NFL Friday Night Lights #12: Corri cavallo corri ti prego!
Dopo un inizio di stagione tragico, i Denver Broncos sono la squadra più in forma del momento...sarà vera gloria?
Dopo un inizio di stagione tragico, i Denver Broncos sono la squadra più in forma del momento...sarà vera gloria?
INIZIO MORTALE
L'arrivo di coach Sean Payton ad inizio anno sembra poter riportare in carreggiata una franchigia che, lo scorso anno, ha chiuso con un deludente 5-12, con il siluramento di coach Hackett e con una generale sensazione di sconforto legata soprattutto ad una trade, quella per Russell Wilson, che sembra dimostrarsi una delle più grosse "fregature" mai avvenute visto lo scarso rendimento dell'ex regista dei Seahawks nel corso del 2022.
Payton porta subito un metodo di lavoro diverso, nuovi schemi e un nuovo approccio alla partita. Ma cambia anche il clima all'interno e all'esterno della squadra con dichiarazioni che alzano ancora di più l'attenzione sui Broncos. Prima la sparata di Payton sullo scarso lavoro fatto dal precedente coach (Hackett, diventato poi OC dei Jets), poi le battute dello stesso Payton su Russell Wilson ("basta stringere le mani a tutti, non devi correre per la Presidenza degli Stati Uniti") e infine una serie di polemiche inutili che, ben presto, tornano a far male allo stesso Payton e ai Broncos.
E si perchè l'inizio di stagione è tragico: 1-5 di record con l'umiliante 20-70 subito in casa dei Dolphins che, bontà del loro coach Mc Daniel (ex Broncos), evitano di segnare ulteriori punti a fine partita evitando ai Broncos di entrare nei libri di storia per il peggior punteggio subito. Sembra tutto da buttare con le bellicose dichiarazioni pre-stagionali riprese in serie per prendere in giro Payton&Co. Dopo un mese dall'inizio della stagione i Broncos sono sostanzialmente la berlina della Lega.
LA SVOLTA
Poi qualcosa cambia. Sin dalla partita (persa di misura) contro i Chiefs (quella dell'1-5 di record) si vede una difesa che riguadagna le sicurezze della scorsa stagione. Wilson, pur non arrivando ai livelli degli anni d'oro di Seattle, commette sempre meno errori trasformandosi da playmaker a game-manager attento a guidare l'attacco con giudizio e senza cercare il lampo o la giocata.
I Broncos piano piano cominciano ad ingranare. Prima la W contro i Packers, poi quella contro i Chiefs (con un Mahomes irretito dalla difesa avversaria per tutto il match) poi addirittura il colpo in casa dei Bills: tre vittorie di fila che, consolidate dai successi contro Minnesota e Cleveland, portano a cinque i successi consecutivi. Il record ora canta un gaudioso (per come si era messa) 6-5 con un calendario non così complicato davanti e con la possibilità di aggiungersi ai Bengals 1970, ai Chiefs 2015 ai Colts 2018 e agli ex Redskins 2020 come le uniche squadre a raggiungere i playoff dopo un inizio 1-5.
La difesa ora è temibile come non mai (meno di 20 punti concessi a partita nelle ultime sei partite), l'attacco non è scintillante ma solido e poco incline a turnover e il morale nella Mile High City alle stelle. In questo momento i Broncos sono una squadra che nessuno vuole affrontare e se dovessero continuare così quel posto playoff che a metà ottobre sembrava un miraggio potrebbe diventare un'inaspettata realtà
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