NBA, Hall of Fame 2022: la serata di Manu Ginobili

La Basketball Hall of Fame celebra la fantastica carriera della classe 2022, che ha come stella Manu Ginobili.

Scritto da Valentino Aggio  | 
Getty Images

La Basketball Hall of Fame celebra la fantastica carriera della classe 2022, che ha come stella Manu Ginobili.

Come ogni anno, la NBA si ritrova a Springfield (Massachusetts) per celebrare le new entry della Basketball Hall of Fame. Nella notte tra 10 e 11 Settembre l'Olimpo della pallacanestro ha accolto su tutti Manu Ginobili, quattro volte campione NBA in 16 anni di carriera con i San Antonio Spurs. L'argentino, stella assoluta della serata, è stato accompagnato nella classe 2022 anche da Tim Hardaway, George Karl, Swin Cash e Bob Huggings. 

Il discorso di Ginobili

Accompagnato sul palco dall'amico e compagno Tim Duncan, Manu Ginobili ha cominciato il proprio discorso: “Non sono qui per i miei traguardi individuali, ma di squadra. Sono stato parte di due delle migliori squadre degli anni 2000: i San Antonio Spurs, con i quali ho vinto quattro titoli NBA e l'Argentina, con la quale ho vinto l'oro alle Olimpiadi di Atene nel 2004, oltre alla vittoria dell'Eurolega con la Virtus Bologna. Tutto è iniziato quando avevo 6 anni in Argentina, in una squadra vicino casa mia: mio padre era il presidente, quindi era sempre lì. Giocavo 6/7 ore al giorno, alimentando la passione per la pallacanestro. A 18 anni sono diventato un professionista ed ho avuto l'onore di giocare davanti alla mia famiglia nella massima lega argentina. Nel corso del tempo sono migliorato sempre più, arrivando in nazionale e avendo quindi l'opportunità di andare oltreoceano. Il primo step è stato l'Italia, dove ho giocato sia a Reggio Calabria che a Bologna: grazie a coach Ettore Messina la NBA, che prima era un sogno, è diventata realtà.”

Passando all'esperienza americana, Ginobili continua: “Sono stato scelto alla 57 dai San Antonio Spurs: non me l'aspettavo, non avevo mai parlato con nessuno di questa possibilità. Giocare 16 anni per la stessa maglia e per lo stesso coach è stato fantastico. Pop, che dirti? Sei stato un allenatore ed una persona fantastica. Tim Duncan è uno dei migliori giocatori di pallacanestro di tutti i tempi ma soprattutto un grande compagno di squadra e amico. Duncan, Parker e Popovich sono dei fenomeni, ma per vincere un anello ci vogliono molti altri piccoli pezzi. Per questo ci tengo a ringraziare tutta l'organizzazione degli Spurs. Parallelamente alla mia carriera NBA c'è stata quella con la Nazionale: le vittorie, le sconfitte, i jet-lag, è stato tutto fantastico. Ci tengo a ringraziare anche la NBA, per averci dato la possibilità di praticare lo sport più bello del Mondo.”

Nell'ultima parte del proprio discorso, Ginobili ringrazia la sua famiglia, ovviamente in spagnolo: “Ringrazio i miei fratelli e mio padre: sei stato il mio primo tifoso ed il più fedele, vorrei fossi ancora qui con me. Ringrazio mia madre per tutti i sacrifici fatti durante la sua vita. Alla fine ringrazio mia moglie ed i miei figli: nella mia carriera ne ho passate tante, ma il momento giusto per smettere e godermi la mia vita con voi è proprio questo. Vi amo tanto.”


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