LeBron difende Dellavedova: "Non è uno scorretto!"

Scritto da FMB  | 
Il PG australiano dei Cavs molto finito nel mirino degli Hawks dopo l'incidente con Horford in Gara3, ma il suo leader lo difende dalle accuse. Delly-LBJSenza dubbio uno dei giocatori chiave e sorpresa di questi Playoffs è l'australiano Matthew Dellavedova (24 anni), da quasi partente a febbraio a ormai scudiero di LeBron James (30 anni) in questa post-season ma gli avversari non gradiscono il suo atteggiamento troppo aggressivo. Nella serie contro i i Chicago Bulls Taj Gibson (29 anni) fu espulso per avergli rifilato un calcio nel sedere e in Gara3 della finale di Eastern Conference contro Atlanta stessa sorte per Al Horford (28 anni) reo di una gomitata, entrambi gli espulsi hanno evidenziato come Delly li avesse provocati con giocate sporche con l'ala degli Hawks che si è assunta tutte le colpe per il brutto gesto (nessuna sanzione, giocherà Gara4, ndr) ma ha poco gradito dicendo che Dellavedova dovrebbe imparare come ci si comporta in NBA, accuse che sia coach David Blatt che lo stesso LBJ hanno rifiutato difendendo l'australiano; l'allenatore ha voluto evidenziare come il suo PG dia il 110% ogni volta che scenda in campo:
Se segue uno schema di comportamento contro gli avversari? Sì, lotta su ogni pallone e dà sempre il massimo e gioca pulito
James, che ad inizio stagione sembrava non gradire il biondino, adesso lo difende a spada tratta tanto da portarlo con se nelle conferenze stampa:
Non capisco di cosa stiamo parlando, Delly è uno che si fa il culo ogni singolo giorno, uno che si presenta in campo ad ogni partita per giocare alla morte. Se Atlanta si sta concentrando su di lui sta facendo la cosa sbagliata. È un mio compagno di squadra e il fatto che la gente gli sta affibbiando la nomea di giocatore scorretto non mi piace, non se lo merita.
In questa finale di Conference l'ex giocatore di Saint Mary sta viaggiando a 9.3 punti comprendo benissimo l'assenza di Kyrie Irving (23 anni) che è ancora "Questionable" per la Gara4 di stanotte, ma tornando all'australiano il discorso è molto semplice; non avendo il talento di Irving o il fisico di James, compensa l'assenza di talento e fisico con energia e grinta andando anche oltre i limiti, vero che deve calmarsi un po' ma giocatori così nell'NBA c'erano, ci sono e ci saranno sempre! Come scritto sui social, sono i tipici giocatori che se giocano per la tua squadra li ami, se ce li hai contro li odi; in Italia uno dei più famosi era quel Marcelo Nicola idolo a Treviso, in NBA abbiamo avuto Rick Fox, Bruce Bowen e lo stesso Joakim Noah (30 anni), maestri nel provocare e astuti nel far cadere in fallo gli avversari quindi, come detto da James, di che cosa stiamo parlando?

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