NBA 2024-25, i cinque nomi chiamati alla breakout season

Saranno future stelle: ecco cinque nomi che potrebbero far parlare di sé nella prossima stagione, vediamoli insieme.

Scritto da Valentino Aggio  | 

Saranno future stelle: ecco cinque nomi che potrebbero far parlare di sé nella prossima stagione, vediamoli insieme.

Alla vigilia della stagione NBA 2024/25 si è ampiamente parlato di diversi temi, nomi, squadre, cercando di delineare quali saranno i valori in campo. Oggi andremo a fare un lavoro leggermente diverso, addentrandoci nei meandri nella Lega cercando di scoprire quali giocatori faranno il salto di qualità nella prossima stagione, diventando a tutti gli effetti dei giocatori affermati.

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TOP 5 BREAKOUT SEASON

Jalen Williams (Oklahoma City Thunder) 

Partiamo con un giocatore di una squadra chiamata a grandi cose in questa stagione. Jalen Williams sarà chiamato a dare man forte alla stella indiscussa degli Oklahoma City Thunder, ovvero Shai Gilgeous-Alexander. Ormai arrivato alla terza stagione in NBA, i progressi fatti da Williams negli ultimi due anni sono tangibili, arrivando a medie di 19.1 punti, 4 rimbalzi e 4.5 assist a partita nel 2023/24. È arrivata anche una grossa iniezione di fiducia anche da parte degli Oklahoma City Thunder nei confronti della giovane guardia: in estate OKC ha scambiato Josh Giddey ai Chicago Bulls in cambio di due giocatori che rendono al meglio nella fase difensiva come Alex Caruso e Isaiah Hartenstein. Liberandosi di un giocatore con molti possessi in mano come Giddey, OKC ha messo più palloni tra le mani di Jalen Williams che, insieme a SGA e Chet Holmgren, potrebbe formare un terzetto dall’enorme potenziale.

Jonathan Kuminga (Golden State Warriors)

È tempo di rivoluzioni in casa Golden State Warriors. Nella Baia ci sono state delle grosse novità in estate, su tutte l’addio di Klay Thompson verso i Dallas Mavericks. Questo rappresenta dunque un “anno zero” per la franchigia guidata da Steve Kerr, che trova in Stephen Curry l’unica certezza dalla quale ripartire. Un lungo che potrebbe stupire quest’anno è senza dubbio Jonathan Kuminga, già forte della titolarità in più della metà degli incontri disputati lo scorso anno. L’ala 22enne sta finalmente diventando ciò che il front office di Golden State sperava al momento del draft: i numeri di Kuminga parlano di 16.1 punti e 4.5 rimbalzi di media a partita nel 2023/24. Essendo questa l’ultima stagione di Kuminga con il contratto da rookie, senza dubbio il giocatore degli Warriors cercherà di guadagnarsi un accordo favorevole dal punto di vista economico. 

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RJ Barrett (Toronto Raptors)

Di certo quello di RJ Barrett è un nome conosciuto ai più: il canadese ex New York Knicks è stato scelto come terza scelta assoluta al draft del 2019, finendo presto nel limbo della Grande Mela. Giocare in NBA è difficile, di per sé, in una città come New York lo è un po’ di più: l’esperienza ai Knicks si è conclusa a metà della scorsa stagione con uno scambio che ha riportato RJ Barrett a casa. L’ala giocherà la sua prima stagione intera ai Toronto Raptors, una franchigia rappresentante del Canada in NBA. Già nell’ultimo scorcio di stagione Barrett ha fatto vedere delle cose piuttosto interessanti a livello realizzativo. Con i Raptors nel bel mezzo di un rebuilding, Barrett avrà lo scomodo ruolo di essere il leader di una squadra giovane e inesperta che potrebbe comunque sorprendere. 

Josh Giddey (Chicago Bulls)

Abbiamo parlato poco fa di come l’assenza di Josh Giddey nel roster degli Oklahoma City Thunder possa facilitare Jalen Williams: è il momento di guardare dall’altro lato della barricata. L’australiano potrebbe guidare l’attacco dei Chicago Bulls in questa stagione. La franchigia della Windy City è da anni in difficoltà e sembra finalmente voler dichiarare fallito il progetto di Zach LaVine e DeMar DeRozan che ha dato più infortuni che gioie ai bianco-rossi. Giddey potrebbe quindi avere nelle mani un attacco giovane e dinamico insieme a Coby White, altra (ri)scoperta della scorsa stagione dopo un periodo piuttosto complicato. Josh Giddey è completamente uscito dall’ombra di Shai Gilgeous-Alexander e può provare a scrivere la sua storia.

Scoot Henderson (Portland Trail Blazers)

Anche se questo sarà solo il secondo anno in NBA, la carriera di Scoot Henderson è già davanti ad un grosso bivio. Arrivato nella Lega con il compito di diventare il nuovo Damian Lillard, la prima stagione di Henderson non è andata come sperato. Le cifre sono buone ma comunque modeste, con l’esterno dei Portland Trail Blazers che ha pagato una prima parte dell’anno ben al di sotto delle aspettative. Dopo il All-Star break, le cose sono cambiate: Henderson ha migliorato sensibilmente i propri numeri, dando anche qualche sprazzo di leadership in una squadra giovane e senza grandi personalità. Inutile dire che, dopo aver toppato al primo tentativo, ci si aspetta tanto da Scoot Henderson nel 2024/25.


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