Draymond Green ringrazia il KO all'Opening-Night
C'era molta attesa e curiosità nel vedere all'opera i nuovi Golden State Warriors, al momento i vice-campioni sono in striscia di 13 vittorie e una sola sconfitta (la classica allo Steples Center contro i Lakers, ndr), a distanza di un mese Draymond Green (26 anni) ringrazia quel devastante KO alla prima contro gli Spurs.
Infatti la stagione dei Warriors era cominciata con una severa lezione in casa contro San Antonio facendo subito alzare i polveroni mediatici, è bastato poco a coach Steve Kerr per sistemare l'ingranaggio e tornare sulla retta via (13 vittorie e una sconfitta), la strada da percorrere è ancora lunga perché c'è ancora da lavorare, Green rimane come sempre il totem/anima della squadra, leader in rimbalzi (9.1), assist (7.1), recuperi (2.1) e stoppate (1.7), in una recente intervista con Adrian Wojnarowski di "The Vertical" ha parlato dell'importanza di quella sconfitta all'Opening-Night contro gli speroni:
Perdere quella partita è stata la cosa migliore che potesse capitarci, punto primo è facile dire che abbiamo quello, abbiamo questo, come dire che io, KD; Steph e Klay bastiamo per vincere, c'è anche Andre (Iguodala), è facile cascarci. Poi, tutto d'un tratto, si perde di 30 punti e si cerca di ri-valutare tutto il discorso fatto prima. Cerchiamo di capire cosa abbiamo veramente bisogno di fare e ciò che sta realmente accadendo per aiutare questa squadra. Quindi penso che in realtà quella sconfitta è stata una delle cose migliori che potesse succedere a noi. Ci ha fatto svegliare subito, è stato uno shock che ci ha messo subito al lavoro.Ad oggi Golden State è una macchina da punti da urlo con 119.2 punti (Season-High 149), media 100.1 punti su 100 possessi, conditi da 31.9 assist (Season-High 47), 11.8 triple a segno il tutto col 73% dei canestri assistiti, il nuovo duo Durant-Curry che combina 42 punti di media a nottata, un vero incubo per ogni difesa perché ogni notte uno tra Stephen Curry (28 anni), Kevin Durant (28 anni) o Klay Thompson (26 anni) può uccidere la partita in pochi possessi tanto che il più delle volte l'incontro è già finito all'intervallo, ultimo c'è sempre Green onnipresente su ambedue i lati del campo.
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