Mancano pochi giorni all'inizio della stagione NBA, oggi andiamo a vedere quali saranno quei giocatori che adesso nell'ombra giocheranno poi la proverbiale "Breakout Season.
TOP 5 BREAKOUT SEASON
1) Rondae Hollis-Jefferson (TOR)
Dopo 4 anni passati ai Brooklyn Nets come role-player adesso Hollis-Jefferson ha la grande occasione di poter mostrare il suo talento ai Toronto Raptors, l'eredità è di quelle pesanti visto che andrà a ricoprire il ruolo che fu di Kawhi Leonard ma la situazione è ideale per lui. Toronto avrà nel trio Lowry-Siakam-Gasol l'asse portante più il solito prezioso Fred VanVleet dalla panchina, Hollis-Jefferson sarà quel "3-And-D" di cui i Raptors hanno bisogno. L'anno scorso ha giocato 59 partite con i Nets partendo titolare solo in 21, la difesa è il suo punto forte e sta lavorando molto sul tiro da fuori l'arco visto che in carriera ha il 22% da 3, ai Raptors ha l'opportunità di crescere, sviluppare il suo gioco e avere più responsabilità.
https://www.youtube.com/watch?v=SpO7VOl8fos
2) Josh Okogie (MIN)
Parlare dei Timberwolves non è mai facile, l'asse Wiggins-Towns rimane sempre bello a metà e ogni anno la filastrocca si ripete "
riusciranno a fare fare il salto di qualità ai T-Wolves?", l'anno scorso causa anche l'addio caotico di Jimmy Butler la matricola Josh Okogie ha sfruttato la situazione per mettersi in evidenza. Per lui 7.0 punti di media in 23' di utilizzo partendo titolare 52 volte su 74 e andando in doppia-cifra a referto 21 volte. Ai Mondiali con la Nigeria ha fatto vedere di che pasta è fatto, giocatore che vede bene più che bene il canestro, dinamismo/atletismo ci sono ma ancora da livellare in alcuni aspetti. Minnesota ha bisogno di un 3° violino che possa prendere la scena qualora uno dei primi due non sia ispirato inoltre la concorrenza col rookie Jarrett Culver sarà da stimolo per il sophomore nigeriano.
3) Bam Adebayo (MIA)
A Miami è l'anno 0 o meglio, è il 1° anno di quella si spera essere l'era di Jimmy Butler e l'ex Chicago ha bisogno di un alfiere. Goran Dragic è a roster ma la sua permanenza rimane in bilico visto che gli Heat stanno cercando di sgonfiare il loro Salary Cap e quindi riflettori sul giovane Bam che anno dopo anno ha sempre mostrato significativi progressi.
L'anno scorso ha quasi viaggiato con la Doppia-Doppia (8,9 punti e 7,3 rimbalzi) tirando col 54% dal campo, via Whiteside il pitturato sarà di proprietà dell'ex Kentucky, ha lavorato in estate con Chris Bosh e preso parte al Training-Camp di Team USA prima di dare forfait, il talento è già nel suo bagaglio e per Miami si spera che questa possa essere LA stagione del lancio definitivo.
4) Tomas Satoransky (CHI)
Il mio personale MVP dei Mondiali 2019, il Ceco ha giocato una manifestazione stupenda cavalcando l'onda nella stagione giocata ai Wizards, adesso per Satoransky inizia una nuova avventura ai Chicago Bulls e ci sono tutti gli ingredienti per fare ancor meglio. Satoransky ha sfruttato alla grande l'assenza di Wall con 10.7 punti (40% da 3 e 50% dal campo) e 6.2 assist in 32' con 54 partenze da titolare, giocatore a 360° in gradi di far tutto sul campo, molto intelligente con una gran visione di gioco. Chicago punta forte su Coby White per il futuro ma in attesa che l'ex UNC prenda confidenza con i PRO la squadra sarà nelle mani di Tomas alla sua "prima" stagione da regista. Bocche da sfamare ce le ha in un ambiente sicuramente meno stressante di quello Capitolino.
5) Devin Booker (PHX)
Devin qui stona, è un fuori-categoria, potenzialmente potrebbe essere senza problemi il Top-Scorer della Lega ogni stagione, giocatore dal talento cristallino, realizzatore puro se ce ne è uno ma ogni volta c'è qualcosa che non va che sia a livello tecnico/attico (ultime annate dei Suns da incubo) o i soliti infortuni che lo tengono fermo per tanto tempo, fatto sta che Booker non ci ha ancora dato una VERA e propria stagione.
L'estate scorsa ha rinnovato 5 anni per $158 milioni con la franchigia dell'Arizona, per lui 26.6 punti di media in sole 64 partite visto che si è operato ad inizio stagione all'articolazione metacarpo-falangea perdendo le prime 6 settimane. I fuochi d'artificio non sono mancati, 58 punti contro i Jazz e poi un filotto da 50, 50 e 48 punti. Tutto molto bello ma alla fine il record dei Suns ha recitato 19-63.
Finalmente i Suns gli hanno preso un vero playmaker come Ricky Rubio che prima pensa a passare che a segnare, i regista che sia Booker che DeAndre Ayton avevano bisogno per agevolare il loro gioco, oltre a Rubio sono arrivati anche Aaron Baynes, Dario Saric e Frank Kaminsky, tutti giocatori che sanno il fatto loro e sanno come giocare di squadra cosa che è sempre mancata ai Suns.
Infine c'è un nuovo allenatore ossia quel Monty Williams che con i giovani ha sempre saputo far bene, Booker è nella Lega da 4 anni ed è arrivato il momento di iscriversi saldamente nell'elitè dell'NBA e non di essere il funambolo da 50+ punti in losing effort.
https://www.youtube.com/watch?v=jjoo8cDWVyM
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