Summer League 2015, trionfano gli Spurs!

Andiamo ad analizzare la Summer League di quest'anno che ha visto trionfare i texani allenati da Becky Hammon con Kyle Anderson MVP della manifestazione. gettyimages-481450164_master Si è conclusa con la vittoria dei San Antonio Spurs allenati da Becky Hammon ai danni dei Phoenix Suns (93-90) la Summer League di Las Vegas con Jonathan Simmons (23 punti in 24') nominato MVP della finale, Summer League che pur mantenendo il suo profilo non certo di altissimo livello quest’anno anche forse l’attesa per un gran numero di rookie e squadre, pare ci sia stato un leggero aumento del livello complessivo del gioco, giocatori in cerca di riscatto come Doug McDermott dei Chicago Bulls e Kyle Anderson degli Spurs o in cerca di entrare nel giro della NBA come il quel Seth Curry che è a un passo dal firmare con i Pelicans raggiungendo cosi in NBA il fratello Steph.

MIGLIORI & PEGGIORI

gettyimages-481439544_masterPartiamo dall'MVP della manifestazione Kyle Anderson (SAS), pur restando nei suoi tempi non da sprinter mostra un ottimo piglio offensivo cose che 2 anni fa convinsero UCLA a offrigli la borda di studio e che ora stanno tornando a farsi vedere. Per la fortuna degli Spurs che con la loro grande capacità di Scouting riescono sempre a trovare tanto con poco. Risveglio anche per Doug McDermott (CHI) che ha trascinato i Bulls fino ai quarti di finale segnando quasi 19 punti a partita con il 49% al tiro contando anche il pessimo 12% dalla lunga distanza. Questo dato di perse negativo lascia capire il livello di McDermott negli ultimi 3 metri con la percentuale realizzativa che sale quasi al 60%. Nonostante qualche palla persa di troppo e percentuali non eccezionali voto positivo anche per Emmanuel Mudiay (DEN) che con quasi 6 assist a partita vince il confronto con D’Angelo Russell (LAL) che è parso molto incostante anche se a tratti si è visto che il giocatore a questo livello ci può stare più che bene. Stendiamo un velo pietoso per Hasheem Thabeet (DLS)che a 28 anni non si capisce cosa faccia ancora da quelle parti visto che neanche in D-League riesce ad essere un giocatore di basket, le speranze di rivederlo in NBA sono minime.

Questo l'All NBA Summer League First Team Seth Curry (NOP) Kyle Anderson (SAS) Doug McDermott (CHI) Norman Powell (TOR) T.J. Warren (PHX)

ROOKIES

karl-anthony-towns-nba-summer-league-chicago-bulls-vs-minnesota-timberwolves-850x560Vedendo in numeri Karl-Anthony Towns (MIN)si può pensare che sia un giocatore normale ma in campo fa tutto ciò che non si vede nello score, porta palla come un play, ha una visione di gioco fuori dal comune, per essere un 7 piedi non arrivare al 40% al tiro non è un grande modo di presentarsi, cosi come l’elevato numero di falli commessi, a suo favore va il 73% dalla linea dei tiri liberi. Il potenziale c’è. Più costante e più decisivo invece Jahlil Okafor (PHI) che come previsto fa già quello che vuole sia sotto i tabelloni che in fase offensiva, quasi 20 punti e 9 rimbalzi di media anche lui però con percentuali non da centro puro come è, al contrario di Towns per lui da migliorare assolutamente i tiri liberi dove non arriva nemmeno al 40% Sorpresa positiva anche Bobby Portis (CHI) che ha dato un’ottima impressione e per lui i minuti potrebbero essere già sicuri in rotazione, molto concreto in fase realizzativa come piace a Hoiberg e un discreto tiro dalla lunga distanza che potrebbe far comodo, Gasol è ormai giunto alla fine e ha in Mirotic la sua naturale continuazione, Portis potrebbe prendere neanche tanto lontano nel tempo il posto di Noah che è parso un giocatore già in fase calante e non adatto al gioco del nuovo coach dei Bulls.

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