NBA, memo alle squadre sui riposi delle stelle
Quante volte nella passate stagione arrivava a poche ore dalla palla a due il comunicato che la o le superstars di una squadra non sarebbero scese in campo causa riposo deludnedo i tifosi? Magari in partite di cartello o in diretta nazionale costringendo l'NBA a cambiare palinsesto? L'NBA vuole cercare di porre una sorta di rimediato questo ed è intervenuta.
Brian Windhorst della ESPN ha riportato che l'NBA ha infirmato tutte e 30 le franchigie sul cercare di programmare i riposi durante la stagione augurandosi che il nuovo calendario possa aiutare i giocatori a stare meglio ma soprattutto a non saltare troppe partite; la stagione 2017/18 comincerà con 10 giorni d'anticipo rispetto al solito e già verso questo fine settimana verranno svelate alcune delle partite, grazie al cielo la Pre-Season durerà molto meno, sono abolite le serie di 4 partite in 5 giorni con i Back-To-Back ridotti da una media di 17.8 (2015-16) a 14.5, infine ci saranno molte più partite al sabato.
Sono già state rese note le due tappe in terra messicana per #NBAMexiconGames dove presenzieranno i Miami Heat, i Brooklyn Nets e gli Oklahoma City Thunder di Russell Westbrook (27 anni):
📆 7/12 🏀 Brooklyn Nets - Oklahoma City Thunder
📆 9/12 🏀 Miami Heat - Brooklyn Nets
L'NBA già a marzo aveva avvisato le franchigie che in caso di riposo di un Top-Player non comunicato con anticipo sarebbero fioccate multe salate ma il problema non lo si risole a memo e minacce, la storia delle 82 partite è trita e ritrita con due filoni di pensiero ben delineati:
1) Ci sono sempre state e quindi dove sta il problema?
2) Con i ritmi e l'intensità di oggi 82 sono troppe causando riposi inaspettati o infortuni.
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