Davis già entusiasta di Gentry: "Amo il suo gioco!"
La stella dei Pelicans non vede l'ora dell'inizio della nuova stagione per essere agli ordini del nuovo allenatore, i buoni propositi ci sono già!
Protagonista assoluto della Free-Agency con la sua super estensione da 5 anni per $145 milioni Anthony Davis (22 anni) adesso vuole lasciare il segno anche in campo, nella scorsa stagione ha bussato alla porta andando all'All Star Game, trascinando da solo i Pelicans ai Playoffs e lottando anche per l'MVP, quest'anno vuole di più!
Sostanzialmente il roster non è cambiato rispetto all'anno scorso col solito trio gioie/dolori Holiday-Gordon-Evans ma in panchina c'è una nuova figura, il campione in carica Alvin Gentry che col suo up-tempo offense potrà tirare fuori il meglio dai suoi, proprio il "Monociglio" ha parlato di questi nuovi Pelicans con molto entusiasmo:
Mi sento a mio agio a New Orleans, mi piace la squadra e i ragazzi che giocano al mio fianco, mi piace la strada che stanno percorrendo, ho molta fiducia in questa organizzazioneStesso entusiasmo anche sul nuovo allenatore e il suo sistema di gioco:
Amo il suo gioco! Tutti i miei compagni hanno grande fiducia in lui e questo è stato sicuramente uno dei motivi che li ha convinti a restare qui. Se vogliamo diventare una contender dobbiamo aver maggior chimica di squadra quindi è un bene che ognuno sia rimasto, abbiamo intenzione di avere quella chimica pronta per il nuovo sistema di allenatore. Abbiamo avuto molti infortuni nella passata stagione, sicuramente quest'anno faremo meglio.Sentire la parola "chimica di squadra" associata ai Pelicans stona e non poco visto il trio citato in precedenza e il rendimento lunatico della passata stagione sotto gli ordini di coach Monty Williams, citato e ringraziato da AD23:
Abbiamo fatto davvero molto insieme, si dal mio anno rookie fino alla medaglia d'oro ai Mondiali dell'anno scorso oltre a quella Olimpica di Londra 2012. Ha fatto molto per me, parlato molto e quando è accaduto (il licenziamento, ndr) mi ha chiamato dicendomi di non preoccuparmi per lui e di andare fuori sul campo ed essere il migliore. Questo è lui, non ha mai parlato male dell'organizzazione.
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