Evolution Awards Race (14/12/2018)

Mentre inizia la marcia di avvicinamento al Natale cambia qualcosda nella nostra Evolution Awards Race. Con una settimana giocata alla grande, ed approfittando anche di qualche fisiologica flessione e infortunio, dalla Louisiana abbiamo un nuove leader nella classifica dell’MVP. Nuovo leader anche per il D.P.O.Y., mentre cambia davvero poco nelle altre graduatorie. MVP 1) Anthony Davis (NOP) 39.7: Settimana giocata da MVP, appunto, che lo porta al vertice della classifica di riferimento. Quando gioca così è assolutamente infermabile per chiunque. 2) Giannis Antetokounmpo (MIL) 39.6: Non si può dire che abbia giocato meno bene, resta sempre quello che da l’impressione di essere il più in forma in questo momento. 3) Kevin Durant (GSW) 37.9: Golden State sta viaggiando in maniera altalenante, ma se c’è uno che sembra voler giocare sempre per vincere quello è proprio Durant, utile sempre in molte parti del campo. 4) LeBron James (LAK) 37.7: Lakers che si mantengono in linea di galleggiamento proprio grazie alle giocate del ragazzo di Akron, che comunque da sempre l’idea di darci il giusto in questa parte della stagione. 5) Kawhi Leonard (TOR) 37.6: Per come stava giocando sembrava essere pronto per il balzo al vertice della classifica. Poi l’infortunio che ne ha fermato la crescita statistica. Sta comunque giocando come uno che l’MVP lo vuole davvero. R.O.Y. 1) Deandre Ayton (PHO) 21.6: Leggera flessione, poi il ritorno ai livelli di inizio regular season è non è facile giocare concentrati quando non giochi esattamente per vincere. 2) Luka Doncic (DAL) 21.4: Speriamo che nessuno più si sorprenda per come Luka sta giocando anche nella NBA. Ragazzo pronto se ce n’è uno per emergere anche da questa parte dell’oceano. 3) Jaren Jackson Jr. (MEM) 18.9: Momento di flessione del figlio d’arte, che segue l’andamento dei suoi Grizzlies. Resta comunque abbastanza vicino, e se di due davanti dovessero rallentare…. 4) Marvin Bagley III (SAC) 16.8: Sta dando costanza al suo gioco, risultando importante in una squadra giovane e che sta crescendo bene. A Sacramento godono ottime speranze per il futuro. 5) Wendell Carter Jr. (CHI) 15.5: Rientra in classifica più per demeriti dei rivali che per come sta giocando. In leggera flessione, forse anche per come giocando, male, i suoi Bulls. SIXTH MAN 1) Domantas Sabonis (IND) 24.1: I Pacers continuano a pensare in grande, il ragazzo lituano prosegue a dare energia e intensità ogni volta che entra dalla panchina. 2) Montrezl Harrell (LAC) 22.9: In generale non un gran momento per i Clippers, ed anche Harrell fatica ad avere l’impatto che stava dando in corso d’opera. 3) Julius Randle (NOP) 22.8: Continua a partire nello starting five. Permanenza in questa classifica in serio rischio. 4) Jonas Valanciunas (TOR) 22: Stava giocando come forse mai in carriera, leader vero della second unit, peccato per l’infortunio che lo terrà fermo per un mesetto almeno. 5) Derrick Rose (MIN) 19.5: Sorprende la costanza di rendimento, risulta sempre essere uno dei migliori dei suoi Wolves. Speriamo che il peggio sia alle sue spalle. D.P.O.Y. 1) Mike Conley (MEM): E’ tornato il vero Conley, quello bello da vedere per come difende anche su giocatori più grossi ed atletici di lui, ed ai Grizzlies ringraziano. 2) Paul George (OKC): Sempre basso sulle ginocchia, sempre attivo sulla palla, difficile che vada sotto con qualcuno. Anno difensivo fino ad ora davvero splendido. 3) Giannis Antetokounmpo (MIL): Intimidatore, reattivo e sooprattutto molto attivo quando deve difendere. Davvero in stato di grazia per il momento. 4) Jayson Tatum (BOS): Il bel momento Celtics coincide con il ritorno a difendere come si deve, specie quando serve. E Tatum, in contumacia Horford, ne stava diventando il leader difensivo. 5) Robert Covington (MIN): Lui la voglia e l’energia ce la mette sempre, e coach Thibodeau ne è innamorato. Dovrebbe essere l’esempio da seguire. M.I.P. 1) Domantas Sabonis (IND) 23.1: Continuità di rendimento è la sua parola d’ordine per questa stagione. Papà Arvidas deve essere molto fiero di come sta crescendo il ragazzo. 2) Pascal Siakam (TOR) 23: In assenza di Leonard, all’interno del collettivo Raptors, il camerunense è ulteriormente cresciuto dimostrandosi, ormai, compeltamente affidabile. 3) Julius Randle (NOP) 21.8: Promosso da coach Gentry come il compagno ideale di Davis, continua a produrre statistiche interessanti, non sempre fini a loro stesse. Migliorasse anche in difesa…. 4) JaVale McGee (LAK) 20.8: McGee è sempre su ottimi livelli di rendimento, che in pochi si sarebbero aspettati. Una bella rivincita per chi sembrava aver già dato il meglio nella lega. 5) Nemanja Bjelica (SAC) 19.4: Altro giocatore che sembrava pronto per uscire definitivamente dalla NBA, e che, invece, messo nel contesto giusto e responsabilizzato sta dando quello che ci si aspettava dal suo talento cestistico. In crescita continua. C.O.Y. 1) Nick Nurse (TOR): Forse stanno giocando troppo bene per essere a Dicembre, però che belli sono da vedere questi Raptors. Oltretutto con ruoli definiti, gerarchie precise, che riescono a vincere senza Leonard e con un Lowry che sta facendo il vero PG. Gran bel lavoro. 2) Michael Malone (DEN): Giusta affermazione di un grande conoscitore del gioco. I Nuggets giocano un bel basket, preciso, ed anche in assenza dei vari leader, tutti sanno cosa fare per portare a casa la vittoria. 3) Mike Budenholzer (MIL): Altro coach che sta allenando bene i suoi ragazzi, che stanno dando, alcuni, più di quello che ci si aspettava. Soprattutto capace di stimolare i suoi giocatori. 4) Doc Rivers (LAC): Momento di flessione, che può capitare in una stagione così lunga. Lui comunque non smette mai di allenare partita dopo partita, alla ricerca, adesso, di allungare le rotazioni. 5) Dave Joerger (SAC): Allena una squadra giovane, con, in alternativa, giocatori considerati reietti da altre franchigie. Ebbene questi Kings giocando collettivamente che è una meraviglia, proseguendo il cammino positivo.

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