Italian Job (10/11/2015)

Scritto da FMB  | 
La NBA è ripartita alla grande e con essa è nata la nostra nuova rubrica “Italian Job” per raccontarvi l’andamento dei nostri talenti nostrani negli states. Dunque siamo al punto di partenza, Bargnani, Belinelli e Gallinari. Ordine alfabetico che corrisponde all’ordine di arrivo cronologico tra i giganti. Già siamo al punto di partenza perché la breveesperienza americana per Gigi Datome, dopo non aver trovato sufficiente spazio prima a Detroit poi a Boston, si è conclusa arrivando a firmare un contratto super da 1,7 milioni di euro con il Fenerbache. ANDREA BARGNANI (BKN, 0-7) STAT: 14 minuti, 5.7 punti, 2.1 rimbalzi, 0 assist BargnaniL’ex Treviso durante la free agency estiva ha deciso di cambiare squadra, ma non città, infatti ha deciso di firmare per l’altra squadra di New York, i Brooklyn Nets. Dopo un Eurobasket che a sprazzi ha dao un grande risalto a Bargnani, è giunto il momento di tornare oltre oceano per riprendere a calcare i parquet americani. I Nets quest’anno sono una franchigia ampiamente ridimensionata dal magnate russo Prokhorov, che dopo la delusione maturata dal fallimento della coppia Pierce-Garnett e del play Deron Williams, colui che doveva essere il vero faro verso il successo invece si è ritrovato senza un nulla di fatto. In tutto ciò, Bargnani sta cercando di guadagnarsi minuti, tiri e punti nel reparto più affollato della squadra, quello dei lunghi, che ha in Brook Lopez e Thaddeus Young due validissimi giocatori. Purtroppo per lui complici i dolori fisici che lo rincorrono e complice la poca determinazione e cattiveria agonistica, che oltre oceano è un must, la sua stagione e quella della squadra non sono affatto positive. Il record ad oggi è di 0 vittorie e 7 sconfitte e anche le statistiche del #9 del Nets non rincuorano i tifosi. Con un utilizzo medio di 14 minuti a partita Bargnani ha veramente pochi tiri nelle mani, arrivando a una misera media di 5.7 punti a partita. Il giocatore è sempre stato criticato per la sua poca grinta ad andare a rimbalzo e i numeri in questo avvio di campionato non negano le critiche (solo 2 rimbalzi a partita). Stagione che quindi parte in salita per il Mago e per i Nets, stagione che sembra prendere la piega negativa dell’anno precedente dei cugini rivali, New York Knicks. MARCO BELINELLI (SAC, 1-7) STAT: 28 minuti, 12 punti, 1,6 rimbalzi, 3 assist BelinelliSe precedentemente abbiamo citato gli europei di Bargnani, non possiamo che inaugurare il “capitolo Belinelli” con dei super applausi per quello che ci ha fatto vedere a settembre. Ma ormai gli europei sono finiti, i tortellini bolognesi sono stati salutati e una nuova esperienza, molto remunerativa (triennale da 19 milioni), in quel di Sacramento è appena cominciata. Come? In salita. La squadra gira poco: in attacco si sprecano tante occasioni(fortunatamente non è il caso del Beli), tiri forzati, Rajon Rondo che doveva essere il regista ad hoc non è più decisivo come una volta, Cousins con problemi al tendine d’achille e molta imprecisione ai tiri liberi. Il tutto si traduce con un misero record di 1 vittoria e 7 sconfitte per una squadra come Sacramento, la quale durante l’estate si è rinforzata molto, è a dir poco imbarazzante. Belinelli fa quello che può, attaccante attivo e difensore con lacune. George Karl gli sta dando spazio, 28 minuti di media, e il Beli risponde presente con % discrete dai 3 punti (38%). Staremo a vedere se col proseguimento della stagione i Kings troveranno la chimica e l’affiatamento di squadra, cosa non da poco visto un certo DMC negli spogliatoi, per fare bene e raggiungere i playoffs NBA che ormai, alla franchigia Californiana, mancano da 10 lunghi anni. DANILO GALLINARI (DEN, 3-4) STAT: 34 minuti, 18.7 punti, 5 rimbalzi, 1.5 assist< GallinariStessa storia, stesso posto, stessa franchigia: Danilo Gallinari anche questa stagione sarà a Denver. Anche per la sua squadra quest’anno si è partiti in retromarcia, 3 vittorie nelle prime 7 partite stagionali, ma con molta più determinazione ed entusiasmo. Classe 1988, il più giovane fra i 3, è insieme a Faried il leader dei Denver Nuggets versione 2015-2016. Costante dal punto di vista realizzativo il Gallo nelle ultime partite ha alzato la cresta segnando dal campo quasi 19 punti di media, con molta precisione dal campo. Nei tiri liberi è una autentica macchina da canestri (89%). Giocatore preciso che quando serve sa anche essere spettacolare, infatti è notizia di qualche sera fa che contro Kobe Bryant, è riuscito a rubare il tempo al campione americano restando in sospensione per qualche istante in più prima di lasciar partire un tiro molto bello che vale un “and1” importate per la seconda vittoria dei Denver contro i Los Angeles Lakers. Tra i tre italiani è proprio Gallinari quello che in questo inizio stagione sta convincendo di più, ma noi di NBA-Evolution siamo fiduciosi sui nostri talenti made in Italy e ben presto vedremo la riscossa anche di Bargnani e Belinelli. Per oggi è tutto appuntamento alla prossima settimana con un nuovo pezzo di “Italian Job”.

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