Rodriguez ha deciso, addio Olimpia: Grazie CHACHO!
Il veterano spagnolo torna in Spagna a vestire la maglia dei Blancos dopo 3 anni indimenticabili sotto la Madonnina
Il veterano spagnolo torna in Spagna a vestire la maglia dei Blancos dopo 3 anni indimenticabili sotto la Madonnina.
Era nell'aria da tempo, lo sapevamo tutti ma fino all'ultimo abbiamo sperato in un dietrofront spinto dal cuore, ma alla fine Sergio Rodriguez ha preso la sua decisione: dopo 3 anni saluta l'Olimpia Milano e molto probabilmente tornerà nella sua Spagna, nel suo Real Madrid.
Il GM Stravopoulos, coach Messina e anche il proprietario Giorgio Armani hanno sempre sottolineato che Sergio avrebbe scelto non per questioni tecniche ma famigliari e davanti alla famiglia non ci sono contratti o competizioni che reggano.
La prima pietra e la miglior stagione
Nell'estate del 2019 Virtus Bologna e Olimpia Milano regalano alla Serie A due giocatori, due campioni, due maestri quali Milos Teodosic e Sergio Rodriguez, entrambi sono le prime pietre dei castelli che le che due società vogliono costruire per tornare a primeggiare. Djordjevic riesce ad avere il suo pretoriano e Messina punta sullo spagnolo per iniziare il suo ciclo.
Malgrado una squadra assemblata non del tutto ad immagine e somiglianza dell'allenatore, Rodriguez fa subito capire che è la sua squadra regalando prestazioni che fanno impazzire il Forum. Nella seconda stagione arriva senza benzina al gran finale con il rimpianto della semifinale delle Final Four contro il Barça dove non riuscì a lasciare segno.
Quest'anno il Chacho ha mostrato tutta la sua grandezza.
Rodriguez, specie al CSKA, è sempre stato il 6° uomo di fantasia, quello che entra dalla panchine e fa saltare il tavolo tra assist improvvisi o canestri (specie triple) pesanti in momenti cruciali. L'uomo delle fiammate dove dà il massimo in quel tempo richiesto senza bisogno di gestirsi. Ruolo che Messina gli affida anche a Milano ma con Delaney claudicante e poi KO Rodriguez è chiamato a fare uno step in più: giocare titolare.
Messina riesce a trovare in Tommaso Baldasso e Jerian Grant degli ottimi portatori di palla ma è il Chacho il generale in campo, chiamato a gestire la squadra e se stesso nell'arco della partita. Tifosi e addetti ai lavori si aspettavano le “serate del Chacho", quelle dove cala il proverbiale gettone e per un quarto è il totale padrone della partita (vedi il 1° periodo a Barcellona nel Round di Eurolega) ma l'ex Real Madrid si dimostra un vero GENERALE in campo: mette in ritmo in compagni, limita le palle perse, si sacrifica in difesa e poi emoziona quando sente che è il momento (no-look per Datome, tripla da 9 metri in Gara6).
Leader, campione, vincente.
Impatto e mentalità
Sergio Rodriguez entra a porte spalancate nella storia della Serie A e dell'Olimpia Milano e quella #13 presto o tardi farà compagnia alla #8 di Mike D'Antoni, la #11 di Dino Meneghin e la #18 di Arthur Kenney ha rimesso compagine Milanese sulla mappa della pallacanestro che conta, è stato il “gancio” di tanti acquisti importanti (Kyle Hines su tutti), è stato il faro che l'Olimpia aveva bisogno per l'impatto che ha avuto dentro e fuori dal campo. Rodriguez ha ridato all'Olimpia Milano quella mentalità da “grande” che negli anni precedenti faticava ad instaurare e ha emozionato un pubblico (non solo quello biancorosso) assetato da tempo di magia.
Le parole di Giorgio Armani riassumono al meglio l'importanza del playmaker spagnolo per l'Olimpia in questi anni:
Il Chacho è stato un Capitano esemplare per comportamento, dedizione alla squadra, altruismo. Per tre anni ha contribuito a farci vincere e divertire con stile ed eleganza aggiungendoci quel pizzico di sano agonismo che tanto piace ai nostri tifosi. Oggi ci lascia con lo stesso spirito. Per questo non è un giorno triste ma un giorno in cui celebrare i nostri tre anni insieme. E poi lui e la sua famiglia saranno sempre parte di noi
Chacho e la sua famiglia sono stati una presenza meravigliosa in questo triennio al Forum, disponibilità, gentilezza sempre con il sorriso: GRACIAS SERGIO Y SUERTE 👋
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