Hard Drive Team 2016/17: Phoenix Suns
Buone notizie dal deserto dell'Arizona. I Phoenix Suns hanno tutte le possibilità di farci divertire in questa stagione. E poi magari anche di provare a mettere su un progetto che possa diventare vincente anche velocemente. Di sicuro devono riuscire a migliorare quel 23-59 con cui hanno chiuso la scorsa travagliata stagione.
Tanti giocatori che personalmente mi piacciono, giovani, con talento da sviluppare e migliorare, veterani che hanno imparato ad essere vincenti, ed arroganti che nelle squadre NBA servono. Il coach è giovane, Earl Watson, messo sulla panchina sul finale della scorsa stagione e confermato per questa, e potrebbe essere l'uomo giusto per un roster ricco di personalità esuberanti che necessitano di esprimersi. Il suo compito è quello di amalgamare le due anime nello spogliatoio, farle convivere dando gerarchie chiare e, soprattutto, far emergere i giovani talenti presenti nel roster. Riuscisse a fare questo i Suns qualcosa potrebbero dirlo da subito. Da dove iniziare se non dal duo di guardie da cui dovrebbe nascere e svilupparsi il gioco Suns, Brandon Knight e Eric Bledsoe. Due molto, forse troppo, innamorati del pallone e degli isolamenti, due grandi attaccanti che devono solo decidersi a giocare anche per la squadra, fidandosi dei propri compagni. Anche perché dietro loro scalpitano dei giovani virgulti ricchi di talento come Devin Booker, uno che ha dimostrato di avere punti, e tanti, nelle mani, e di non aver paura di nessuno, e come Archie Goodwin, altra nota lieta della scorsa stagione che ha dimostrato notevoli passi avanti se messo nel contesto giusto. Non sottovaluterei nemmeno l'arrivo dal draft di Tyler Ulis, altro giovane PG che potrebbe trovare spazio in questa squadra, viste le capacità di regia, dote che qui potrebbe essere ben considerata.
Ma dal draft sono arrivati due giovanissimi e talentuosi giocatori attesi al varco NBA da tanti, Dragan Bender. Scelto con la #4, e Marquese Chriss, #8. Il primo ha tantissimo talento ma pochissima esperienza anche al di qua dell'oceano. 216 cm con potenzialità che piacciono e tanto ai fautori del cosiddetto basket moderno, mano discreta, capace di giocare sul perimetro, veloce di piedi con braccia interminabili. Una specie di Porzingis magari meno stoppatore ma più passatore ed attaccante. Il secondo è fisicamente già impressionante, uomo d'area, ma è andato sempre in crescendo anche nelle pct. dal perimetro negli anni, rimbalzista notevole, intimidatore. Due ragazzi a cui devono essere dati minuti.
Magari anche insieme. Oltretutto intorno a loro ci sono dei veterani che potrebbero farli crescere correttamente, citofonare Tyson Chandler e Leandro Barbosa, tornato a casa dopo l'esperienza Warriors. Così come a casa, alla voce veterani, è tornato anche Jared Dudley, uno che a Phoenix ha speso gli anni migliori della carriera, e che è stato rifirmato proprio per portare esperienza a questo gruppo di giovanotti. Giovanotti a cui possiamo iscrivere anche Alex Len. Fisico notevole, intimidatore, rimbalzista, da far crescere offensivamente, ma una testa matta come poche in questa lega. Sono rimasti il duo di SF P.J. Tucker e TJ Warren. Al di là dello scioglilingua due giocatori di complemento sempre utili in ogni fase del campo, che assicurano punti, rimbalzi ed intensità in campo.
% Playoff: 40%. Perchè non sperarci. Il roster se trovasse la sua amalgama e se restasse sano in alcuni suoi giocatori ha le possibilità per lottare per uno dei posti nella post season. Ed ogni tanto è bello sperare in una sorpresa positiva.
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