Hard-Drive Team: Houston Rockets
Io e Houston, intesi come i Rockets, abbiamo un problema, per parafrasare quanto disse il cmd. James A. Lovell nella missione Apollo 13.
Certo un problema minore. Da anni non ne prendo una quando devo parlare degli Houston Rockets, una nemesi personale insomma. Due anni fa li avevo dati come sicuri finalisti nella Western, usciti l primo turno, lo scorso anno nemmeno qualificati ai playoff, sono andati in finale di Conference.
Finale di Conference raggiunta con tanti meriti, specie nella rimonta incredibile nella folle gara 6 contro i Clippers, persa perché sulla loro strada si sono presentati i più forti della scorsa stagione. Oltretutto l'aver vinto la Division che ha mandato tutte le sue squadre ai playoff è un ulteriore indizio della grande annata 2014/15. Personalmente ritengo che coach Kevin McHale abbia fatto un lavoro notevole, coinvolgendo tutti i giocatori del roster nel suo progetto, e facendolo diventare vincente. Un basket anche bello da vedere, fatto di transizione, tiro da fuori, controllo dei tabelloni difensivi.
James Harden ha scalato un altro gradino verso l'alto dei cieli della NBA, e se non ha vinto il titolo di MVP è colpa di quelli della baia. Ma lui ha giocato una stagione sensazionale, migliorando tutte le sue statistiche personali, portando agli estremi il suo gioco fatto di penetrazioni, tiri da fuori, falli presi in continuazione, crescendo ulteriormente in leadership e cattiveria agonistica. Riuscisse a diventare un attimo più determinato in difesa, specie quando conta, allora si che ne vedremmo delle belle.
A Houston si parte con l'idea chiara di migliorarsi risptto alla scorsa stagione, 56-26, non sarà facile, perché il livello delle avversarie si è ulteriormente alzato, ma anche qui mantenere l'ossatura della passata stagione, ed aggiungerci un paio di giocatori importanti potrebbe dare soddisfazioni, con l'incognita di come giocherà il loro centro titolare. E adesso sotto con l'analisi del roster.
BACKCOURT: James Harden ha 25 anni ed una vita davanti, continuando a crescere come ha fatto nelle ultime stagioni cosa potrà diventare?? che già così va bene, per carità. E' arrivato Ty Lawson, PG che potrebbe diventare davvero una grande acquisizione per Houston. Giocatore che ama correre in transizione, con tanti punti nelle mani, buona visione di gioco, dovrebbe integrarsi velocemente nello spirito del gioco di questa franchigia. Bisogna vedere come prenderà l'arrivo di un nuovo playmaker Patrick Beverly, giocatore orgoglioso, un agonista vero che non fa mai un passo indietro contro nessuno. In uscita dalla panchina potrebbe essere decisivo per non far abbassare il livello del gioco. E' rimasto Corey Brewer, altra stagione di difesa, tiro da tre e gioco veloce, uno specialista ma che da anni sta facendo sempre bene. K.J. McDaniels ha giocto una buona prima parte di stagione a Philadelphia, ma ai Rockets ha perso minuti e fiducia. Giocatore che ha dimostrato di poter stare in questa lega, vediamo quanto spazio troverà quest'anno. Jason Terry ha ritrovato un po della sua vecchia verve duraante la scorsa stagione, ed un veterano tiratore come lui fa sempre comodo in un roster del genere. Anche Marcus Thornton è arrivato per questo motivo, sano è un signor attaccante-tiratore, giocatori che piacciono molto a Kevin McHale.
FRONTCOURT: Dwight Howard. Ecco un giocatore che mi fa crescere dentro un nervoso incontrollabile. Avesse avuto più testa e meno ego avrebbe dominato. Adesso deve rassegnarsi all'idea che per vincere la squadra dove lui gioca deve dargli meno spazio possibile, non in senso di minuti ma di importanza sul parquet. Lo scorso anno, al di là dei problemi fisici soliti, ha dimostrato di poter capire questo concetto. Vediamo quest'anno come andrà. Con lui altro sempre pronto ad infortunarsi è Terrence Jones, giocatore che mi piace tantissimo, ma che è impossibile riuscire a vedere sano per una stagione. Così come Donatas Motiejunas, lo scorso anno PF titolare per lungo tempo, con ottimi risultati, ma già fermo ai box per i soliti problemi alla schiena. Il lituano ha talento e tecnica incredibili, ma un fisico che ricorda un altro lituano, purtroppo per lui. Trevor Ariza ha giocato una signora scorsa stagione, con il suo tiro da tre, la sua difesa, la sua cattiveria in campo. E lo scorso anno ha giocato 82 partite, cosa da non sottovalutare. Un giovane che per atletismo, senso del rimbalzo ed intimidazione potrebbe trovare minuti importanti è Clint Capela. Lo svizzero è un giocatore su cui coach McHale sembrerebbe voler puntare, per farlo crescere dandogli sempre più spazio. Con la # 18 è stato scelto Sam Dekker, SF dotato di tiro da fuori importante, giocatore con elevato Q.I. cestistico, e con una volgia ed una mentalità già da piano superiore. E quanto ad atletismo cosa dire della seconda scelta Montrezl Harrell, PF magari non altissimo per il livello della NBA, ma un animale da rimbalzo, ed uno che attacca il canestro con incredibile cattiveria. Basterà per trovare minuti?
QUINTETTO BASE: Lawson-Harden-Ariza-Jones-Howard.
Il quintetto Rockets per le note condizioni fisiche è un terno al lotto, questo il più possibile se tutti belli sani. Poi giocheranno spesso “small”, per allargare il campo, specie nei minuti che contano.
PCT.PLAYOFF: 65%- Ritengo che i playoff saranno raggiunti, ed anche per loro, come per altre squadre, la regular season nella Western Conference non sarà una passeggiata di 82 partite, perché qui chi arriva più avanti ha dei sicuri vantaggi alla fine, quando si gioco con il caldo.
Arrivederci a domani con gli Atlanta Hawks
Hard-Drive Team 2015/16
Minnesota Timberwolves
New York Knicks
Philadelphia 76ers
Los Angeles Lakers
Orlando Magic
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Boston Celtics
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