Eurolega Final Four 2023, il pagellone dell'evento
Andiamo a dare ai voti all'edizione di Kaunas che ha visto il Real Madrid vincere per l'11ª volta il titolo contro un Olympiacos dai grandi rimpianti.
Andiamo a dare ai voti all'edizione di Kaunas che ha visto il Real Madrid vincere per l'11ª volta il titolo contro un Olympiacos dai grandi rimpianti.
Si è conclusa ieri sera la 23esima edizione dell’Eurolega con la vittoria del Real Madrid contro l'Olympiacos ed il Monaco 3° classificato. Andiamo a tirare le somme di questo weekend col nostro pagellone.
EUROLEGA FINAL FOUR 2023, IL PAGELLONE
Finale 3°/4° posto 2: Anche basta. Capisco riempire la giornata soprattutto per chi paga il biglietto ma anche quest'anno uno scempio con il Barcellona che camminava per il campo ed il Monaco a dominare solo per l'1% in più di voglia di giocare un match che non vale nulla.
Nikola Mirotic 3: voto equivalente ai punti segnati in semifinale. Aveva preferito l'Eurolega all'NBA per diventare protagonista principale di questa squadra ed in un certo senso ci era riuscito come testimoniato dal premio MVP vinto nel 2022. Nonostante ciò siamo già al terzo fallimento consecutivo in Final 4. Quest'anno le assenze di Yabusele, Deck e Poirier avrebbero dovuto facilitargli il compito in semifinale, invece, lui si fa battere da un diciottenne e da Hezonja. Molto male
Sarunas Jasikevicius 4,5: Non ci ha capito nulla contro il Real. Non è riuscito a limitare l'apporto difensivo di Tavares, non è riuscito a costruire dei giochi per far segnare da dentro il perimetro i suoi. Non è riuscito a scuotere Mirotic e non ha sfruttato quel minimo di fattore campo che lui e Jokubaitis potevano creare visto che si giocava in Lituania. Era stato ingaggiato per essere l'allenatore che avrebbe portato i blaugrana al titolo europeo, invece, in tre edizioni la sua squadra ha sempre peggiorato di una posizione il piazzamento finale nella Final 4. La sconfitta netta subita nella finalina dalla Roca serve solo ad aumentare l'impressione di essere davanti ad un imminente cambio di panchina visto che il Barcelona non ha mostrato la benché minima reazione rispetto alla sconfitta di venerdì.
Mike James 5-: Era riuscito a raggiungere le Final Four con la sua squadra, era riuscito a giocare un buon primo tempo nella semifinale persa poi con l'Olympiacos per manifesta superiorità degli avversari. Perché deve rovinarsi la festa con le dichiarazioni post gara? "Mi sarebbe piaciuto che le prime azioni passassero da me, considerando che sono un veterano e una stella della squadra". Sono state queste le sue parole dopo la semifinale, queste sono cose che puoi pensare ma che non puoi dire alla stampa. Con la carta d'identità che recita 33 anni, se il Monaco deciderà di prendere una via diversa da quella insieme al giocatore ex Olimpia, non sarei sorpreso. Se fosse separazione ad avere la peggio potrebbe essere proprio il talento americano che rischia di pagare un’altra volta il suo scarso temperamento.
Thomas Walkup 5: Difensivamente un mastino, ma finire l'intera Final Four con un totale di 0 punti per un giocatore che viaggia ad una media di 7 punti a serata è stato sicuramente un fattore specie in finale dove ha sbagliato tutte e 5 le sue triple dando l'impressione di essere fin troppo esitante. Ai biancorossi il suo mancato apporto offensivo contro il Real costa troppo. Dire che bastava una sua tripla per decidere l'incontro sembra un’ovvietà sapendo il risultato a posteriori, ma questa impressione la si aveva anche durante la partita quando i greci non riuscivano a creare uno strappo per restare a distanza di sicurezza
Monaco 6: La squadra del Principato era alla sua prima apparizione nel palcoscenico delle Final 4. I monegaschi tornano a casa con ottimi segnali per il futuro da Kaunas. Contro l'Olympiacos i monegaschi giocano un primo tempo di ottima fattura chiudendo sul 41-29, ma nel terzo quarto non possono a meno di subire il rientro dei greci. Vincere la finalina per il terzo posto può sembrare irrilevante, ma per il Monaco questo terzo posto è un premio che va a coronare una stagione che ha portato ad un miglioramento della rosa evidente rispetto a quella 2022 che si è tramutato nella partecipazione a questo evento
Kostas Sloukas 7-: Succedono anche queste serate. È stata una partita negativa quella di uno dei giocatori più esperti d'Europa. Kostas non solo segna solo 1 tripla sulle 5 tentate, ma sbaglia anche 2 dei suoi 3 tiri liberi. In 23 minuti di gioco non riesce a incidere nella partita e nel finale decisivo manca il canestro del sorpasso finale che avrebbe consegnato all'Olympiacos il trofeo. Tra lui e Walkup non si sa chi abbia deluso di più in questo weekend che si conclude con una sconfitta cocente. Il destino è così. Senza il suo buzzer beater di gara 3 contro il Fener forse i greci non sarebbero andati a Kaunas, ma con un suo canestro lui e Vezenkov avrebbero potuto alzare il trofeo. Come si dice? Ciò che la pallacanestro dà, la pallacanestro toglie?
Chus Mateo 8: Rispetto per il buon Chus! Sono mesi che lo danno tutti, specie in patria, come silurato a fine stagione con Sergio Scariolo pronto a subentrare e lui vince l'Eurolega più insperata di sempre. Non sarà una "Beautiful Mind" come Jasikevicius o una vecchio volpone come Bartzokas ma li ha battuti entrambi più Zelimir Obradovic rimontando sotto 0-2. Le lacrime di commozione in conferenza ascoltando le parole di Tavares dicono molto del fu assistente di Laso, non so quanti allenatori dopo il fattaccio di Gara2 contro il Partizan sarebbero riusciti a tenere insieme i pezzi e guidare la squadra fino al successo.
Sasha Vezenkov 9: Lui ci prova dal primo all'ultimo minuto. Riesce a mettere a referto 29 punti, ma esclusi Canaan e Mckissic i suoi compagni lo tradiscono. È anche vero che sbaglia dei tiri pesanti anche lui (soprattutto da 3 con 2/8 dal perimetro) ma tra i rimbalzi e i canestri segnati sui tagli e dalla media offre una prestazione superlativa. Riesce a ridicolizzare Hezonja nei momenti in cui Mateo glielo mette in marcatura singola e viviseziona la zona avversaria. L'unica pecca della sua partita è la poca lucidità nelle azioni finali, peccato che è una pecca che gli costa la sua prima Eurolega. Meritava decisamente un apporto migliore da alcuni dei suoi compagni.
Walter Tavares 9,5: MVP delle Final Four stra-meritato. Punto. Rodriguez ha avuto le fiammate ma il capo verdiano ha dato tutto dimostrando, soprattutto quest'anno, maturità e spalle larghe. La semifinale contro il Barcellona è semplicemente monumentale (20 punti, 15 rimbalzi in 33 minuti per 39 di valutazione), sempre al posto giusto al momento giusto attacco e difesa spazzando via qualunque corpo abbia avuto contro. In finale ha sudato un po' perché Fall è forse l'unico corpo in tutta l'Eurolega che può lottare alla pari ma alla fine il tabellino recita 13 punti, 10 rimbalzi in 34' per 20 di valutazione. “Segna solo perché gliela pallano ad un metro da canestro” NO. Segna ed è decisivo perché sa leggere le situazioni, sa dove e come farsi trovare e all'occorrenza prende anche iniziative scippando falli convertiti poi dall'educata mano ai liberi. Trovatemi un centro di 2.20 che gioca 30+ minuti con questo rendimento.
Sergio Rodriguez 10: Ne parliamo domani alle 12:00
Sergio Llull 😈: Pensavate che fosse bollito? Vi chiedevate quando sarebbe arrivato e avevate iniziato a dubitare che sarebbe arrivato? Eccolo lì a 3.1 secondi dalla fine della partita prende e segna il canestro che decide la competizione. 2 punti. È tutto ciò che gli serve per fare parlare di sé per il resto del 2023 europeo. Se non esistesse dovrebbero inventarlo e lo dice una persona che lo condanna profondamente per quell'episodio di Gara 2 col Partizan,ma Sergio è anche questo e va preso nel suo completo. Llull decide la finale di Eurolega con un canestro alla Llull con la mano di Moustapha Fall in faccia. Sicuramente abbiamo trovato quello che sarà a mani basse il Best moment dell’Eurolega per il 2023. Never Ending Sergio.
Real Madrid 11: Lo 0-2 con la famosa rissa contro il Partizan, la squalifica di un uomo chiave come Yabusele, gli infortuni di due giocatori altrettanto importanti come Deck e Poirier, la tripla di Williams-Goss alla Stark Arena per vincere G3, il 2+1 di Tavares in G4 per andare a G5 rimontando dal -16 con Rodriguez e Llull che la vincono nel 4° periodo. Battere ancora il Barcellona in semifinale e battere in rimonta ed in volata il favorito Olympiacos per l'11° titolo.
L'anno scorso i colleghi del calcio eliminarono in ordine: Paris Saint-Germain, Chelsea, Manchester City e vinsero la Champions League contro il Liverpool in una cavalcata inaspettata e leggendaria.
Fatti: è il Real Madrid, calcio o basket che sia, quel Dna è solo loro. Vincenti.
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