Eurolega 2022/23, i 5 punti del Round #7

Il Real vince il Rematch della finale 2022, il Fenerbahce continua la sua corsa in vetta alla classifica mentre derby a Trinchieri.

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 
Round 22

Il Real vince il Rematch della finale 2022, il Fenerbahce continua la sua corsa in vetta alla classifica mentre derby a Trinchieri.

I 5 PUNTI DEL ROUND #7

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Il Real Madrid si conferma e si prende la “rivincita” sull'Efes

Il round 7 sorride ai Blancos che riescono a sconfiggere per 94-85 l’Efes nel primo dei due rematch della finale di Belgrado. Ciò che conferma un netto cambio di rotta rispetto ad un avvio di stagione altalenante, è l’atteggiamento con cui i giocatori di Mateo hanno affrontato questa delicata sfida. Yabusele, uscito per infortunio nel terzo quarto, imprime il ritmo con 11 punti nel primo quarto. Tavares con ben 4 stoppate chiude l’area a qualsiasi tipo di incursione dei giocatori della squadra turca mentre Hanga dimostra, dopo due turni di rodaggio dovuti al rientro dall’infortunio patito a Eurobasket, di poter essere la chiave in cabina di regia che è mancata in avvio di stagione alla sua squadra.
Il Real gioca una partita ordinata in difesa e concreta in attacco soprattutto nel pitturato dove Yabusele, Poirier e Deck (top scorer dei suoi con 13 punti) fanno la differenza mostrando una fisicità prorompente alla quale solo Zizic riesce relativamente a rispondere. La squadra madrilena sbaglia solo a fine terzo quarto dove concede ai turchi la possibilità di rientrare in partita. Fortunatamente per gli spagnoli il sopracitato Hanga (11 punti e 6 assist per lui) riesce con l’aiuto dei compagni a riportare nell’ultimo quarto la partita sui binari del primo tempo e vincere la partita. Se il Real sembra offrire diversi segnali di ripresa nelle ultime due settimane di gioco, l’Efes sembra patire troppo nel reparto lunghi quelle che dovrebbero essere le sue dirette rivali.
La stessa percezione di mancanza di fisicità palesatasi nel derby di Istanbul si è ripresentata a Madrid. Non ce ne vogliano i sostenitori di Polonara (0 in tutte le statistiche in 4 minuti di gioco), ma ad oggi la squadra non sembra avere lunghi adatti a contrastare giocatori di fisicità pronunciata come quelli schierati dalla concorrenza Tavares, Yabusele, Motley o Jekiri. Il fatto che Ataman abbia provato a far partire in quintetto Pleiss e non Zizic è la prova maestra dell’esistenza di tale problema al quale si è andata ad aggiungere la negativa serata dal perimetro di Micic (1/6 da 3). A poco è quindi servita l’eroica prestazione da 25 punti del solito Clyburn. Il Real ritrova un record positivo (4-3 dopo 7 gare), mentre l’Efes dimostra di patire l’assenza di Larkin e di avere qualche problema di troppo sotto le plance.

Motley, Pierre e Mahmutoglu evitano la seconda consecutiva al Fener

Il Fenerbahce torna alla vittoria, dopo la sconfitta di misura in Spagna, grazie alla prestazione sontuosa del suo gioiello Johnathan Motley. Il lungo statunitense mostra durante tutta la partita un’ottima intesa con l’ex Sassari Dyshawn Pierre (10 punti e 5 assist per il canadese). La difesa della Stella Rossa si trova spesso a dover scegliere il male minore tra i due giocatori con Pierre in grado di attrarre la difesa su di sé con le sue doti di creatore per poi scaricare sotto canestro a Motley che ha sfruttato le sue occasioni siglando 25 punti e raccogliendo 10 rimbalzi. Nonostante ciò la squadra di Belgrado regge per 3 quarti grazie ad un Nedovic finalmente in ritmo dopo la convalescenza che gli ha fatto saltare anche l’europeo. L’ex Milano regge sulle proprie spalle l’attacco biancorosso siglando 17 punti offrendo segnali rassicuranti alla sua squadra che conta su di lui per poter rimediare ad una stagione iniziata male.
Oltre alla guardia serba hanno offerto un’ottima prestazione anche il neoacquisto Vildoza, che sembra essere l’unica alternativa offensiva credibile  per quanto riguarda la creazione di gioco  in squadra a Nedovic e il lungo Ben Bentil, famoso per le sue conclusioni dalla media dal post che sono una via di mezzo tra l’essere efficienti e l’essere fin troppo azzardate. Tra le fila serbe vanno menzionati anche i positivi minuti di Ognijen Kuzmic (9 punti e 6 rimbalzi in 16 minuti) grazie ai quali la squadra di Belgrado è riuscita a tenere il risultato in equilibrio. Per vincere la partita la squadra di Istanbul non ha potuto contare sul contributo di Scottie Wilbekin autore di una partita anonima da 1 punto (0/7 dal campo),quindi ad alzare i giri del proprio motore ci ha pensato il caparbio capitano Mehmet Mahmutoglu  ,autore di 20 punti grazie ad un 5/9 da tre, con il quale i padroni di casa vincono la partita e prendono la vetta solitaria della competizione col record 6-1

Valencia, prova di forza contro il Monaco

La squadra di capitan Dublijevic sorprende la Roca giocando una pallacanestro basata sulla circolazione di palla alla quale si sono aggiunte le talvolta imprescindibili soluzioni personali di un Chris Jones particolarmente ispirato (27 punti con 5/8 da 2 e 5/7 da 3 conditi da 2 palle rubate). Il gioco corale del Valencia offre la possibilità di segnare ben 89 punti e portare anche Harper, Webb e Lopez Alostegui in doppia cifra (rispettivamente 16,15 e 12 punti). Al Monaco che ha rischiato di acciuffare la vittoria nel finale, non basta una prestazione sontuosa di Lloyd (24 punti con3/3 da 3 e 4/4 dai liberi) per rimediare alla serata no di Mike James (solo 12 punti con 1/6 da 2 e 1/5 da 3). I monegaschi erano riusciti più volte ad avvicinarsi sul -3 nel finale, ma non hanno mai concluso quello stop difensivo cruciale che avrebbe potuto portare la partita al supplementare. Monaco subisce così la seconda sconfitta stagionale, mentre il Valencia conferma con questa vittoria di essere un avversario ostico per tutte le grandi come aveva ampliamente dimostrato durante le sfide con le due potenze di Istanbul

Il Barcellona (con la difesa) sbanca Tel Aviv

La compagine catalana si trova protagonista di una partita nella quale riesce a trovare più conclusioni dal perimetro rispetto a quelle da 2 il che di solito non è un ottima notizia, ma se Laprovittola si trova in serata di grazia ( top scorer con 19 punti  e con 6/12 da 3) e la squadra realizza il 41 % dei tiri tentati oltre l’arco ciò non risulterà così nocivo. Il Maccabi dal canto suo prova a restare in gioco grazie ai soliti Lorenzo Brown (18 punti) e Wade Baldwin (16 punti),ma entrambi tirano male dalla distanza con un 1/11 combinato fra i due. Se a ciò si aggiunge un Satoransky in versione tuttofare (9 punti,6 rimbalzi,6 assist) ed un Cory Higgins ispirato che nell’ ultimo quarto segna 8 dei suoi 15 punti la partita può prendere solo una via blaugrana.
Nel quarto quarto fondamentale anche la difesa con la quale la squadra in trasferta ha concesso solo la realizzazione di un tiro libero ai padroni di casa nei primi 5 minuti dell’ultimo quarto che si sono rivelati fondamentali per creare quella forbice che ha portato il risultato dal 61-62 al 62-75. Barcellona che raggiunge Monaco e Olympiacos al secondo posto con un record che recita 5-2 

Bayern vince il derby di Germania, ma che brivido nel finale

La squadra di Trinchieri riesce a sconfiggere i cugini dell’Alba Berlino in una partita molto equilibrata. Mentre i capitolini si affidano alle doti realizzative di Smith (20 punti) e al lavoro silenzio ma letale di Sikma (12 punti 7 rimbalzi,ma soprattutto 9 assist) la squadra bavarese si concentra più su un gioco fisico, prediligendo soluzioni che portino gli avversari a commettere falli. Alla fine, la partita si è decisa proprio su questo dettaglio:i tiri liberi.La squadra bavarese è riuscita a tirarne 4 in più rispetto agli avversari (23 a 19) ma soprattutto è riuscita a mantenere la calma durante l’esecuzione degli stessi segnandone 18 contro i soli 10 convertiti dalla squadra di Procida (solo 2 punti per lui).
Nonostante la vittoria, però, coach Trinchieri non può essere soddisfatto dall’atteggiamento mostrato dai suoi giocatori nei minuti finali nei quali sopra di 8 punti si sono fatti recuperare da Jalen Smith che dopo aver riaperto la partita con un parziale di 7-1 nel finale, ha peccato di egoismo andando a cercare un floater complicato durante l’ultima azione della partita che difatti si è stampato sul ferro.


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