Bryant-Bulls e quell'eredità di Jordan
Nella notte ultima apparizione per Kobe Bryant (37 anni) allo United Center di Chicago con tanto di introduzione dell'amico Pau Gasol (36 anni), uno United Center che poteva diventare davvero la casa del "Black Mamba" quando nel 2004 l'universo NBA venne a scoprire della rottura tra lui e l'allora compagno Shaquille O'Neal.
Kobe è tornato su quell'episodio della sua carriera rivelando che era pronto ad abbracciare la franchigia dell'Illinois qualora i giallo-viola avessero deciso di liberarsi di lui, ma c'era un problema alla base che lo lo preoccupava molto, queste le sue parole a K.C. Johnson del Chicago Tribune:
Io e mia moglie stavamo pianificando il trasloco in quel di Chicago, cercavamo casa e scuola per le bambine, poi Shaq chiese la trade e io pensai che non mi sarei mosso. Ma se fosse successo avrei vissuto una pressione non facile da gestire, la mia preoccupazione era l'eredità di Michael (Jordan, ndr), ero come "OK, sto per portare avanti l'eredità di quest'uomo. Posso farlo in maniera giusta? Posso rappresentare Chicago nel modo in cui lo ha fatto lui?"Nell'estate 2004 Shaq salutò Hollywood per sbarcare a South Beach alla corte di Pat Riley, tre anni dopo il nome Kobe tornò ad essere accostato alla franchigia dell'Illinois per via dei pessimi rapporti con i Lakers con la famosa trade che vedeva Luol Deng (30 anni) e Joakim Noah (30 anni) a L.A per il figlio di Jelly Bean, tutto era pronto ma furono i Bulls a mettere il veto perché non volevano perdere l’inglese.
💬 Commenti