Caso Kevin Porter Jr, rifiutato il patteggiamento: la situazione dopo l'udienza

Il giocatore di Houston, reo di aver aggredito l'ex fidanzata, rischia serie sanzioni penali. Intanto l'NBA aspetta e valuta.

La stagione NBA sta per iniziare ma intanto il caso che vede coinvolto Kevin Porter Jr. non ha ancora avuto una conclusione con la Lega che attende gli sviluppi giuridici prima di intervenire. 

Il fatto

Lunedì 11 settembre usciva la notizia dell'arresto di Kevin Porter Jr per violenza domestica in un albergo di New York ai danni della fidanzata Kysre Gondrezick (ex giocatrice WNBA). I dettagli che mergono dell'aggressione sono scioccanti: Porter Jr. avrebbe aggredita mentre stava dormendo colpendola sul volto a pugno chiuso tagliandola sopra l'occhio destro,  oltre al tentativo di strangolamento che avrebbe portato alla frattura di una vertebra del collo. Il giocatore è uscito su cauzione ($75k)

L'udienza

Nella giornata di ieri si è tenuta l'udienza sul caso con il giocatore che si è RIFIUTATO di patteggiare stando al report dell'assistente procuratore distrettuale di Manhattan Mirah Curzer. Porter non si trova più a a dover fronteggiare l'accusa di aggressione di 2° grado dopo che le prove hanno mostrato che la frattura al collo che la sua ragazza Kysre Gondrezick ha subito nel presunto attacco era il risultato di un difetto congenito.

Curzer ha rivelato che l'ufficio del procuratore distrettuale ha offerto a Porter un appello per l'accusa di aggressione di 3° grado, ma la guardia dei Rockets ha respinto l'appello. Attualmente il giocatore rischia fino a sette anni di carcere se venisse condannato per la restante accusa di aggressione e per un'accusa di 2° grado di strangolamento.

Porter Jr. fu scelto al Draft 2019 dai Cleveland Cavaliers con la #30 e fu scambiato con Houston proprio per problemi comportamentali. Con i Rockets il prodotto di USC era stato multato $50k per violazione del protocollo anti-Covid e aveva firmato ad ottobre 2022 un'estensione da 4 anni per $82 milioni ma solo 15.9 garantiti. Ad oggi la franchigia del TExas lo ha escluso da tutte le attività.