Irving, assist di Jaylen Brown: "Mi aspetto che l'NBPA faccia appello alla sospensione"
Il giocatore dei Celtics ha parlato del caso Kyrie appoggiando il giocatore contro anche i requisiti chiesti dai Nets per il reintegro.
Il giocatore dei Celtics ha parlato del caso Kyrie appoggiando il giocatore contro anche i requisiti chiesti dai Nets per il reintegro.
Sono giorni importanti per la situazione di Kyrie Irving. Il giocatore dei Nets dovrebbe incontrare oggi il commissioner Adam Silver e tra 2 partite dovrebbe terminare la sospensione attuata dai Brooklyn Nets. Nella notte Jaylen Brown, vice-presidente dell'associazione giocatori (NBPA), ha parlato proprio del caso dell'ex Celtics.
Brown ha fatto capire che Irving non è solo, a Gary Washburn del Boston Globe Brown ha detto che l'NBPA non è d'accordo con i requisiti imposti da Brooklyn affinché Irving possa tornare nell'organizzazione e si aspetta che l'NBPA si appelli la sospensione così come i termini del suo reintegro.
Brown ha inoltre spiegato che il contratto collettivo di lavoro (CBA dell'NBA) non ha una clausola relativa ai post sui social media, quindi la punizione non è giusta agli occhi dell'NBPA: "I termini per il suo ritorno sembrano molti e molti giocatori hanno espresso disagio per i termini - aggiunge - È stata una violazione del nostro CBA, non dobbiamo entrare nei dettagli al riguardo. Ma mi aspetto che l'NBPA faccia appello e mi aspetto di vedere cosa verrà fuori da questo incontro martedì".
Brown ha giocato due stagioni con Irving a Boston e non crede che Irving sia antisemita: "Ha commesso un errore. Capiamo da una prospettiva esterna quanto sia importante la sensibilità per non perdonare l'incitamento all'odio e non perdonare nulla del genere - aggiunge - Non vogliamo difendere qualcuno per non condannare l'incitamento all'odio, ma non credo che Kyrie Irving sia antisemita. E si spera che l'NBA la pensi allo stesso modo".
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