Debate Of The Week: Mid-Season Report!
All Star Break ed è tempo come di consueto di tirare le somme di questa prima parte di stagione dominata in lungo e in largo dai Golden State Warriors dei record ma di argomenti di cui parlare ce ne sono in entrambe le conference, quindi bando alla ciance oggi discuterò con voi delle sorprese, delusioni, matricole e l'MVP sotto traccia di questa metà stagione.
MID-SEASON
PRO - Stiamo assistendo alla storia, tralasciando le telecronache da film per adulti del duo Tranquillo-Mamoli, i Golden State Warriors stanno scrivendo a lettere cubitali il loro nome nell'Olimpo dell'NBA; miglior partenza della storia dell’NBA con 48-4, miglior percentuale di vittorie 92,3% alla pausa All Star Game, Stephen Curry è praticamente un macchina risolutiva che può permettersi di riposare per 15 volte nel 4° quarto rimanendo top-scorer della Lega (29.8), Draymond Green è un'enigma da Triple-Doppie e poi c'è Klay Thompson che di tanto in tanto ti vince le partita da solo con periodi da urlo. CONTRO - Non ci sono rivali. San Antonio è la prima inseguitrice ad Ovest e ha preso 30 punti al primo scontro stagionale, ad East le speranze sono sulle spalle di LeBron James e dei suoi Cavs che a loro volta hanno preso 30 punti in casa con la franchigia che le sta provando tutte. Oklahoma City è quella che potrebbe dare più fastidio per via di quei due ma l'impresa è ardua. Ai Playoffs la musica cambierà? Se questi chiudono i match nei primi 12' la vedo dura.SORPRESE
EAST - Boston Celtics Non hanno una stella ed è proprio questo il loro punto di forza, tutti i giocatori sono chiamati in causa, tutti responsabilizzati e tutti coesi alla causa, Isaiah Thomas sta giocando la miglior stagione della carriera, il pacchetto lunghi è tra i più temibili della Lega per via della sua bi-dimensionalità, Smart-Bradley-Turner possono accedersi in ogni minuto ma soprattutto Brad Stevens si sta rivelando una scommessa vincente. Parafrasando Forrest Gump, i Celtics sono come una scatola di cioccolatini, non sai mai chi quella notte sarà il protagonista...e se poi arrivasse Horford. WEST - Portland Trail Blazers Ad ottobre tutti convinti che avrebbero lottato con Philadelphia per il tanking peggiore, all pausa dell'All Star Game tutti convinti che se vanno ai Playoffs possono essere una spina fastidiosa. Coach Terry Stotts conferma le sue ottime doti soprattutto quest'anno con la squadra smembrata, il duo McCollum-Lillard ha una grande intesa e costanza di rendimento, giocatori che fanno il lavoro sporco come Meyers Leonard e Al-Farouq Aminu oltre a piacevoli sorprese come il 6° uomo Allen Crabbe. Giù il cappelloDELUSIONI
EAST - Miami Heat Si, Miami l'aspettavo molto più avanti e più preparata. Ad inizio stagione davo gli Heat come rivali #1 di Cleveland ma stanno faticando a trovare continuità di prestazioni e risultati, quinti ad East a 9.5 gare da Cleveland, Chris Bosh e Dwyane Wade stanno tirando avanti la carretta ma attorno a loro troppi giocatori lunatici. Goran Dragic è impalpabile, Gerald Green o ti gira la partita o è un fantasma, Luol Deng e Amar'e Stoudemire luci e ombre, il rookie Justise Winslow non sta incidendo come molti si aspettavano e poi la granda Hassan Whiteside. Il giocatore che doveva aiutare Miami a fare il salto di qualità si sta rivelando una sciagura e questa settimana è stata il ritratto, Tripla-Doppia a Charlotte e poi espulsione con gli Spurs. Troppo immaturo per una squadra che punta in alto, via da South Beach a febbraio non è solo un'idea. WEST - New Orleans Pelicans Dei Rockets abbiamo già parlato, dei Kings non ci provo nemmeno perché neanche Dott.ssa Jennifer Melfi dei Soprano riuscirebbe a risolvere quel caos, a questi punto rimangono i Pelicans di Anthony Davis che alla fine sono implosi. Quell'assetto già faceva fatica l'anno scorso ma coach Monty Williams era riuscito a metterci una pezza, Gentry non ci ha capito nulla e il trio Holiday-Evans-Gordon è naufragato nell'anarchia con Davis abbandonato a se. Sono a 6.5 gare dall'8° posto e alla Dead-Line diversi pezzi saluteranno.ROOKIES
Fino a qualche settimana ero convinti che avremmo rivissuto la stagione 1999/200 quando Steve Francis & Elton Brand vinsero a pari merito il titolo di "Rookie Of Te Year", Kristaps Porzingis e Karl-Anthony Towns stanno giocando una stagione superlativa ma nelle ultime uscite il lungo di Minnesota ha decisamente alzato l'asticella, 9 doppie-doppie consecutive con l'ultima da urlo (35+11) tanto da far pensare che Minnesota stia diventando la SUA squadra e non quella di Andrew Wiggins. Jahlil Oakfor ha confermato le sua doti anche se i comportamenti fuori dal campo non lo hanno aiutato (oltrs ai 76ers), D'Angelo Russell vive di alti e bassi colpa anche una gestione non impeccabile di Byron Scott, Mario Heznoja sta iniziando a carburare mentre di Winslow abbiamo già parlato.MID-SEASON MVP
Ogni anno qui ad NBA-Evlution nominiamo l'MVP nascosto di metà stagione, troppo facile e banale nominare chi si giocherà l'award come Curry o Leonard o Durant, quest'anno la scelta non è stata così difficile: Damian Lillard! Potrebbe essere il fratello di Durant, anche lui come la stella dei Thunder non è MAI considerato malgrado sprizzi talento da tutti i pori, vedi la snobbatura all'All Star Game e qualla di Team USA anche se poi lo hanno chiamato giusto ieri per il Training-Camp di Las Vegas; 24.3 punti e 7.3 assist, leadership, capacità di adattarsi al nuovo assetto senza LaMarcus Aldridge e Nicolas Batum, capacità di saper condividere il campo con un'altra bocca da fuoco come C.J McCollum senza calpestarsi i piedi e poi prestazioni superlative.Per rimanere sempre aggiornati sul mondo NBA iscrivetevi al nostro canale Telegram CLICCANDO sul LOGO qui sotto dal vostro Smartphone o se avete l'app sul vostro computer.
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