NFL Divisions 2015/16: NFC West!
Seattle Seahawks
Se i tifosi dei Cowboys ripensano ancora alla decisione arbitrale sulla "presa/non presa" di Dez Bryant contro i Packers, quelli dei Seahawks si "sognano" l'ultima azione del Superbowl. La tavola era letteralmente apparecchiata per un nuovo successo della franchigia dello stato di Washington: Kearse aveva portato Seattle a poche yards dalla linea di metà con una ricezione da circo, Marshawn Lynch si era mangiato 4 delle 5 yards rimanenti con una corsa delle sue. Logica avrebbe voluto che la palla fosse riconsegnata al n. 24 per un probabile touchdown di pura potenza. Ma Carroll decideva di tentare la via del passaggio con gli esiti che tutti conosciamo (il semisconosciuto Butler intercetta il passaggio destinato a Lockette e consegna il superbowl ad un incredulo Tom Brady). La premessa è necessaria per cercare di descrivere il clima di rivalsa che ha governato lo spogliatoio dei Seahawks in tutta la pre-season: la voglia di riscattare l'esito di quella partita è troppo forte e, riconfermata gran parte della squadra, Seattle è pronta per un'altra stagione da protagonista. Per quanato riguarda l'attacco, risolte positivamente le questioni contrattuali legate al rinnovo di Marshawhn Lynch e Russell Wilson, Seattle si è concessa il lusso di aggiungere al suo parco ricevitori, il tight end Jimmy Graham che dovrebbe aggiungere verticalità e pericolosità all'attacco aereo dei Seahawks. Il reparto difensivo ha visto una sostanziale conferma del blocco degli scorsi anni. Le uniche partenze di rilievo sono state quella dell'ex MVP del Superbowl XLVIII Malcolm Smith (direzione Oakland Raiders) e di Byron Maxwell (finito agli Eagles). Per il resto la Legion of Boom (la secondaria più forte dell'intera lega) presenta ancora tre dei suoi quattro protagonisti (Sherman, Thomas e Chancellor con quest'ultimo in holdout per il mancato rinnovo contrattuale), i linebacker sono rimasti gli stessi (Wright e Wagner) e la linea difensiva non ha visto grosse partenze. L'obiettivo per i Seahawks è arrivare a giocarsi il Superbowl L a febbraio: un esito diverso da questo potrebbe essere visto come un fallimento per la franchigia dello stato di Washington.San Francisco 49ers Nei giorni scorsi avevamo citato la offseason dei Philadelphia Eagles come un vero tourbillon di partenze ed arrivi. Quella dei San Francisco 49ers è stata quasi da incubo per i tifosi red&gold e la speranza di potersi giocare in casa il Superbowl L(in programma al Levi's Stadium di Santa Clara) appare solo una speranza anche per gli aficionados più incalliti. Ai ritiri di Justin Smith (motivi di età), Patrick Willis (infortunio), Chris Borland (scelta di vita), si sono aggiunti i guai fuori dal campo del talentuoso Aldon Smith (tagliato dai 49ers dopo l'ennesimo "incontro" con la giustizia) e di Ahmad Brooks (coinvolto in una brutta storia di aggressione assieme all'ex compagno Ray McDonald) e le mancate firme, in free agency, di due imporanti cornerback come Perrish Cox e Chris Culliver (finiti ai Titans e ai Redskins rispettivamente). E questo se ci limitiamo al reparto difensivo, vero corpo d'elitè delle ultime stagioni dei 49ers. Il ritorno dall'infortunio di NaVorro Bowman e l'arrivo di Darnell Dockett (dai Cardinals) tenteranno di dare solidità ad un reparto difensivo devastato da addii, ritiri e guai di ogni tipo. L'attacco verrà guidato da Colin Kaepernick, chiamato a sviluppare definitivamente l'enorme potenziale che ha e a confermare sul campo le cifre del contratto strappato alla dirigenza californiana nel 2014. Anche questo reparto, comunque, ha visto addii eccellenti come quello del running back Frank Gore (lasciato andare ai Colts) e della guardia Mike Iupati (finito ai Cardinals). Alla voce "arrivi" possiamo contare il wide receiver Torrey Smith dai Ravens (in grado di dare profondità al gioco aereo dei 49ers e che torna a fare coppia con Anquan Boldin) e il running back Reggie Bush (reduce da alcune annate in chiaro/scuro a Detroit). Un cambio si registra anche nel coaching staff: il fumantino Jim Harbaugh ha lasciato la Baia per accettare l'offerta di Michigan (la sua Alma Mater) e guidare i Wolverines all'assalto del titolo universitario nei prossimi anni. A raccogliere la sua pesantissima eredita (tre presenze consecutive al NFC Championship e un'apparizione nel Superbowl perso contro i Ravens nel a Febbraio 2013) sarà Jim Tomsula, il cui ingaggio ha sollevato più di qualche perplessita fra i tifosi californiani. A meno di enormi sorprese il 2015 si presenta, per i 49ers, come un anno di transizione e di ricostruzione.
Arizona Cardinals
Per gran parte del 2014 gli esperti hanno considerato i Cardinals una vera sorpresa, salvo poi arrendersi all'evidenza e ritenere la franchigia dell'Arizona come una splendida realtà. L'infortunio al quarterback Carson Palmer ha però infranto i sogni di gloria dei tifosi biancorossi che han dovuto vedere la loro franchigia arrendersi ai Carolina Panthers nel primo turno di playoff. Il rientrante Palmer potrà contare su una linea offensiva rinforzata dall'arrivo di Mike Iupati dai 49ers e dalla prima scelta Humpries (in uscita da Florida) a proteggerlo in fase di lancio. I suoi bersagli preferiti saranno la superstar Larry Fitzgerald, Michael Floyd e John Brown (esploso nel 2014 dopo essere stato "draftato" dalla piccola Pittsburg State). Il gioco a terra verrà affidato ad Andre Ellington e Stepfan Taylor, cui sarà affidato il compito di dare un'alternativa credibile al gioco aereo. La difesa sentirà il peso, in linea, delle partenze di Darnell Dockett (finito ai 49ers) e Dan Williams (andato a rinforzare gli Oakland Raiders) ma potrà contare ancora sull'eplosività di Calais Campbell e su un draft che è stato indirizzato a cercare talenti per questo reparto. Le secondarie guidate da Patrick Peterson dovrebbero confermarsi fra le più affidabili dell'intera NFL. Il coaching staff guidato da Bruce Arians ha perso Todd Bowles finito a fare l'Head Coach dei JetsSt Louis Rams
Cosa hanno in comune i tifosi dei Rams, dei Raiders e dei Chargers? Apparentemente nulla. In realtà quello che avvicina queste franchigie è il rischio di un trasloco a Los Angeles, nell'ottica di un ritorno del football professionistico in quello che è il primo/secondo "mercato" amercicano: per gli attuali Rams, si tratterebbe di un ritorno in California dove sono stati protagonisti fra il 1946–1994. Mettendo da parte le ipotesi di trasferimento, il 2015 si apre per i Rams come una stagione di difficile interpretazione. La difesa si presenta, come negli ultimi anni, come un reparto dominante da cui è emerso, nel 2014, il Defensive Rookie of the Year Aaron Donald. Se Nick Fairley (strappato ai Lions in free agency) eviterà di infortunarsi e giocherà sui livelli che ha mostrato a sprazzi a Detroit, la difesa dei Rams si confermerà ancora come fra le più temute dagli avversari. I punti interrogativi in Missouri riguardano l'attacco. Dopo 5 anni si è chiusa la deludente esperienza di Sam Bradford sotto il Gateway Arch: l'ex prodotto di Oklahoma ha passato più tempo in infermeria che sul campo di gioco e, a distanza di tempo, la sua scelta si è rivelata disastrosa (fu scelto come n. 1 assoluto del draft 2010). Sam è stato spedito in Pennsylvania agli Eagles nell'ambito dello scambio che ha portato a St. Louis Nick Foles. Il quarterback uscito da Arizona ha sicuramente minor talento rispetto a Bradford ma può garantire, in teoria, una maggiore continuità e tenuta fisica. Il resto dell'attacco è stato rinforzato in fase di draft con l'arrivo dell'ex Georgia Todd Gurley ("pescato" al draft al primo giro), che va ad affollare ancora di più il reparto dei running backs, e con la scelta di alcuni offensive lineman. Inalterato o quasi il parco ricevitori che non appare, a mio parere, in grado di creare particolari problemi alle secondarie avversarie.Ogni lunedì, mercoledì e venerdì alle ore 14 la nostra new-entry Fabio G ci presenterà una Division, qui sotto trovate quelle trattate AFC AFC East AFC North AFC South AFC West NFC NFC East NFC North NFC West
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