Trade Damian Lillard: Pro e Contro
Analizziamo insieme la trade dell'estate NBA: Lillard ai Bucks, Holiday a Portland con Ayton, Nurkic ai Suns.
Analizziamo insieme la trade dell'estate NBA: Lillard ai Bucks, Holiday a Portland con Ayton, Nurkic ai Suns.
Nella serata del 27 Settembre si è finalmente conclusa la telenovela che ha tenuto tutta la NBA in scacco negli ultimi mesi. Damian Lillard non giocherà più ai Portland Trail Blazers, così come voleva lui, ma non andrà ai Miami Heat. “Dame” finirà nel Wisconsin, alla corte di Giannis Antetokounmpo, per giocare nei Milwaukee Bucks. Nella trade a tre squadre, Portland ha guadagnato Jrue Holiday, Deandre Ayton, Toumani Camara e tre scelte future (2028, 2029, 2030). I Phoenix Suns, la terza squadra coinvolta nello scambio, godrà dei servigi di Jusuf Nurkic, Grayson Allen, Keon Johnson e Nassir Little.
👉 Ecco la trade che ha portato Damian Lillard ai Milwaukee Bucks
Milwaukee Bucks
Pro
Il front-office ha risposto alla richiesta di Antetokounmpo
La superstar dei Milwaukee Bucks, Giannis Antetokounmpo, nel corso dell'estate aveva fatto rumore con delle dichiarazioni rilasciate al New York Times. Il greco avrebbe valutato di lasciare il Wisconsin qualora la società non gli avesse dimostrato di voler vincere nei prossimi due anni. Beh, che dire: il front-office dei Bucks ha sicuramente accontentato il proprio pupillo con l'acquisizione di Damian Lillard. Probabilmente, nella storia recente, nessuna franchigia ha fatto un colpo di mercato così altisonante per accontentare un proprio giocatore. Inutile dire che questa trade comporti dei grossi rischi, ma oggettivamente non c'era nessun giocatore meglio di Lillard sul mercato.
Milwaukee guadagna moltissimo dal punto di vista offensivo, soprattutto nei confronti di Jrue Holiday. Il pick&roll tra l'ex Blazers e Antetokounmpo è potenzialmente letale per ogni difesa. Trovare due difensori in grado di arginare sia il playmaker che il due volte MVP per 48', o peggio ancora per una serie playoff al meglio delle 7, sembra un'impresa ai limiti del possibile. Inutile dire che, con l'aggiunta di Lillard, i Bucks partono tra le favorite per la conquista del titolo NBA 2023/24.
Contro
La difesa? Questione di equilibri
Se in attacco c'è tutto di guadagnato per i Milwaukee Bucks, i nodi vengono al pettine nella metà campo difensiva. Vero, Lillard è uno dei migliori attaccanti di questa generazione, ma di certo la difesa non è mai stato il suo punto forte. Se poi si pensa che lo #0 arriva ai Bucks al posto di Jrue Holiday, il coaching staff bianco-verde avrà più di qualche grattacapo da risolvere. Holiday è uno dei migliori difensori dell'intera Lega sulla palla, specialmente se si parla di esterni. Holiday, nel passato, è stato utilizzato per arginare molti giocatori potenzialmente letali: ora a Milwaukee manca un giocatore di questo tipo. Pat Connaughton e Jae Crowder avranno il ruolo di specialisti difensivi, ma è inutile raccontarci che queste due scelte non fanno mezzo Holiday. I Bucks sono una squadra fin troppo offensiva: oltre a Lillard e Antetokounmpo, va aggiunto anche Khris Middleton. L'esempio più recente, ovvero quello dei Brooklyn Nets di Kyrie Irving, Kevin Durant e James Harden, non ha dato di certo dei risultati incoraggianti. Ci vorrà equilibrio tra la fase offensiva e quella difensiva: quello che spera Milwaukee è che il beneficio che porterà Lillard in attacco possa sopperire alle carenze difensive. Certo, affidare questa situazione spinosa ad un allenatore debuttante come Adrian Griffin non è il massimo. Solo un'eventuale vittoria dell'anello potrà dirci se questo scambio ha avuto senso.
Portland Trail Blazers
Pro
Portland si è liberata di Damian Lillard
Non ci sono molti lati positivi in questo scambio per i Portland Trail Blazers. La franchigia dell'Oregon ha perso il giocatore più forte della propria storia per una serie di scelte discutibili prese dal front-office. Quello che fa sicuramente bene ai Blazers è il fatto di non dover più puntare a vincere e poter finalmente cominciare la fase di rebuilding che serve come l'ossigeno. È da più di qualche stagione che Portland non ha una squadra adatta per andare ai playoff, ma con la presenza di Lillard a roster erano comunque obbligati a provarci. La speranza è che questo scambio porti la tranquillità necessaria alla squadra per focalizzarsi sul proprio percorso. I talenti di certo non mancano: Scoot Henderson è probabilmente il miglior giocatore del NBA Draft 2023 (dopo Victor Wembanyama, ovviamente), ci sono buone speranze anche per Shaedon Sharpe. Portland conta ben dieci giocatori nati nel nuovo millennio, poi l'aggiunta di Deandre Ayton potrebbe rivelarsi una bella sorpresa. Piccola menzione anche per le potenziali tre scelte prese nella trade: ora è presto per dire se avranno un valore in futuro, ma di certo non possono fare male. Negli ultimi anni le scelte hanno avuto un valore di mercato sempre più rivelante negli scambi.
Contro
Jrue Holiday non rimarrà in Oregon
Portland ha scambiato una point guard ultratrentenne per riceverne un'altra: infatti, ai Blazers è arrivato Jrue Holiday. L'ex Bucks, a quanto pare, non indosserà mai la canotta di Portland. Un giocatore delle abilità di Holiday, ma soprattutto alla sua età, non ha nulla a che vedere con questa squadra. È molto più probabile che l'ex Bucks cerchi una squadra in grado di portarlo verso il secondo titolo di carriera: si parla già dei Boston Celtics, dei Philadelphia 76ers e dei Los Angeles Clippers, tra le altre. Chiaramente un giocatore come Holiday, specie dal punto di vista difensivo, faccia comodo a tutti.
Phoenix Suns
Pro
Un bel scambio sotto più aspetti
I Phoenix Suns, la terza squadra aggiunta alla trade, non hanno ricevuto un giocatore che rappresenti un chiaro vantaggio nella loro posizione. D'altronde, se in squadra ci sono giocatori come Devin Booker, Kevin Durant e Bradley Beal è difficile trovare di meglio. Il merito dei Suns è quello di aver fatto uno scambio in questo momento dell'estate senza perdere valore. Phoenix si è liberata di Ayton, il quale giocava da “separato in casa” da più di un anno: già questo rappresenta una vittoria. I rimpiazzi arrivati non sono nemmeno troppo male: di Nurkic parleremo a momenti, ma sia Grayson Allen che Nassir Little sono dei buoni giocatori, soprattutto futuribili. Entrambi portano tiro, che nel gioco di questa NBA non fa mai male. Little, in particolare, potrebbe essere una presa che passa sottotraccia. Il 22enne non ha trovato molto spazio a Portland, non riuscendo ad entrare nelle grazie di coach Chauncey Billups. Nonostante ciò, Little ha dimostrato di avere un buon talento offensivo. In particolar modo, Little potrebbe essere quel difensore perimetrale che servirebbe nel quintetto di Phoenix.
Contro
Jusuf Nurkic non è ciò di cui i Suns hanno bisogno
Il cambio diretto per Deandre Ayton, Phoenix lo ha trovato in Jusuf Nurkic. Un rimpiazzo decente, visto il momento della stagione, ma non eccezionale. Visto lo sconfinato talento offensivo dei big three di Phoenix, alla franchigia dell'Arizona servirebbe un centro in grado di fare la differenza in difesa. La metà campo difensiva non è la specialità del bosniaco, che ha sempre fatto sentire il proprio peso in attacco. Anzi, Nurkic è un giocatore che, in proporzione, tende a prendersi anche più libertà di Ayton. Sia chiaro, Nurkic può difendere ad un buon livello, ma nella sua carriera si è trovato raramente in questa posizione. A Phoenix l'ex Blazers dovrà cambiare il proprio stile di gioco.
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