Caso Varese, c'è ottimismo per il ricorso: prove della "buona fede"
Il club biancorosso avrebbe delle prove che potrebbero aiutare a vincere il ricorso contro la penalità di 16 punti.
Il club biancorosso avrebbe delle prove che potrebbero aiutare a vincere il ricorso contro la penalità di 16 punti.
Questa sera (18:30) la Pallacanestro Varese giocherà a casa di Trieste la prima partita da ultima in classifica dopo la stangata della penalità inflittale in settimana, il club biancorosso tramite le parole dell'amministratore delegato Luis Scola si è detto sicuro di poter vincere il ricorso e gli ultimi rumors avrebbero portato ottimismo a Masnago.
Il lodo dei €70k ad inizio stagione
Il fulcro di tutto è l'iscrizione al campionato 2022-23 dove i biancorossi avrebbero falsificato una firma in attesa di sistemare il lodo Tepic. Il portale VareseNoi riporta che ci sarebbe cauto ottimismo in merito al ricorso contro la penalità grazie a delle prove (se ascoltate) che dimostrerebbero fin da principio una buona fede "attiva" e non solo passiva da parte dei biancorossi, nonché la limpida volontà di mettersi nelle condizioni di onorare i propri debiti, ove riconosciuti come autentici.
A questo va aggiunto anche il report di Sportando dove si legge che una delle migliori carte in mano all'OpenJobMetis sarebbe la presenza di un ‘accantonamento prudenziale di €70.000 ’ nel prospetto di bilancio presentato nella richiesta di ammissione al campionato. Una cifra evidentemente destinata a pagare il lodo Tepic, che dimostrerebbe la totale assenza di dolo da parte della società.
Il ricorso di Varese non potrà partire prima della pubblicazione delle motivazioni della Procura Federale, intanto Scola ha ribadito:
Ribadiamo la nostra massima fiducia per la giustizia sportiva e il profondo rispetto per le sue decisioni. Siamo certi che in Appello sarà approfondita meglio la vicenda e la sanzione sarà revocata: stiamo già lavorando al ricorso per far risaltare la correttezza del nostro operato
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