NBA, modifiche per limitare l'Hack-A-Shaq
È stata una delle tematiche più discusse durante la stagione 2016/17, durante la pausa dell'All Star Game il Commissioner Adam Silver aveva annunciato che la questione dell'Hack-A-Shaq sarebbe stata presa in esame durante la Off-Seasone così è stato, nella notte sono state diramante 3 modifiche per cercare di limitare la strategia del fallo sistematico sui tiratori meno bravi dalla linea della carità.
1) Il regolamento sul fallo lontano dalla palla, al momento applicabile solo agli ultimi due minuti dell’ultimo quarto e di ogni overtime, sarà esteso agli ultimi due minuti di ogni quarto. Chi subirà fallo andrà in lunetta una volta e la squadra avrà il possesso successivo.
2) Nelle rimesse ogni fallo che verrà commesso prima che chi effettua la rimessa rilasci la palla verrà sanzionato con un tiro libero e possesso supplementare (si intenderà anche per normali falli di gioco e non solo falli intenzionali).
3) Sarà flagrant foul ogni volta che verrà commesso un fallo pericoloso o duro. Sarà considerato flagrant foul sempre quando un giocatore salterà sulle spalle dell’avversario per fermare il gioco. Fino ad oggi questi falli non venivano automaticamente sanzionati con il flagrant foul ma rivisti dagli arbitri al monitor.
Secondo il Commissioner queste modifiche porteranno alla riduzione del 45% degli interventi. Oltre all'Hack-A-Shaq l'NBA ha comunicato che la questione sull'All Star Game 2017 in quel di Charlotte è ancora in Standby con Miami che rimane il teorico "Piano B", infine la decisione di Kevin Durant (27 anni) di firmare con i Golden State Warriors a fatto storcere il anso anche alla Lega tra cui Adam Silver il quale, essendo fedele dell'ex Commisioner David Stern, tiene a cuore i piccoli mercati come Oklahoma City e non esclude che in futuro potranno esserci delle regole su questi movimenti.
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