Italbasket, Pozzecco risponde a Messina: "Sono perplesso..."

Il Ct ha commentato le parole del coach di Milano sul tema dell'importanza dei club per la Nazionale

Scritto da FMB  | 

Il Ct ha commentato le parole del coach di Milano sul tema dell'importanza dei club per la Nazionale.

Durante il media day post vittoria scudetto coach Ettore Messina, mentre di discuteva della crescita di Stefano Tonut, ha parlato del rapporto tra Nazionale e club.

Al coach veniva sottolineato come la Nazionale abbia contribuito alla crescita dell'ex Venezia con Messina a replicare: "Qui è Milano che fa per la Nazionale. Sgombriamo subito il campo da questo. Qui è quello che fanno i club per 11 mesi che fa il bene della Nazionale. Non è il contrario. È sempre stato così e ho allenato la Nazionale per degli anni. Quindi con tutto il rispetto e l’amore per Gianmarco e per il presidente Petrucci, diciamocelo serenamente. Qui sono i club, gli allenatori, che fanno in modo che questi giocatori migliorino, prendano fiducia, giochino bene, eccetera, eccetera. Non è il contrario. Non è un mese di attività che poi fa sì che si rifletta su quello… Ecco, questo momento ha fatto molto bene. perché ha fatto un grande salto di qualità qui e adesso sono sicuro che si rifletterà anche nella prestazione con la Nazionale. E lo dice non l’allenatore dell’Olimpia, ma lo dice uno che ha allenato la Nazionale per tanti anni”.

La risposta del Poz

Sulle pagine del Corriere della Sera il Ct Gianmarco Pozzecco ha commentato l'uscita di Messina: "Devo proteggere la mia organizzazione, nel rispetto delle opinioni altrui. Sono stato giocatore, anche azzurro, ho allenato nei club, ora sono C.T.. Non ho mai pensato di dover chiarire quanto possa incidere un club rispetto alla Nazionale, e viceversa, sullo sviluppo di un cestista. Quantificarlo è inutile. Mi lascia poi perplesso che non si ragioni come se si appartenesse a una stessa squadra che punta al salto di qualità del movimento. Sono sempre stato convinto che essere stato giocatore non dà vantaggi se si diventa allenatori. Tranne uno: hai uno spirito di gruppo che altri, pur gravitando nel basket, non possiedono


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