Virtus Bologna, verso il 2022-23: gli aspetti chiave
Le V-Nere chiudono amaramente la stagione dopo il KO contro Milano ma l'obiettivo l'hanno raggiunto e adesso devono confermarsi
Le V-Nere chiudono amaramente la stagione dopo il KO contro Milano ma l'obiettivo l'hanno raggiunto e adesso devono confermarsi.
Perdere la finale scudetto contro Milano arrivando a Gara6 in riserva non è stato il massimo per la Virtus Bologna che, comunque, può guardarsi indietro e sorridere per aver raggiunto l'OBIETTIVO: vincere l'EuroCup e tornare dove merita di stare, in Eurolega.
Daniel Hackett è il leader indiscusso della squadra, è il punto fermo e la certezza assoluta delle V-Nere che dovranno lavorare su alcuni aspetti per prepararsi al meglio per la prossima intensa stagione. Proprio partendo dalla sconfitta con Milano andiamo ad analizzare questi aspetti/punti.
Eurolega Vs EuroCup
Milano è arrivata in condizione fisica eccellente a questa finale e ha potuto giocare la sua pallacanestro specie quella difensiva contro la quale la Virtus si è schiantata. Per la prima volta in stagione i ragazzi di coach Scariolo si sono confrontati contro una delle migliori difese (se non la migliore) dell'Eurolega e l'impatto è stato brutale: energia, fisicità, raddoppi, recuperi, il tutto asfissiando l'attacco e costringendolo a soluzioni forzate e mandando fuori giri l'esecuzione, destino che molte squadra hanno dovuto vivere contro i biancorossi di Messina.
L'esempio è stato il povero Mam Jaiteh, MVP indiscusso in EuroCup ma contro Hines-Bentil-Melli solo una volta è riuscito a lasciare il segno (Gara 5) malgrado un impegno e una devozione ammirevoli. Non è un caso, come più volte ribadito nelle LIVE post-partita, che gli unici giocatori che hanno tenuto botta al muro Olimpia siano stati gli UNICI giocatori Eurolega della Segafredo: Milos Teodosic, Daniel Hackett e Toko Shengelia con quest'ultimo vero eroe delle 2 vittorie nella serie.
Questo è il 1° aspetto sul quale il trio Scariolo, Ronci, Baraldi deve lavorare: serve un roster Eurolega con giocatori di Eurolega per affrontare la prossima stagione. In queste serie il dislivello di alcuni giocatori era troppo marcato e Milano ne ha approfittato. La Virtus scalpita per tornare a giocare contro le grandi d'Europa in una competizione massacrante, servirà un roster profondo, qualitativo e con il giusto mix di veterani e giovani.
Beli & Milos
Marco Belinelli e Milos Teodosic sono gli uomini immagine di questi ultimi 2 anni bianconeri, sono giocatori speciali che possono da soli ribaltare e vincere una partita, ma le carte di identità recitano rispettivamente 36 e 35 anni con tanti chilometri (ed acciacchi) dietro: questo è IL PUNTO su cui girerà tutta la prossima stagione Virtus.
Con l'EuroCup era più semplice gestirli ma con l'Eurolega, contando poi i micidiali doppi turni settimanali ed il livello della competizione, Scariolo non può fare a meno delle sue stelle ma deve anche gestirli bene durante l'arco della stagione. Qui ci ricolleghiamo al punto precedente: i rinforzi nei ruoli di playmaker e guardia saranno DECISIVI proprio per l'importanza dell'ex Spurs e dell'ex CSKA.
Kyle Weems
Chi esce malissimo da questa finale scudetto è Kyle Weems: sovrastato da Shavon Shields, mai un fattore, mai un lampo, mai una giocata delle sue per accedere la partita anzi, a tratti è stato pure controproducente per la sua squadra. Jaiteh ha lottato come un leone contro la difesa di Milano, Weems è stato inghiottito e questo è un piccolo segnale d'allarme per Scariolo.
L'americano è un giocatore di striscia, se trova feeling con il canestro poi entra in quella che negli USA si chiama “In The Zone” e ti massacra, in particolare con il tiro perimetrale, cosa che l'Olimpia non gli ha mai concesso. Weems entra nel suo ultimo anno di contratto, è legatissimo alla città di Bologna che gli ha sempre fatto sentire il proprio affetto anche nei momenti difficili, lui è la bocca da fuoco principale ed è TROPPO IMPORTANTE per l'economia delle V-Nere. Il suo ambientamento all'Eurolega sarà la CHIAVE della prossima stagione bianconera.
Il giusto equilibrio
Coach Scariolo ha ribadito più volte nella conferenza stampa post Gara 6 che i suoi ragazzi erano arrivati senza benzina, vero, però rimango dell'idea che oltre alla quella fisica la stanchezza che ha pesato per la Virtus sia stata più quella psicologica. L'EuroCup è una competizione inquietante che per rendersi appetibile ha dovuto cambiare format trasformandosi in un abominio: la Segafredo ha vinto non per il miglior gioco ma perché nella fase eliminatoria (a gara secca) è SEMPRE STATA 40 MINUTI sul pezzo grazie ad agonisti, Dani Boy in primis, di livello.
L'obiettivo era quello, tutti hanno messo il 150% delle loro forze fisiche e mentali per raggiungerlo ogni turno arrivando ad alzare la coppa, ma adesso c'è un'altra vetta da scalare.
La Virtus è in Eurolega come vincitrice dell'EuroCup, la sua licenza Wild-Card dura un anno a meno che non conquisti i Playoffs acquisendo per diritto il rinnovo automatico (vedi Monaco), le russe torneranno perché i soldi del CSKA e dello Zenit fanno sempre gola e i posti liberi saranno sempre meno. Il patron Massimo Zanetti lo ha dichiarato, sono tornati per essere subito protagonisti come la loro storia chiama, non solo coach Scariolo ma TUTTA LA VIRTUS dovrà trovare un giusto equilibrio dentro e fuori daò campo per affrontare una stagione che si preannuncia lunga, intensa e combattuta.
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