Milwaukee Bucks, tempo di girare pagina

L'eliminazione al primo turno contro i Miami Heat sa di parola "fine" al ciclo dei Bucks, campioni NBA nel 2021.

Scritto da Valentino Aggio  | 
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L'eliminazione al primo turno contro i Miami Heat sa di parola "fine" al ciclo dei Bucks, campioni NBA nel 2021.

L'eliminazione al primo turno nei playoff NBA 2022/23 contro i Miami Heat pone la parola “fine” a questi Milwaukee Bucks. Il titolo del 2021 sembra ormai un ricordo lontano: questo gruppo ha fatto quello che si era presupposto di fare, è l'ora di un cambiamento.

“Non esiste il fallimento nello sport”

Partiamo dalle parole, dette in conferenza stampa dopo Gara5, di Giannis Antetokounmpo. Il greco, che non ha giocato né Gara2 e tantomeno Gara3 a causa di un infortunio alla schiena in Gara1. Dopo la partita che ha concluso la stagione dei Milwaukee Bucks, Eric Nehm (The Athletic) ha chiesto al #34: “Questa stagione è da considerare un fallimento?

“Non esiste il fallimento nello sport: ci sono dei giorni migliori di altri. A volte è il tuo turno di vincere, ma a volte tocca ad altri. Lo sport è questo: non si può vincere sempre. Quest'anno vincerà qualcun altro, ma torneremo più forti nella prossima stagione. Ci alleneremo meglio, giocheremo meglio, cercheremo di non giocare così male per dieci giorni consecutivi. Questo è un passo verso il successo: non abbiamo vinto il titolo dal 1971 al 2021: quei cinquant'anni non sono stati di fallimento, ma un piccolo passo verso il successo”.

Bel discorso, non c'è dubbio; ma purtroppo per Antetokounmpo e i Bucks la realtà è un'altra. La stagione 2022/23 della franchigia del Wisconsin è stata uno dei più grandi fallimenti della storia recente in NBA. Non c'è scampo: i Bucks sono arrivati ai playoff con il miglior record dell'intera NBA, andando contro ad una delle squadre più “facili” da affrontare al primo turno. Come se non bastasse, il 58-24 (che di per sé non è un record incredibile, però vale comunque il 1° posto a Est) è arrivato nonostante le 20 partite saltate da Antetokounmpo e le sole 33 gare giocate da Khris Middleton.

Insomma, ad inizio postseason si pronosticava un Bucks-Celtics alle finali di Conference. Perdere al primo turno in questo modo è assolutamente fallimentare: cinque gare nelle quali Miami ha imposto il proprio gioco in lungo e in largo. La #8 che vince con la #1 non accadeva dal 2012: in quell'occasione i Philadelphia 76ers sconfissero i Chicago Bulls. La squadra del Illinois aveva però una scusante più che valida: il grave infortunio di Derrick Rose, il primo di una lunga serie che ha rovinato la carriera della Point Guard. Quella dei Miami Heat è anche una prima volta: la prima squadra arrivata attraverso il Play-In a vincere una serie. Diciamo che non è proprio un record piacevole nel quale stare per Milwaukee. 

Budenholzer è inadatto

  • Playoffs 2019: eliminati alle finali di Conference dai Toronto Raptors per 4-2 (avanti 2-0). ❌
  • Playoffs 2020: eliminati al secondo turno dai Miami Heat per 4-1. ❌
  • Playoffs 2021: campioni NBA contro i Phoenix Suns (4-2). 🏆
  • Playoffs 2022: eliminati al secondo turno dai Boston Celtics per 4-3. ❌
  • Playoffs 2023: eliminati al primo turno dai Miami Heat per 4-1. ❌

Mike Budenholzer è arrivato ai Milwaukee Bucks nella stagione 2018-19, dopo cinque stagioni passate sulla panchina degli Atlanta Hawks. Con un Antetokounmpo che ha raggiunto il pieno potenziale cestistico, i Bucks guidati da coach “Bud” hanno vinto ben 60 partite. Il primo fallimento dell'era Budenholzer in Wisconsin arriva proprio in quei playoff: i Bucks hanno perso ben quattro partite consecutive contro i Toronto Raptors nelle Eastern Conference Finals. Dopo essere andati sul 2-0, i Bucks si sono sciolti, permettendo ai canadesi di vincere il primo titolo della propria storia. La seconda sconfitta cocente è arrivata sempre contro i Miami Heat nella Bolla di Orlando (2019-20), quando ovviamente i Bucks partivano da favoriti: 4-1 il risultato finale per Butler&co. Dopo il secondo fallimento consecutivo, erano in molti a volere coach Budenholzer sollevato dal proprio incarico sulla panchina di Milwaukee.
Il titolo del 2021, fortemente condizionato dal piede di Kevin Durant in Gara7, ha solamente rimandato ciò che era in un certo senso inevitabile. Nel 2022 i Bucks hanno portato i Boston Celtics fino a Gara7. Il tecnico di scuola San Antonio Spurs viene poi brutalmente eliminato al primo turno in questa stagione: di gran lunga la più grande debacle nella sua avventura ai Bucks, nonché probabilmente la peggior figura negli ultimi dieci anni.

Ciò che più ha impressionato in negativo durante questa serie è come Budenholzer non sia stato in grado di trovare un modo per fermare Jimmy Butler. Parliamoci chiaro: Butler è l'unico giocatore pericoloso dei Miami Heat, quindi l'unico sul quale difendere con particolare attenzione. Avendo un difensore sulla palla clamoroso come Jrue Holiday, rimane un mistero come sia possibile che la stella degli Heat abbia messo a referto oltre 37 punti con quasi il 60% dal campo. Il #22 degli Heat ha fatto tutto ciò che ha voluto in area, nonostante la presenza di due difensori di élite come Antetokounmpo e Brook Lopez. Con il 4° Defensive Rating dell'intera Lega, concedere questa libertà a Butler significa aver completamente sbagliato l'assetto difensivo della squadra. Nonostante i due grossi vantaggi nel quarto periodo sia in Gara4 che Gara5, Milwaukee si è fatta rimontare. In quei possessi cruciali Budenholzer non ha chiamato nemmeno un timeout per cercare di salvare la situazione. Senza parlare della rimessa che ha permesso a Butler di segnare il canestro del pareggio a 0.5”. Budenholzer è stato surclassato tatticamente da Erik Spoelstra, che si è dimostrato ancora una volta uno dei migliori allenatori in circolazione. La scelta è ovviamente difficile, ma a questo punto è chiaro che una testa debba assolutamente saltare. La cosa più logica è sollevare Budenholzer dall'incarico: dopo una stagione fallimentare, è ora che i Bucks si liberino di un allenatore non all'altezza di questo roster.

Ora che fare?

Gli interrogativi sull'estate che attende i Milwaukee Bucks sono davvero molti. Giannis Antetokounmpo è ancora sotto contratto per altre due stagioni, più la terza con opzione giocatore. Il greco è assolutamente l'uomo da cui ripartire e Milwaukee non può assolutamente privarsi di lui. Khris Middleton ha un'opzione giocatore da oltre 40 milioni di dollari che probabilmente eserciterà. Proprio il #22 dei Bucks dovrà essere oggetto di discussione per la dirigenza: ha giocato poco a causa degli infortuni, per di più ai playoff non ha inciso come un secondo violino dovrebbe. Inoltre, tolto Antetokounmpo, sia Middleton che Holiday e Lopez sono ben al di sopra dei 30 anni ed in parabola discendente. Brook Lopez, ora 35enne, è in scadenza di contratto in questa stagione. Milwaukee si trova ora davanti ad un bivio: dare un'altra possibilità a questa squadra oppure rifondare tutto attorno a Giannis.


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