Anthony e il rimpianto: "Volevo i Pistons!"
Vi ricordate l'immagine di Keanu Reeves seduto su na panchina con area depressa? Ecco quando penso a Carmelo Anthony (31 anni) mi viene in mente quella foto perché il buon Melo in questa stagione sta esternando tutta la frustrazione accumulata dal primo giorno NBA, si proprio da quel 26 giugno 2003.
NBA Draft 2003, al Madison Square Garen di new York è tutto pronto per accogliere alla #1 LeBron James (31 anni), alla #2 chiamano i Detroit Pistons che a sorpresa scelgono il biondo ossigenato Darko Milicic che passerà tutta la stagione a portare le borracce trovandosi poi il titolo NBA a fine stagione, Melo finisce a Denver con la #3 e recentemente ha parlato proprio di quel giorno, queste le sue parole ad Howard Beck:
Si, ero un po' deluso perché volevo fortemente giocare nei Detroit Pistons, c'era Chauncey (Billups) e quei ragazzi li in giro, avevano qualcosa per il quale valeva la pena finire li. Sapevo che Detroit voleva prendermi, dopo la chiamata di Cleveland c'erano loro e dentro di me mi dicevo "Ok, è il mio turno!"Così non andò e Melo portò il suo talento a Denver diventando il giocatore che è, un attaccante formidabile ma poco idoneo al gioco collettivo, un difetto che lo stesso Chauncey Billusp ammette aggiungendo che i Pistons avrebbero risolto e trasformato l'ex Syracuse in un giocatore migliore:
La sua mentalità di fermare il gioco e giocare in isolamento non avrebbe trovato spazio da noi, non glielo avremmo consentito ma sarebbe diventato un giocatore migliore di quello che è adesso...e adesso lui è un grande giocatore.Il quintetto di quei Detroit Pistons allenati dal maestro Larry Brown vedeva i regia lo "Smooth Criminal", guardia tiratrice Rip Hamilton, ala piccola l'onnipresente Tayshan Prince e poi "Wallace-Ville" sotto le plance con 6° uomo Lindsey Hunter, sorge la domanda: se Anthony fosse stato scelto dai Pistons, che ruolo avrebbe avuto?
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