Mannion a Milano: Pro e Contro dell'operazione
Il playmaker della Nazionale sbarca alla corte dell'Olimpia dopo la grande passata stagione a Varese: la definitiva prova del 9
Il playmaker della Nazionale sbarca alla corte dell'Olimpia dopo la grande passata stagione a Varese: la definitiva prova del 9.
Lunedì 4 novembre l'Olimpia Milano ufficializzerà l'arrivo di Nico Mannion dalla Pallacanestro Varese, una trattativa lunga e complessa ma risolta la notte del successo nel derby di Eurolega contro la Virtus Bologna. Il playmaker della Nazionale torna in un top team italiano dopo la sfortunata avventura in Virtus Bologna e lo fa con più esperienza, più carattere e con più responsabilità perché l'Olimpia Milano per Nico è il vero banco di prova per la sua carriera se vuol restare sotto i riflettori che contano.
Milano poteva aspettare l'estate e firmare il giocatore da Free-Agente ma il braccio di ferro di due settimane con Varese ha confermato la forte volontà dei campioni d'Italia di averlo subito e adesso analizziamo pro e contro di questo matrimonio
👍MANNION-MILANO👎
PRO
- È IL miglior esterno italiano in circolazione, è il playmaker della Nazionale, ha 22 anni e a Milano serve questo profilo ovvero un giocatore italiano di spicco. Sotto quel punto di vista Melli non è sostituibile (solo da Gallinari) ma con Mannion Milano ci ha messo una pezza.
- Sistematicamente brucia dal palleggio il difensore e una volta fatto può contare su un arsenale che non tutti hanno: tiro dalla media, floater, tiro da 3, attacco al ferro, assist, falli rubati. Oggi Milano NON ha un giocatore così.
- Mannion gioca in dinamicità e questa EA7, come ripetuto più volte, è una squadra costruita per giocare veloce.
- Tatticamente Armoni Brooks sta dimenticando fondamentale anche in campionato nell'economia del gioco biancorosso, l'avere Mannion (oltre ad allungare le rotazioni) coach Messina può tenere l'ex NBA in campo in campionato nei 6 stranieri senza rinunciare ad uno tra Nebo, LeDay e Mirotic.
- Con l'assenza di Shields Milano ha aggiunto un realizzatore puro e anche nel ruolo dove fatica.
- Sa che si gioca un momento chiave della carriera, adesso ha esperienza, è un giocatore pronto per questo palcoscenico: vuole dimostrarlo.
CONTRO
- NON DIFENDE. Ha qualche lampo di puro istinto nello scippare il pallone ma dietro è un Telepass ed il problema nevralgico di Milano è che ha già Neno in queste condizioni. Una squadra di Messina che ha due point-guard vulnerabili dietro
- Collegandoci al primo punto Messina, come per Neno, deve “proteggere” Mannion dietro e quindi il quintetto è forzato nel reparto esterni con Bolmaro e Tonut (o Shields se ritrova la voglia).
- Se in campionato ha il 30ello a portata di mano, in Eurolega Mannion è tutto da scoprire.
- Nico arriva da una stagione dove, fatti, era LA stella e faceva tutto lui tra punti ed assist. È un giocatore che per esprimere il suo potenziale deve avere minuti, palla in mano e giocare in dinamicità, a Milano ci sono Mirotic (e Shields quando rientrerà) e l'Olimpia gioca a ritmi bassi. C'è il rischio di rivedere un Mannion contratto
- Messina lo ha voluto fortemente, poteva aspettare giugno per averlo gratis ma ha accelerato i tempi: lo faccia giocare e lo faccia esprimere. Anche qui, rischio di trattamento alla Neno dove al primo errore c'è la panca.
- Mannion è un giocatore e ragazzo emotivo, se non sente la fiducia (vedere esperienza Virtus) dell'ambienbte (tifosi compresi) non si accende
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