Trade Jimmy Butler-Warriors: Pro e Contro
Questa avrebbe dovuto essere la trade più importante di questa sessione di mercato, salvo Doncic-Lakers: analizziamola.
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Questa avrebbe dovuto essere la trade più importante di questa sessione di mercato, salvo Doncic-Lakers: analizziamola.
Il movimento di mercato più atteso di questa trade deadline (scanso lo scandalo Luka Doncic) era quello che riguardava Jimmy Butler. Il giocatore era da tempo in rottura con i Miami Heat, squadra con la quale aveva più volte promesso di chiudere la carriera. Così “Jimmy buckets” se n'è andato in California, vestendo la canotta dei Golden State Warriors e facendo coppia con Stephen Curry. Passiamo all'analisi.
👉 Jimmy Butler a Golden State: la trade
Golden State Warriors
Pro
Playoff-Jimmy
Inutile dire che, al momento, Jimmy Butler non cambierà le sorti dei Golden State Warriors. Certo, sono indubbie le sue capacità, ma per il roster attualmente a disposizione di coach Steve Kerr c'è poco da fare. In questo momento della stagione, il massimo al quale si può aspirare è arrivare ai playoff tramite i Play-In. Questo sicuramente aiuterà la dirigenza di Golden State, dato che permetteranno a Stephen Curry di giocarsi un'altra volta le sue carte finché madre natura glielo concederà. Inoltre, sappiamo bene come il carisma e la cattiveria agonistica di Butler sono un cliente scomodo per qualsiasi franchigia NBA, soprattutto le più inesperte come Oklahoma City, Memphis e Houston.
Punti nelle mani e difesa
Un altro grande problema che affligge i Golden State Warriors è la mancanza di punti quando Curry siede in panchina. Coach Kerr ci ha provato a più riprese sia con Dennis Schroeder che con Buddy Hield, ma ottenendo dei risultati non certo soddisfacenti. Questo perché i due sono degli attaccanti piuttosto limitati, di certo non hanno il potenziale che Butler, anche se 35enne, può ancora raggiungere. Questo permetterà più libertà offensiva a Butler come spesso è stato abituato nelle sue ultime esperienze, permettendo così a Curry di riposare più di quanto non potesse prima. Sicuramente l'attacco ne ringrazierà, così come la difesa. Non è certo un segreto come Jimmy Butler sia uno dei migliori difensori della Lega e questo potrà sicuramente aiutare una squadra che, di certo, non brilla in nessuno dei due lati del campo.
Contro
Non è il fit adatto
Se è vero che Jimmy Butler non è mai una cattiva presa, i Golden State Warriors non potevano puntare a nulla di meglio. Il mercato di certo non offriva grandi alternative, quindi il front office della Baia ha fatto più che bene ad accaparrarsi un giocatore di livello assoluto. Oltre a ciò, i Warriors si sono aggiudicati questo giocatore senza distruggere il proprio futuro a breve-medio termine, quindi senza lasciare scelte importanti al draft e/o giocatori giovani dalle belle speranze. Detto ciò, Butler non è il giocatore più adatto a questa squadra: a coach Kerr serve del tiro da tre punti più di ogni altra cosa, specie dopo aver perso il secondo miglior tiratore in Andrew Wiggins. Butler ha tante qualità, ma tra queste di certo non c'è quella di essere un tiratore costante.
Miami Heat
Visto che questo scambio ha visto ben quattro squadre coinvolte, andiamo a fare chiarezza. I Miami Heat avevano poche chance di uscire vincitori da questo scambio, dato che hanno perso il loro giocatore migliore. Nonostante ciò, in Florida non possono essere così tristi. Arriva un giocatore di esperienza e qualità come Andrew Wiggins, il quale sembra essere tornato più vicino ai livelli del titolo 2021-22 piuttosto che quello della passata stagione. Kyle Anderson potrebbe rivelarsi un asset interessante per coach Spoelstra soprattutto nelle situazioni difensive. Miami si è presa dei contratti più che sostenibili, abbassando la luxury tax. Insomma, considerato che avrebbe perso Butler indipendentemente da tutto, non è andata così male.
Detroit Pistons
Pure i Detroit Pistons non se la sono cavata affatto male. In Michigan accoglieranno Dennis Schroeder, un playmaker ormai più che navigato nella Lega e dalla indubbia esperienza, oltre che qualità in campo. Vero, a Golden State non era andata bene, ma nella second unit dei Pistons di certo non farà male. Inoltre, Schroeder potrà anche fare coppia con la stella Cade Cunningham in certe situazioni, portando gli esterni di Detroit ad un livello superiore.
Utah Jazz
Arrivare ad un giocatore giovane come KJ Martin in una squadra in piena ricostruzione non è di certo una brutta notizia per gli Utah Jazz. A Salt Lake City avevano preso PJ Tucker ancora sabato, riuscendo però a scambiarlo per un giovane come Martin che indubbiamente merita un'opportunità.
Toronto Raptors
Cambia veramente poco per i Toronto Raptors, parte più che marginale in questo scambio. PJ Tucker è veramente improbabile che rimanga in Canada, piuttosto cercherà un buyout per giocare in una squadra di livello. Quindi, alla fine dei conti, i Raptors guadagnano una scelta al secondo giro.
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