Fortitudo, Pesaro e Varese: ecco gli errori capitali!
Dopo appena 6 giornate di campionato ci sono 3 squadre in gravi difficoltà: il tempo c'è ma urgono vere soluzioni.
Dopo appena 6 giornate di campionato ci sono 3 squadre in gravi difficoltà: il tempo c'è ma urgono vere soluzioni.
Non stiamo qui a pettinare le bambole o a vedere fumo, il campionato di Serie A 2021-22 è palesemente spaccato tra il duo Milano-Virtus Bologna e le altre 14, Brindisi può essere la potenziale terza forza ma sotto è una rissa dove tutto può succedere e tutte sono in ballo per Playoffs e retrocessione.
Anche Fortitudo Bologna, VL Pesaro e Pallacanestro Varese, che hanno iniziato con il piede sbagliato la stagione, sono in quella rissa ma devono sistemare i propri errori/problemi che qui sotto andiamo ad analizzare.
Fortitudo Bologna
Fanno anche un po' di tenerezza perché ti viene da dire “Poveri cristi, non gliene va bene una” vedi l'ultima vicenda con Keith Langford (c'è l'accordo ma il giocatore chiede 2-3 settimane di preparazione, salta tutto). Per non parlare del fatto che la Fortitudo, da inizio stagione, NON ha MAI avuto il roster completo a disposizione per via degli infortuni: Fantinelli non si sa quando torna e sappiamo la sua importanza in regia, si è fatto male Gudmundsson, rientra Groselle ma Totè è KO…alla fine sono sempre in 8 a giocare ed allenarsi e questo non aiuta.
Il peccato originale però non cambia ed è stato Jasmin Repesa: allenatore che NON ha più niente da dare con la ciliegina sulla torta delle dimissioni shock dopo la prima di campionato per “motivi di salute”. No, non voleva più restare. Stop. Oltre un comportamento davvero poco serio.
Repesa era stato preso per lo sviluppo dei giovani specie quel Gabriele Procida che sembra ad oggi un pesce fuor d'acqua, giocatore sul quale le Effe ha investito molto. Poi c'è il discorso che tutti gli import giocano con la proverbiale “Spada di Damocle” (taglio) sulla testa come Groselle e Richardson, fattor eche non aiuta l'ambiente e lo spogliatio.
Antimo Martino è un bravo allenatore, nulla mi toglie dalla testa che è stato richiamato a furor di popolo per tenere buona la piazza ma, come spesso accade a chi entra in panchina a stagione iniziata, non ha un “suo” roster e deve lavorare molto per cercare almeno di compattare il gruppo. In casa con la spinta della “Fossa dei Leoni” la Fortitudo ha dimostrato di esserci ma, appena mette piede fuori dal PalaDozza, è irriconoscibile e a tratti irritante. Trovare serenità è il 1° obiettivo.
VL Pesaro
Stesso discorso della Effe, sbagliato il primo mattone ossia l'allenatore (Petrovic) che, come Repesa, se ne è andato subito resosi conto del disastro fatto (vedi il playmaker brasiliano Pacheco), il tutto con una dirigenza che ha voluto puntare erroneamente su giovani inesperti quando, vedi Napoli, sarebbe stato più opportuno e saggio andare a prendere veterani dall'usato garantito.
Pesaro ha messo una super toppa richiamando Luca Banchi e a Venezia sembrava che la musica fosse cambiata ma domenica a Trento stessa storia: squadra disunita.
Vee Sanford doveva essere la stella della squadra, viaggia a 10.5 punti a partita e non è andato in doppia-cifra a referto nelle ultime 4 partite con atteggiamento rivedibile, il trio Drell-Moretti-Demetrio non riesce a stare in campo e alla fine tutti sul carro del solito eterno Carlos Delfino con Tyrique Jones che fa il bello e cattivo tempo. Abbastanza eloquenti le parole del presidente Ario Costa: “Ci sono giocatori non sono quello che dovrebbero essere”. Larsonn è stata una buona presa per la cabina ma serve un altro acquisto importante che aiuti Banchi a girare pagina e ripartire.
Pallacanestro Varese
Qui il discorso è diverso, non entrerò nei meandri del caos societario dove vedremo cosa farà Luis Scola, ma la colpa non è al 100% di coach Adriano Vertemati. Se tu firmi Alessandro Gentile tu DEVI mettergli di fianco un vero playmaker ed una guardia con tiro: Kell è una kombo guard e Wilson non è buono. Risultato Egbunu non vede una palla e si incazza, Jones fa casino, Ale deve spremersi anche in regia con le difese che lo ingabbiano e la squadra gioca contratta in attacco. Il tutto poi si riversa su una difesa disastrosa ed un atteggiamento arrendevole alla prima difficoltà. Ecco, qui forse c'è la pecca di Vertemati: il non essere riuscito a dare un'identità alla squadra.
Chiaro, Varese ha fatto mercato con le risorse che ha (le più basse del campionato) e quindi ha dovuto scommettere sugli esterni visti gli investimenti importanti su Ale Gent ed Egbunu, però è già ora di correre ai ripari prima che la nave affondi.
Il Covid è arrivato nel momento più inopportuno, coach Vertemati (se sarà negativizzato) si giocherà molto del suo futuro contro Brindisi anche se ormai il suo esonero (come il taglio di Wilson) sembra scritto con Sergio Hernandez pronto a sbarcare in Italia.
Come l'anno scorso Varese si trova in una situazione da “punto e a capo” con l'aggravante che questa doveva essere una stagione di ripartenza con un progetto a lungo termine fondato sul duo Vertemati-Gentile: il coach è più fuori che dentro e la domanda è come Alessandro (fortemente voluto da Vertemati e Conti) reagirà alla prossima, ennesima, rivoluzione in casa varesina.
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