LBA, Varese ecco coach Bulleri: "Aggressività prima di tutto”
Oggi è stato presentato il nuovo allenatore della Pallacanestro Varese, pronto ad affrontare la sua prima stagione da Head-Coach con idee chiare.
Oggi è stato presentato il nuovo allenatore della Pallacanestro Varese, pronto ad affrontare la sua prima stagione da Head-Coach.
Ultima settimana di fuoco in casa OpenJobMetis Varese, sabato l'esonero shock di coach Attilio Caja (CLICCA QUI pe vedere la mia video-analisi), lunedì la brutta sconfitta in Supercoppa a Desio contro Cantù e poi ieri l'ufficialità dell'arrivo di Massimo Bulleri (assistente a Ravenna nelle ultime due stagion ed assistente proprio di Caja a Varese, ndr) come nuovo allenatore, contratto di 1+1 per l'ex playmaker di Treviso e Milano che oggi si è presentato.
Apre Totò Bulgheroni sulla questione Caja;
Non è mia abitudine parlare molto, rubare l’attenzione, credo che in questo momento sia necessario dire qualche cosa. Tengo a sottolineare che la decisione dell’esonero di Caja è stata condivisa con la società, personalmente mi ha fatto dispiaciere per una sola ragione, non essere stato capace di riuscire ad incidere nei comportamenti di una persona. Chi mi conosce lo sa, credo di essere sempre stato onesto, corretto, dando l’esempio con parole e comportamenti, detto questo le cose sono andate oltre e nell’interesse della società/sponsor/tifosi è stata presa qeasta decisione.
Non intendo tornare su questo argomento.
Su Bulleri:
Decisione di Bulleri in accordo con tutti, è stato la nostra prima scelta purtroppo legata ad un problema che si è dimostrato un pochettino ostico (butto da Ravenna). Non è stato facile. Prima scelta per motivi umani e personali, abbiamo avuto la fortuna e sfortuna di averlo a fine della sua carriera, ha sempre dimostrato serietà, etica professionale e non ho dubbi sul come lavorerà
Punto di vista tecnico, per un giocatore come lui ha avuto grandi maestri come Obradovic, Tajnevic, MEssina, D’Antoni, Recalcati, Caja , se si porta con se solo un qualcosa di questo non penso sarà una carriera breve.
Le prime parole di coach Bulleri; dopo ringraziamenti a Ravenna e a Varese per la fiducia il neo coach bianco-rossi ha parlato dell’eredità del tecnica lasciatagli, cercherà di mettere nella squadra qualcosa di suo appreso negli anni, obiettivi principali aggressività, spiritico di sacrificio e voglia di competizione.
Prima riunione con la squadra:
Contro Cantù ho visto una squadra che lottato fino in fondo, qualche errore di troppo, squadra combattiva, si può fare meglio. Alla prima riunione ho fatto discorso generale, mirato a far capire a cosa andiamo incontro, cosa esigerò ogni giorno, senza riferimenti tecnico/tattici. Aprire un canale comunicativo su argomenti morali. Pronto? Relativo, ho studiato tanto, al video, sulla carta, sul campo ascoltando e vedendo.
Su Scola:
Rapporto di grande rispetto, lui giocava al TAU, io a Treviso, annualmente ci trovavamo nel momento clou, una volta li buttammo fuori per la Final Four e una volta loro. Avendo calcato questi parquet si crea una connessione che prosegue nel tempo
A coach Bulleri ho chiesto quale sarà il suo approccio in questi primi giorni
Approccio tecnico morbido, non stravolgerò niente nel breve periodo, cercherò di mantenere quello che oggi c’è e che assomigliasse a quello che vorrei in futuro con qualche piccola correzion, questo fino a Brescia. Poi nella settimana successiva cercherò di entrare più a fondo rispetto alle idee che vorrei installare in questa strada
Domanda a Totò Bulgheroni sulla filosofa dei Player’s Coach che sta prendendo sempre più piede nello sport, stiamo andando verso un'era dove i giocatori si auto-gestiscono e quindi hanno bisogno un pari (se ex leggenda meglio) per confrontarsi?
Le scelte che stiamo vedendo nel calcio (Juventus-Pirlo) o a Brooklyn con Nash sono scelte fatte su ex giocatori di grandissim livello, un asset importante che vale più di un patentino, giocatori che conoscono le dinamiche dello spogliatoio e sanno come relazionarsi con i giocatori.
Massimo abbia ricoperto il ruolo di playmaker nella sua carriera, un ruolo che presupponeva una vasta consocenza del gioco, questo è altro asset molto importante, a Varese abbiamo due playmaker molto giovani quindi l'esperienza di Massimo sarà sicuramente importante per loro.
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