L'NBA vuole cambiare, meno partite nel 2021?
Lo abbiamo ripetuto più volte, lo abbiamo chiesto più (Interviste a Buddy Hield e Danilo Gallinari), l'NBA vuole e deve cambiare, il Commissioner Adam Silver continua a battere il chiodo e nel meeting di metà giugno ha lanciato nuove idee per rinnovare la Lega.
L'NBA non può più andare avanti così, il formato 82 partite con All Star Game e Playoffs ha perso fascino e sta diventando più un peso che un piacere per giocatori e franchigie, il Commissioner lo ha capito da tempo e ha proposto dei cambiamenti forti e netti:
1) Meno partita di Regular-Season passando da 82 a 58 (ogni franchigia affronta due volte tutte)
2) Il vecchio pallino del torneo a metà stagione o a fine campionato (CLICCA QUI per leggere)
Per il 1° punto un taglio così netto non è piaciuto però la porta rimane aperta se il taglio fosse più leggero, l'idea di Silver è di lanciare queste iniziative in occasione del 75° anniversario della Lega ossia la stagione 2021/22, una sorta di stagione sperimentale.
L'NBA sa che NON è una Win/Win situation o, usando un detto nostrano, non puoi avere la botte piena e la moglie ubriaca; perché da un lato vai ad aiutare i tuoi protagonisti ossia i giocatori dando loro riposo e meno stress soprattutto a livello di carichi di lavoro, ma se proteggi loro non puoi proteggere gli affari. L'NBA ha bisogno delle 82 partite per poter stare in scia all'MLB e soprattutto l'NFL in fatto di ricavi, come spiegano sul sito di SKY Sport NBA si andrebbe contro il Basketball Related Income, la torta che alla fine proprietari e giocatori si spartiscono al 50%,
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