Nuova telenovela Caboclo: è scontro con il Partizan Belgrado

Un'altra estate con il centro brasiliano protagonista: dalla  fuga alla conferma ma con punizione: i dettagli.

Bruno Caboclo ed il suo agente Daniel Hazan tornano ancora protagonisti nel mercato estivo ma questa volta lo scontro è con il Partizan Belgrado.

La richiesta di risoluzione

Nei giorni scorsi l'agente del giocatore aveva annunciato a Meridian Sport che voleva risolvere il contratto con il club serbo spiegando che: "Abbiamo già preso la nostra decisione. Bruno non giocherà nel Partizan. Due stipendi sono in ritardo. Nel contratto, c'è una scadenza di 30 giorni per la quale il club può essere in ritardo con i pagamenti, ma dobbiamo anche inviare un'e-mail entro sette giorni [dal superamento del ritardo] con una richiesta di pagamento. Questo è quello che abbiamo fatto. Ma nessuno ha risposto alla nostra e-mail, né i soldi sono stati pagati. Quindi, abbiamo inviato una richiesta di rescissione del contratto".

Il retroscena

La frizione tra Caboclo ed il Partizna era nata quando il giocatore aveva lasciato prematuramente al squadra alla fine della stagione volando negli Stati Uniti nonostante il club non gli avesse dato il permesso. Il brasiliano ha lasciato la Serbia per partecipare al processo per la custodia di suo figlio. Sebbene abbia chiesto il permesso al club tramite il suo agente, la richiesta è stata negata a causa del suo ruolo cruciale nella squadra alla fine della stagione.

Il comunicato del Partizan

Il club serbo non è rimasto impassibile e oggi ha risposto con tanto di comunicato ufficiale. Il Partizan afferma che il giocatore brasiliano è stato penalizzato (multa) pari a 5 mesi di stipendio, ma nonostante ciò, il club eserciterà la clausola per tenere il giocatore con la squadra per la prossima stagione.

Nel comunicato stampa, il Partizan ha dichiarato che il club ha concluso la procedura disciplinare su Caboclo, stabilendo che il lungo ex NBA non ha rispettato gli obblighi contrattuali, come la mancata presenza agli allenamenti e alle partite e ha lasciato la squadra senza autorizzazione e senza un valido motivo.