato o percepito con il proseguire della stagione?
"La seconda ipotesi. Abbiamo giocato la prima partita contro il Cabiate, società di persone bravissime e simpaticissime e mi auguro facciano bene, prima vittoria che ci ha aiutato a capire alcune cose. Poi abbiamo battuto Varedo e poi è arrivata la vittoria della svolta quando, rimaneggiatissimi, abbiamo battuto Social Osa in maniera in attesa ai supplementari. Quel successo ci ha fatto dire 'adesso questa coppa la vinciamo'. Abbiamo affrontato Cermenate, fortunatamente Legnano (C2) aveva eliminato Saronno e l'abbiamo superata e infine questa finale. Sulla carta eravamo dati sfavoriti ma volevamo questa coppa, i ragazzi si sono allenati in maniere meravigliosa, coach Petitti ha fatto valere tutta la sua immensa esperienza, la sua capacità, la sua classe ed attitudine ad alte sfere".
Giocatori ma non solo: il cuore della Pallacanestro Milano 1958
"La squadra ha raggiunto una fisionomia precisa e anche una consapevolezza sportiva è frutto del grande lavoro del coach ed amico Romano Petitti, dei giocatori e della consapevolezza di portare il proprio aiuto da parte di tutte le persone. Uno staff lungo, non voglio dimenticare nessuno dal general manager Fabrizio Telesi, il segretario generale Andrea Balestra, Luisella Piramani che copre l'aspetto tecnico e Luisa Premier (team manager) quello delle giovanili. Poi ci sono due ragazzi giovani che sono entrati piano piano nel tessuto ma sono fondamentali che sono fondamentali come Pietro Malcotti, preparatore atletico ex calciatore, e lui ha trasformato la squadra risolvendo sempre i momenti di difficoltà dei singoli. Poi, fenomeno assoluto, una ragazza di nome Gaia, preparatrice anche lei ma è una recuperatrice di atleti formidabile. Persona straordinaria che ha dato qualcosa in più, quel qualcosa che io vedevo nelle altre società tra pallavolo e calcio. Un mio amico Marco Candiloro (ex Pall.Milano oggi capo fisioterapista preso la UYBA Volley Busto Arsizio) mi ha insegnato tante cose spiegandomi come si doveva organizzare un gruppo di persone. Questi due ragazzi che ho menzionato prendono minimo il rimborso spese, lo fanno per passione, sono stati fondamentali nel completare il gruppo e consentire ai giocatori meravigliosi di fare quello che abbiamo ottenuto ieri che, oltre alla grande soddisfazione, deve essere un punto di partenza per l'oggi e per il domani perché la Pall.Milano non finisce qui anzi, comincia con la vittoria di ieri sera".
Domanda di livello istituzionale, cosa pensa della riforma (nuovi parametri/tasse gara ecc...)? Soddisfatto o qualcosa poteva essere fatto meglio?
"La Federazione opera bene. Io faccio l'avvocato, è appena entrata in vigore la riforma Cartabia e naturalmente ci sono quelli che dicono che era meglio prima, ma non è così. Tutto si evolve, questa è una riforma che ha il suo perché, poi discorsi parametri e tasse non viglio entrarci ma non perché voglio fare il politico ma perché per discutere bisognerebbe vedere i bilanci. Sotto l'aspetto sportivo invece è stato fatto un buon lavoro. Giorgio Maggi, Germano Foglieni, stanno facendo un grande lavoro, ieri la finale è stata organizzata splendidamente con anche diretta Tv su piattaforma SKY".
Il sogno del campionato Nazionale
"Io non vedo l'ora di poter disputare un campionato Nazionale, spero di poter fare la Serie B quella che si chiamava B2, sennò cercheremo in tutti i modi di poter giocare la C interregionale. Voglio andare a giocare a Padova, Bologna, Torino, Genova, Sicilia o Sardegna. Noi come tradizione, nostra peculiarità che forse ci rende anche antipatici a tante persone, ospitiamo sempre ragazzi che hanno finito l'università o sono qui per lavorare da ogni regione d'Italia - aggiunge - Giocare contro di loro spero posa essere molto stimolante e divertente. Non ultimo dico che l'esperienza è la crescita disciplinare dei ragazzi giovani, in primo luogo per i miei figli, un esempio di vita, un modo in cui porsi per il futuro. I giovani devono imparare questo, non devono essere coccolati ma instradati con sapienza e presenza".
La dedica speciale
“A mia madre venuta a mancare 8 anni fa. Ero molto emozionato ieri sera, dopo il successo mi sono tenuto in disparte e poi sono scappato via, fortunatamente c'era una chiesa nelle vicinanze e ho potuto mantenere la promessa di ringraziare mia madre. È stata una serata emozionante, abbiamo vinto con dolcezza, non abbiamo massacrato o umiliato gli avversari, onore a loro e a tutte le squadre che abbiamo affrontato in questo cammino”.
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