Hard Drive Team: Sacramento Kings
Nel nostro viaggio ad analizzare le franchigie NBA torniamo in California per la seconda volta, andiamo nella capitale dello stato per parlare dei Sacramento Kings.
Parlare dei Kings da qualche anno a questa parte non è esattamente semplice. E' la classica squadra che ti da l'idea di avere grandissime potenzialità ma di avere un'altrettanta enorme difficoltà ad esprimerle in toto. Come se il fatto di aver fallito quando si poteva vincere si ripercuota negli anni come una maledizione, per cui si fanno grandi promesse difficili da mantenere. Ed il record di 29-53 della scorsa stagione è li a dimostrarlo. Sarà così anche quest'anno?
Intanto durante l'estate il management di Sacramento si è mosso tanto e non male di certo, in ogni direzione , per cercare di creare un gruppo su cui porre le basi per un futuro vincente in tempi medio brevi. Magari qualche mossa potrebbe sembrare un tantino azzardata, ma intanto l'essere riusciti a trattenere la stella della squadra, DeMarcus Cousins, a lungo insidiato dai cugini californiani a nome Los Angeles Lakers, ed avergli affiancato altri giocatori d'esperienza ed alcuni anche vincenti, fa pensare che un minimo di progetto è presente.
Certo i problemi tra coach George Karl ed il #15 ex Kentucky sono lungi dall'essere risolti, ma solo l'andamento della regular season potrà far vedere se la convivenza è possibile o meno. Di sicuro l'avere seduto sulla panchina l'ex coach dei Nuggets farà si che dall'inizio della stagione sportiva i Kings avranno un metodo di gioco chiaro e definito, con gerarchie difensive ed offensive, cosa che negli anni scorsi è sempre mancato. E adesso via con l'analisi di questo roster che di sicuro si può definire interessante.
BACKCOURT: Di sicuro questo reparto è stato abbondantemente rivoluzionato. Intanto dal mercato dei free agent sono arrivati alcuni giocatori. Iniziamo da Rajon Rondo, in cerca di una piazza dove rilanciarsi. Se ha voglia e se riesce a mettersi a posto fisicamente Rondo è uno dei migliori play maker puri di questa lega. Potrebbe essere davvero l'uomo in più di questa squadra, ma d'altra parte la sua fragilità fisica è una delle incognite maggiori. Altro arrivo è il nostro Marco Belinelli, reduce da due stagioni comunque positive alla corte di coach Popovich. E chissà che proprio la sua esperienza Spurs non possa diventare importante all'interno dello spogliatoio Kings, un luogo sempre molto difficile da frequentare. Marco nostro sarà qui chiamato a fare molto più il protagonista in quel ruolo di shooting guard che comunque ha dimostrato di poter ricoprire tranquillamente. E' rimasto Ben McLemore, talento enorme sia fisico che tecnico, ma uno che deve trovare continuità se vuole dimostrare di valere il giusto nella lega. A Darren Collison sarà chiesto quello che sa fare meglio, la riserva del play titolare per cercare di cambiare il ritmo delle partite. Cavallo di ritorno nella NBA è James Anderson, attaccante di razza, bel tiratore che potrebbe tornare utile alla squadra. E c'è anche una certa curiosità morbosa intorno a Seth Curry, il fratellino di Stephen, nel caso in cui trovasse minuti importanti in campo.
FRONTCOURT: Ovviamente su tutti DeMarcus Cousins. Un giocatore che tecnicamente e fisicamente avrebbe tutto per diventare il centro dominante della lega, se avesse la modestia di seguire i consigli di coach Karl sarebbe a metà dell'opera, ma purtroppo la testa è un rebus irrisolvibile anche per lui. Con la #6 i Kings hanno scelto Willie Cauley-Stein, personalmente uno che avrebbe meritato un posto più elevato. Cauley-Stein è un gran bel sette piedi capace di difendere in maniera notevole su almeno tre ruoli grazie ad una velocità di piedi incredibili, e che potrebbe essere anche utile in fase offensiva, proprio per la sua velocità. L'ex Kentucky dovrà per forza di cose giocare molti minuti in PF, anche perché l'unico altro presente nel roster nel settore e quel Quincy Acy, di ritorno a Sacramento, che è un giocatore duro e cattivo, forte a rimbalzo e poco altro. La riserva di Cousins sarà Kostas Koufos, ed anche questo è un bell'arrivo in questo roster. Il greco/americano è un gran bel giocatore di pick and roll, che va a rimbalzo in maniera decisa e che corre il campo come un piccolo. Alla voce SF troviamo Rudy Gay, signor attaccante, ottimo rimbalzista, ma non esattamente un uomo spogliatoio, Omri Casspi, gran tiratore e bell'atleta, ed un veterano come Caron Butler, all'ennesima reincarnazione NBA, ma uno che il suo mattoncino lo riesce a portare sempre. E vediamo se Eric Moreland PF di grande fisico, riuscirà a trovare spazio.
QUINTETTO BASE: Rondo-McLemore-Gay-Cauley Stein-Cousins. Bel quintetto specie se il rookie dovesse partire nello starting five, anvhe perché è l'unico nel roster capace di giocare bene e forte in difesa. Rondo playmaker efficacie con DeMarcus centro sarà tutto da vedere, se trovano l'intesa.
PCT PLAYOFF: 50%- Se si trovano ed ascoltano il coach questi nei playoff ci vanno tranquillamente, oltretutto dalla panchina possono uscire dei giocatori adatti per non far calare il livello di intensità della squadra. Ma come al solito la differenza a Sacramento la faranno le mura dello spogliatoio
Arrivederci a domani con i Denver Nuggets.
Hard-Drive Team 2015/16
Minnesota Timberwolves
New York Knicks
Philadelphia 76ers
Los Angeles Lakers
Orlando Magic
Sacramento Kings
💬 Commenti