Italbasket verso EuroBasket 2025: (sarebbe) il momento della svolta
La finestra qualificazioni ai prossimi Europei si è chiusa e adesso l'appuntamento è per le convocazioni del Poz.
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La finestra qualificazioni ai prossimi Europei si è chiusa e adesso l'appuntamento è per le convocazioni del Poz.
L'Italbasket di Gianmarco Pozzecco chiude la finestra qualificazione ad Eurobasket 2025 con una vittoria ad Istanbul ed una sconfitta a Reggio Calabria contro l'Ungheria e adesso per il Poz ed il suo staff inizia il processo di analisi per le convocazioni da fare in vista della manifestazione.
Ogni anno che l'Italbasket gioca una competizione, sicuro come morte e tasse, il 100% di voi si lamenta delle convocazioni con commenti come “Basta quello” o “Ancora quello” oltre l'evergreen "E Belinelli?????”.
Copione che con molta probabilità si ripeterà anche per questi Europei perché è chiaro che si percorrerà ancora la prima corrente al motto di “Last Dance”. Mai come quest'anno le decisioni che verrano prese segneranno il cammino di questa Nazionale soprattutto in ottica Los Angeles 2028 ed è arrivato il momento di guardare avanti, girare pagina e avere il coraggio di salutare la vecchia guardia…ADESSO.
Le correnti di pensiero
Le correnti di pensiero quando si parla della Nazionale sono due:
1) Si portano i migliori quindi tutti i veterani e qualche giovane (per allungare la panchina) per provare a fare bene e magari stupire come nel 2023
2) Non siamo contender, non siamo outsider, non abbiamo la pressione di dover fare risultato, i veterani hanno già dato quindi ora di lanciare le nuove leve e iniziamo un nuovo percorso.
Se ad EuroBasket 2023 ci stava sposare la prima corrente di pensiero (ed infatti andammo a 2 liberi dalla semifinale) oggi bisogna sposare la seconda. Con tutto il bene che si vuole a Pozzecco, sentirgli dire dopo la partita di ieri contro l'Ungheria la frase:
Noi italiani siamo spesso pessimisti, ma questa settimana ha dimostrato che dietro a Melli, Tonut, Spissu e Fontecchio ci sono altri giocatori pronti a crescere
Fa cadere le braccia. Ancora Spissu? Ancora Ricci? Ancora Polonara? Ancora Melli? Ancora Tonut? Ancora Gallinari?
Inesperti ma dinamici ed imprevedibili
Le due partite contro Turchia ed Ungheria delle indicazioni le hanno date: non abbiamo mai avuto un roster così dinamico, atletico e polivalente nelle ali con Procida, Niang e Sarr. In regia abbiamo Mannion, Spagnolo e Pajola con Fontecchio go-to-guy. Ci siamo sempre lamentati dell'assenza del lungo: Momo Diouf sta giocando una gran stagione con la Virtus, Willy Caruso fa il suo e poi ci sarebbe quel Luigi Suigo che in qualunque altro paese sarebbe in Nazionale perché un 2,14 con quelle mani deve esserci.
Nikola Akele e Giordano Bortolani vedono poco il campo con Virtus ed Olimpia ma in Nazionale si esaltano, Grant Basile un altro che vede il canestro. E se vogliamo esagerare ci sarebbe anche quell'Achille Lonati trascinatore dell'Olimpia Milano U19 già con le valigie NCAA.
Inesperti, vero, ma perfetti per il gioco in dinamicità che vuole Pozzecco con talento, imprevedibilità, faccia tosta e quella leggerezza data dalla non pressione di fare risultato perché, da ricordare, gli Europei NON qualificano ne ai Mondiali ne alle Olimpiadi. Cosa abbiamo da perdere? Perché non provarci? Mal che vada usciamo nella fase a gironi però almeno avremo svezzato il futuro della Nazionale. Con la certezza che i tifosi approverebbero di più che vedere la solita minestra.
Sportando ha già fatto una proiezione dei 12 per gli Europei e al 99,9% sarà quella che vedrà: Spissu, Mannion, Pajola, Fontecchio, Procida, Tonut, Polonara, Ricci, Gallinari, Diouf e capitan Melli. Faremo la nostra onesta figura.
Ah già, niente Donte DiVincenzo del quale non si hanno più notizie…(altra supercazzola della FIP)
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