Barcellona, da Dani Olmo ad Heurtel che figuraccia! La ricostruzione

Venerdì da dimenticare in casa azulgrana lato sia calcio che anche basket co il playmaker francese "fregato" ancora

Scritto da FMB  | 

Venerdì da dimenticare in casa azulgrana lato sia calcio che anche basket co il playmaker francese "fregato" ancora.

Thomas Heurtel ed il Barcellona ci hanno regalato nuovamente un capitolo tragicomico e questa volta anche peggio di quando coach Jasikevicius lo abbandonò all'aeroporto di Istanbul

Venerdì 3 gennaio, in mattinata, il giocatore francese è atterrato in Spagna per concludere quella che sembrava un'operazione solo da formalizzare: infatti il Braça, causa infortuni di Laprovittola e Neto (con il brasiliano rilasciato) aveva pensato all'ex per coprire il buco lasciato in regia. Tutto pronto MA all'ultimo il presidente Laporta ha fermato tutto con Heurtel ed agente sconcertati.

L'ex Zenit infatti non le ha mandate a dire: "La prima volta è stato a Istanbul, si è parlato molto di quella situazione, molte cose che sono state dette erano false. Questa volta è peggio perché sono qui con la mia famiglia, ho portato con me i miei figli e mia moglie. È un'enorme mancanza di rispetto - aggiunge - Ho avuto colloqui con la squadra e Joan Peñarroya era molto contento. Mi ha detto cosa si aspettava da me e mi ha chiesto delle cose. Abbiamo parlato per circa 15 o 20 minuti; entrambe le parti erano molto eccitate. Era molto contento e mi disse di andare a Barcellona il prima possibile. Navarro mi ha mandato un messaggio dicendomi che era molto contento. Joan si è scusato con me e mi ha detto che la decisione non è stata sua”.

Il caso Dani Olmo

Trattativa saltata con Heurtel, sarebbe stato un accordo attorno ai €400k, anche perché in casa azulgrana venerdì è stata una giornata estremamente complicata per il caso Dani Olmo con il risultato che La Liga e la RFEF, la Federcalcio spagnola, si sono pronunciate nuovamente contro la richiesta dei catalani di registrare lo spagnolo (e Pau Victor) nonostante l'inadempienza al tetto salariale imposto dal campionato spagnolo. 

Il Barcellona aveva ottenuto una deroga fino al 31 dicembre per registrare il trequartista come suo calciatore, e quindi consentirgli di giocare nel campionato spagnolo, nonostante avesse sforato il limite salariale che LaLiga spagnola impone a tutti i club partecipanti (i calciatori per giocare nelle varie competizioni devono essere registrati). Quando una squadra supera il limite salariale, prima di poter registrare i nuovi calciatori acquistati deve trovare nuove fonti di reddito. Il modo più semplice per farlo è vendere alcuni giocatori, incassando i soldi delle cessioni e liberando spazio salariale: nel caso di Dani Olmo e di Pau Víctor per il Barcellona questa cosa non era possibile.
Il club doveva quindi trovare fondi alternativi e come mossa della disperazione, visti questi anni molto complicati con i debiti,  è stata vendere i posti vip del suo stadio (il Camp Nou) per i prossimi dieci anni per circa 100 milioni di euro. La Liga spagnola però non l’ha ritenuta una garanzia sufficiente, e anche la federazione calcistica spagnola è stata dello stesso parere, confermando l’impossibilità per il club di continuare a far giocare Olmo. Il Barça non si arrederà e andrà per vie legali ma con tutti i club, Real in primis, pronti a dichiarare guerra alla Lega.

 

 

 


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